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SEI OMOSESSUALE? ORA PUOI USCIRNE !!!!Questo simpatico ed ilare resoconto di Alessandro Magnani (Uno psicologo ???) "racconta" fiabescamente come sia possibile USCIRE dal tunnel dell'omosessualità... Parla di testimonianze e di terapie... di persone che ce l'hanno fatta, hanno cambiato sponda...chissà con quanti e quali sacrifici... Questo mi fa sorgere un bel dilemma: l'omosessualità non e' una malattia, ma una condizione fisica e mentale dell'individuo... A quale santo si deve il miracoloso cambiamento di tendenza di queste persone? L'ultima frase poi e' bellissima: > Ovviamente la terapia è una proposta e non un'imposizione, Pensa te: persone libere !!!! Ma adesso puoi !!!! Fai la terapia, e ti ritroverai meravigliosamente accanto ad una bellezza mozzafiato dell'altro sesso! Io che faccio ricerche di mercato sarei proprio curioso di vedere che tipo di test gli hanno fatto fare a questi candidati eleggibili alla terapia: forse gli avranno mostrato una copia di "LE ORE" e hanno misurato in quanto tempo e di quanti cm gli si rizzava? :-)
* - * - * - * - * - * - * - * - * - * - * - * - * - * - * - * - * - * (www.dilloadalice.it n.112 del 05/07/2006) Cara Alice, la propaganda gay afferma che gli omosessuali non possono cambiare orientamento e che l'unica cosa che possono fare è di rassegnarsi alla propria condizione, ma in realtà le cose non stanno affatto così! Omosessuali non si nasce e tra l'altro, come dimostrato da una ricerca effettuata da J. Michael Bailey della North-Western University e da Richard C. Pillare della Boston University, se ci fosse un gene dell'omosessualità, i gemelli omozigoti dovrebbero comportarsi allo stesso modo, mentre ciò non avviene praticamente mai. Inoltre, dalla letteratura scientifica (come ad esempio dalla ricerca condotta dallo psicanalista Irving Bieber), si ricava che:
Questo dimostra che l'omosessualità non è un comportamento biologico innato, che non è immutabile e che soprattutto ci sono alternative possibili allo stile di vita gay. Robert Spitzer, docente alla Columbia University di New York, ha dichiarato: “Come molti psichiatri io pensavo che alla tendenza omosessuale si potesse solamente resistere e che non potesse realmente cambiare l'orientamento sessuale. Ora credo che questa convinzione sia falsa. Alcune persone con orientamento omosessuale possono cambiare e cambiano”. Esistono diverse associazioni e gruppi (NARTH: National Association for Research and Therapy of Homosexuality, PFOX: Parents and Friends of Ex-Gays and Gays, International Healing Foundation, Gender Menders e tanti altri) che propongono una visione dell'omosessualità differente rispetto a quella rassegnata propagandata dagli attivisti gay. Io stesso ho incontrato persone che hanno portato la loro testimonianza, raccontando della loro vita, del loro passato e di come siano usciti dalla condizione dell'omosessualità attraverso una particolare terapia; la società deve quindi cercare di fornire ogni sostegno per aiutare coloro che vogliono compiere un cammino di ri-orientamento, perché le persone che sperimentano pulsioni omosessuali hanno il diritto di sapere che esiste una via d'uscita. Ovviamente la terapia è una proposta e non un'imposizione, ma bisogna far sapere che un'alternativa all'omosessualità è possibile, perché offrire una possibilità di scelta vuol dire rendere le persone libere. L'ideologia gay vuole invece limitare questa libertà affermandosi come unica risposta. Alessandro Magnani |
VIDEO DI PETERINO
PREGHIERA DEL CANE RANDAGIO
Con passo vacillante
e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni.
Forse stasera morirò
e da sotto questa quercia
con l’ultimo respiro che mi resta in
gola, vorrei ringraziare il Signore
per il pane che mi ha fatto trovare
nella spazzatura,
per l’acqua che ha fatto scendere
dal cielo per dissetarmi,
per i sacrati delle chiese
dove ho potuto ripararmi.
Si, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa
cos’è il calore di una cuccia,
il sapore di un osso,
la carezza di un padrone.
Conosco solo il dolore dei calci sul
dorso, le sassate sulla fronte,
le gomme di quella macchina
che mi hanno spinto nel burrone.
Ricordo, poi quella mano, grande,
pesante, che ancora cucciolo mi
ha abbandonato nella strada,
dove vissi tutto il mio calvario.
Ho attraversato monti, boschi e paesi
nessuno mai, mi ha tenuto con sé,
nessuno, mai, mi ha dato un nome.
Dalla nascita ho sempre
portato il tuo, “ Cane.”
Signore, tante sono le cose che vorrei dirti;
ma….. il cuore ha rallentato il battito
e il respiro s’affievola sempre più.
Perdonami! E ti supplico:
fa che la mano dell’uomo
non abbandoni più
un cucciolo nella strada.
E’ triste vivere da vagabondi,
è penoso essere soli,
ed essere soprattutto
semplicemente solo un cane.
Abbracciami almeno tu
in quest’attimo. Perché?
Perché anch'io ti appartengo
Tratto dal libro: "Voci di canili"
Autrice: d.ssa Anna Mazziotti
IL PONTE DELL'ARCOBALENO
Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro...
Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce.
Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.
Allora attraverserete,insieme , il Ponte dell'Arcobaleno.......