Creato da soleluna140 il 13/08/2008

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PREGHIERA ALLA CROCE SANTA

lo
ti adoro o Croce Santa che, con le venerabili Membra di Nostro Signore Gesù
Cristo, fosti adorna e aspersa del suo Sangue prezioso adoro Te, mio Dio posto
in essa, e te o Croce Santa per amor Suo. Salve o vittima di salvezza offerta
per noi e per tutto il genere umano sul patibolo della Croce. Umilmente Ti
adoro. Salve o Sangue prezioso, sgorgato dalle piaghe di Nostro Signore Gesù
Crocefisso, per lavare i peccati di tutto il mondo. Umilmente Ti adoro e Ti
supplico di lavare l'anima mia. Per supplicare la Divina Misericordia; All'ombra
sicura della Croce, santo asilo dei tribolati, invincibile fortezza negli
incalzanti pericoli, che ci sovrastano, fiduciosi ci rifugiamo. Eterno Pietoso,
Dio per la Croce imporporata dal preziosissimo Sangue del Tuo Unigenito,
imploriamo difesa, protezione, preservazione da ogni danno e spavento. Al Tuo
Amore e alla Tua potenza, noi ci affidiamo! Umiliati sotto la Tua giusta e
paterna Mano ti presentiamo la Croce da cui fummo redenti e ti supplichiamo:
salvaci dal pericoli dell'ora presente. Su noi, su tutti, rivolgi la - Tua pietà
e Misericordia, o Signore. Compi il desiderio di Gesù nell'Ultima Cena, avere
un cuore solo e un'anima sola con Te sotto il Vessillo della Croce. GESU' MIO
MISERICORDIA! Adorazione a Gesù Crocifisso: Salvatore nostro Gesù Cristo, ti
adoriamo morente sulla croce per nostro amore e ti ringraziamo perché sei morto
per salvarci dall'inferno. Eterno Padre, ti offriamo il Tuo figlio pendente
sulla Croce, nudo, straziato, trafitto di spine e chiodi, insanguinato,
languente, moribondo e penante. Grande Iddio, è il Tuo Figlio che ti offriamo
in questo pietoso stato, ricevi il Suo divin Sacrificio, accetta questa offerta
che noi ti facciamo. Egli è il prezzo del nostro riscatto, è il Sangue di un
Dio, è la Morte di un Dio, è Dio stesso vittima per noi, che ti offriamo in
espiazione dei nostri peccati. Te lo offriamo per il sollievo delle anime sante
del Purgatorio, dei cuori afflitti, perseguitati, degli ammalati, per chiederti
la conversione dei peccatori, la nostra e dei nostri parenti, la perseveranza
dei giusti, la propagazione della fede, la conservazione della pace e per il
buon esito dei nostri progetti, per ottenere tutti i soccorsi spirituali e
temporali che ci sono necessari; a maggior tua gloria e per la salvezza di tutte
le anime.
 
 
 

BAUDELAIRE "TRISTEZZE DELLA LUNA

Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera:
come una bella donna su guanciali profondi,
che carezzi con mano disattenta e leggera
prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,

lei su un serico dorso di molli aeree nevi
moribonda s'estenua in perduti languori,
con gli occhi seguitando la apparizioni lievi
che sbocciano nel cielo come candidi fiori.

Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
nottambulo raccatta con mistico fervore

nel cavo della mano quella pallida lacrima
iridescente come scheggia d'opale.
e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.

 
 

GRAZIE DOLCE AMICA MERYALIPERVOLARE DI QUESTO TUO REGALO

 
UN DONO
di Mahatma Gandhi



Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.
 
 

 

 

DON PINO PUGLISI

Don Giuseppe Puglisi.jpg

Don Giuseppe Puglisi nasce nella borgata palermitana di Brancaccio il 15 settembre 1937, figlio di un calzolaio e di una sarta, e viene ucciso dalla mafia nella stessa borgata il 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno.

sacerdote del Signore missionario dell vangelo
formatore di coscienze nella verità
promotore di solidarietà sociale
e di servizio ecclesiale
nella carità

Tra le sue citazioni:

La testimonianza che diventa martirio.
"Il discepolo di Cristo è un testimone.
La testimonianza cristiana va incontro a difficoltà, può diventare martirio.
Il passo è breve, anzi è proprio il martirio che dà valore alla testimonianza.
Ricordate San Paolo: "Desidero ardentemente persino morire per essere con Cristo".
Ecco, questo desiderio diventa desiderio di comunione che trascende persino
la vita".
 

 

TI VOGLIO BENE PAPA'

Post n°186 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da soleluna140

 Tanti anni sono passati dal quel lontano 6 dicembre 1980, quando dal tuo bozzolo è

 venuta fuori una bellissima farfalla piena di colori e luci,e se ne è volata

dove c'è sempre la luce, dove la notte non esiste, e dove Colui che ci Ama

ci tiene stretti a Lui. Te ne sei andato in silenzio, una polmonite ha indebolito

 il tuo cuore, e dopo due giorni di respirazione con l'ossigeno hai aperto le

 tue ali ed hai preso il volo, anche per te è stato difficile quel momento,

noi eravamo tutti chini su di te ad urlare e a piangere, ma quando Lui ci

chiama, noi dobbiamo andare. Sai papà credo che in questi anni non

ci siano stati giorni in cui io non ti abbia pensato, sei stato sempre nei

miei pensieri, nei  momenti difficili, decisioni  difficili da prendere, gioie

 grandi, tu c’eri sempre, tu eri nei miei pensieri, e nel mio cuore. Quando

 ho detto il mio “si”,quando sono nati i miei figli, tu eri accanto a me, in

silenzio come d’altronde lo sei sempre stato in vita,  silenzioso, taciturno,

qualcuno affermava che soffrissi di misantropia, ma quale misantropia

nonostante i tuoi silenzi, le tue poche parole, eri sempre il primo ad

invitare qualcuno a mangiare con noi, ti è sempre piaciuto condividere

 un piatto di pasta e un buon bicchiere di vino con amici e parenti ,

 io poi con il passare degli anni avevo imparato ad apprezzare questi

  tuoi silenzi, perché quei silenzi non erano vuoti ma erano ricchi di

sguardi, il cuore poi, non ha bisogno di parole per farsi comprendere. 

 Ricordi frammenti di vita insieme spesso riempiono la mia mente,

ricordi  di una bambina felice curiosa, che aveva sempre voglia di

litigare e di farsi notare,  tu eri il mio principe, il mio eroe, ma

spesso eri anche quello  che ci puniva  severamente, ricordo

 un anno senza televisore perché Silvano  lo aveva rotto, senza

 contare i ceffoni perché tra ,me e Silvano era un continuo bisticciare,

 poi i ricordi di una vita fatta di semplicità e amore, come quelli di

una bambina che giocava a campana sotto casa e quando il

pomeriggio tornavi dal lavoro, ti correvo incontro ti abbracciavo,

 poi io saltellando e per mano ce ne tornavamo a casa, oppure

quando indossavo un abito nuovo , quello era sempre un pretesto

 per andare a passeggio, ricordo un vestito che la mamma mi

aveva cucito era arancio di velluto  pieno di merletti, 

quella domenica mattina non era prevista la passeggiata,

 la mamma era tutta presa in cucina, io volevo proprio uscire,

avevo quel bel vestito, allora tu mi hai guardato e senza tante

parole e mi hai detto di chiamare mio fratello,” e vai a passeggio”,

, poi quando da bambina mi rifiutavo di mangiare la carne, 

 la mamma affermava che non c’era altro , ma tu la guardavi e

 le dicevi di farmi due uova al tegamino, volevi fare il duro ma

non sempre ci riuscivi.Ricordi poi di quando sei arrivato con

l’auto nuova: eravamo ad aspettarti alla finestra ci avevi

 avvisato della novità, poi  sei arrivato la macchina era

molto bella, era una 1100 di due colori chiari,  e tu eri bellissimo

 altro che un pilota di formula UNO, e giù per le scale a vedere la

macchina ed ad abbracciare  il “pilota”. Tu sei stato sempre

 bellissimo anche se tra noi c’erano 38 anni di differenza,

io più passavano gli anni più ero orgogliosa di uscire con te, 

pur nella tua grande semplicità eri sempre bellissimo,

 il tuo portamento elegante, il tuo fisico asciutto facevano di te

 un vero gentleman, le donne spesso ti guardavano, tu invece hai

 sempre avuto  occhi solo per noi, qualcuno raccontava che prima

 di sposarti eri un po’ irrequieto,  dopo però sei diventato il più

 fedele padre e marito, perché un uomo quando tradisce non

 tradisce solo la moglie ma tradisce anche i figli.  Ricordo un

particolare, quando ero già un adolescente ,un po’ maliziosetta

 come è normale in quell’eta'  ed uscivo con il nonno o con gli zii,

loro, pur nella loro grande serietà, con la coda dell’occhio  qualche

sguardo a qualche bella donna lo lanciavano tu no, tu mai.

Poi c’erano le vacanze, tu lì fiorivi, diventavi ancora più bello,

abbronzato, alto longilineo, non eri certo un palestrato ma

sicuramente avresti fatto invidia a quei ragazzotti di oggi tutti

 gonfiati e rozzi, l’unica cosa negativa del periodo delle vacanze

 era, che te ne andavi a pesca la mattina presto e tornavi 

 con dei cefali pescati al porto, qualcuno vivo finiva nella vasca da

bagno, gli altri ce li dovevamo mangiare altrimenti te la prendevi,

ora te lo dico papà non erano di mio gradimento ma li ho mangiati

 per amore. 

Un’altra cosa che non dimenticherò mai di te, che fino a grandi continuavi

 a sbucciarci la frutta,  anch’io continuo a sbucciare la frutta ai miei figli

anche se oggi sono grandi e mio marito che prima mi criticava  ora lo

 fa anche lui, sei contagioso papà. 

Il tempo passava ed io diventavo una donna via le trecce, vai con i capelli

 sciolti, le minigonne, il trucco, i primi capricci, poi quelli erano anni difficili

ed io non ero certo un tipo tranquillo, qui cominciarono a nascere le prime

incomprensioni, e devo dire che se anche eri molto permissivo con le

 minigonne ed il trucco, a differenza della mamma che  passava il

tempo ad allungarmi le gonne ed io quando uscivo le giravo in vita per

farle diventare  più corte, per quanto riguardava le uscite o andare a

 ballare eri un vero dittatore, prima il rientro la sera era per le 20.00,

poi per le 21.00 e nei casi eccezionali per una festa o mangiare una

pizza il rientro era perentorio non oltre le 21.30 con punizioni e

rinunce  in caso di trasgressione, ricordo che nei periodi pre-elettorali

 mi vietavi perfino di recarmi a Roma  per acquisti o per una passeggiata,

eri terrorizzato dagli attentati e dai disordini, quelli erano gli anni 70

e per me una ragazzina belloccia e con tante idee di indipendenza tutto

questo era un vero incubo, gli anni passavano, arrivarono i primi

amori, ma apriti cielo, nessuno andava bene, e quei pochi che

 frequentavano la casa li trattavi con distacco e freddezza, eppure tra

noi c’erano delle intese fatte di gesti e di sguardi d’amore.  Tutto fino

al giorno prima del tuo volo in cielo, tu eri seduto sul tuo letto d'ospedale,

 ti avevano da poco tolto l’ossigeno, non volevi mangiare niente, la

 nonna ti aveva mandato del brodo caldo, ma tu niente, sul comodino

c’era un frutta, una bella pera matura, ti ho chiesto:”papà per favore

mangia almeno questa”, tu hai fatto cenno di si con la testa, fino a poco

prima eri tu a sbucciarmi la frutta ora io per la prima  e l’ultima volta

in vita mia ti sbucciavo una frutta , l’ho sbucciata e te l’ho data, tu

lentamente e forse anche un po’ nauseato l’hai mangiata, forse l’hai

 mangiata solo per farmi felice, poi ho preso la tua mano e senza tante

 parole l’ho accarezzata e stretta forte, te ne stavi andando, dopo poche

 ore te ne saresti volato via. Quelli sono stati i momenti più brutti, in quei

periodi ho fatto perfino le sedute spiritiche, la disperazione era tanta, poi

 un po’ i ricordi di una vita insieme un po’ le storie che  raccontavano su

 te  amici e parenti, ed un po’ il tempo che passava, la ferita causata dalla

 tua dipartita  seppur lentamente guariva.

Sai papà quanto ho sorriso quanto mi raccontavano episodi curiosi

della tua gioventù, come quello che ti eri  venduto  una partita a

pallone per una cena in un ristorante romano, insomma avevi fatto

perdere la tua squadra per una cena, tranquillo papà oggi ne fanno

di peggio. Poi la bella storia di solidarietà  che invece mi ha fatto

 commuovere  e che tu non mi avevi mai raccontato.Era  l’8 settembre

1943  la nostra città Frascati veniva bombardata dagli Americani che

cercavano di cacciare i tedeschi poiché  vi era in quel tragico periodo

, la sede del comando tedesco del feldemaresciallo Kesslring,  130 Boeing

  americani, meglio conosciuti con il nome di Fortezze volanti, sganciarono

 ben 1300 bombe su Frascati un terzo della città venne distrutta, persero

 la vita circa 606 civili accertati e 700 soldati tedeschi, e in quel

bombardamento ahimè venne colpito anche il ricovero dove si trovavano

credendosi al riparo centinaia e centinaia di frascatani, tutti morti, gli

 ingressi dei ricoveri poi erano bloccati con materiale e detriti di tutti i

tipi, erano giornate molte calde e nessuno voleva andare a tirare fuori

 i cadaveri che dopo pochi giorni emanavano cattivo odore, c’era

rischio di epidemie e non c’erano certo i mezzi di oggi, i militari poi

avevano altro da fare allora , il parroco allora  chiese  aiuto ai giovani

della piccola città martoriata, e tra i pochi che si fecero avanti c’eri tu

papà, a casa cercarono dissuaderti , ma niente ti fece cambiare idea,

 e con uno straccio davanti alla bocca tu poco più che un ragazzo,esile

 e magro, insieme agli altri volontari tiraste fuori centinaia di cadaveri

 dando una degna sepoltura a chi aveva trovato la morte in quel luogo.

Questa è una lettera fatta di tanti piccoli frammenti di vita, vita

semplice forse banale ma che  vanno a comporre come in un puzzle

 una parola sola scritta con la maiuscola "AMORE".

"Amore" quando guardo i tuoi nipoti, i miei figli, tutti e tre forse

 per strano caso della vita  hanno qualcosa di te: Giovanni il tuo

 fisico e le tue gambe lunghe muscolose e ben fatte, Emanuele il

tuo  naso aquilino  i tuoi occhi  neri intensi  e il tuo sguardo profondo

un po’ come la canzone della Nannini “Bello, Bello ed impossibile con

gli occhi neri ed il suo sapore mediorientale” , ed infine Davide la tua

bocca meravigliosa ed il tuo mento volitivo,  grazie papà .

Ti abbraccio mio meraviglioso papà  ti voglio bene , un bacio

                                       La tua scodata

P.S. scodata così mi chiamavi,sai, non ne ho mai capito il significato

 

 

 

Lettera già pubblicata qualche anno fa, sempre nella ricorrenza

 della scomparsa del mio meraviglioso papà.

 
 
 

Papa Francesco apre la prima porta Santa in Africa, perchè?

Post n°185 pubblicato il 01 Dicembre 2015 da soleluna140

Dopo l'apertura della prima porta santa, Bergoglio lancia un appello all'Islam:

"Dio è pace, salam. Noi cristiani e musulmani siamo fratelli"

 
 
 

ER PRESEPIO

Post n°181 pubblicato il 13 Novembre 2015 da soleluna140

FA MALE?

ER PRESEPIO
 
Ve ringrazio de core, brava gente,
pé ‘sti presepi che me preparate,
ma che li fate a fa ? Si poi v’odiate,
si de st’amore non capite gnente…
 
Pé st’amore sò nato e ce sò morto,
da secoli lo spargo dalla croce,
ma la parola mia pare ‘na voce
sperduta ner deserto,senza ascolto.
 
La gente fa er presepe e nun me sente;
cerca sempre de fallo più sfarzoso ,
però cià er core freddo e indifferente
e nun capisce che senza l’amore 
è cianfrusaja che nun cià valore.
TRILUSSA

 
 
 

Preghiera allo Spirito Santo

Post n°180 pubblicato il 26 Ottobre 2015 da soleluna140

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Spirito che aleggi sulle acque,
calma in noi le dissonanze,
i flutti inquieti, il rumore delle parole,
i turbini di vanità,
e fa sorgere nel silenzio
la Parola che ci ricrea.

Spirito che in un sospiro sussurri
al nostro spirito il Nome del Padre,
vieni a radunare tutti i nostri desideri,
falli crescere in fascio di luce
che sia risposta alla tua luce,
la Parola del Giorno nuovo.

Spirito di Dio, linfa d'amore
dell'albero immenso su cui ci innesti,
che tutti i nostri fratelli
ci appaiano come un dono
nel grande Corpo in cui matura
la Parola di comunione.

 
 
 

PAPA LUCIANI IL SORRISO DI DIO

Post n°179 pubblicato il 29 Settembre 2015 da soleluna140

Il 28 settembre 1978, veniva accolto il cielo un uomo mite
e buono, un uomo che per 33 giorni ci ha fatto conoscere
il sorriso di Dio.

 
 
 

IL TERREMOTO BERGOGLIO

Post n°178 pubblicato il 24 Settembre 2015 da soleluna140

Francesco con una espressione tutt'altro

che rassicurante,  oserei dire quasi burbera e

scontrosa scuote il Congresso Usa: 

"Abolire la pena di morte ed il commercio delle armi"

Papa Francesco si rivolge  al Congresso  (Reuters/Lamarque)

 
 
 

Il papa vola a Cuba:"vado a costruire ponti"

Post n°177 pubblicato il 22 Settembre 2015 da soleluna140

Dalle parole di Papa Francesco subito dopo la sua elezione a vescovo di Roma:
“Come sapete, ci sono vari motivi per cui ho scelto il mio nome pensando a
Francesco di Assisi, una personalità che è ben nota al di là dei confini dell’Italia
e dell’Europa e anche tra coloro che non professano la fede cattolica. Uno dei
primi è l’amore che Francesco aveva per i poveri. Quanti poveri ci sono ancora
nel mondo! E quanta sofferenza incontrano queste persone! Sull’esempio di
Francesco d’Assisi, la Chiesa ha sempre cercato di avere cura, di custodire, in
ogni angolo della Terra, chi soffre per l’indigenza e penso che in molti dei vostri
Paesi possiate constatare la generosa opera di quei cristiani che si adoperano
per aiutare i malati, gli orfani, i senzatetto e tutti coloro che sono emarginati
, e che così lavorano per edificare società più umane e più giuste. Ma c’è
anche un’altra povertà! È la povertà spirituale dei nostri giorni, che riguarda
gravemente anche i Paesi considerati più ricchi. E così giungo ad una seconda
ragione del mio nome. Francesco d’Assisi ci dice: lavorate per edificare la pace!
Ma non vi è vera pace senza verità! Non vi può essere pace vera se ciascuno
è la misura di se stesso, se ciascuno può rivendicare sempre e solo il proprio
diritto, senza curarsi allo stesso tempo del bene degli altri, di tutti, a partire
dalla natura che accomuna ogni essere umano su questa terra”
Costruire la pace è molto più difficile che fare la guerra, che costruire armi
per uccidersi.
Preghiamo affinché Dio protegga Francesco ora e sempre:
Preghiera Padre nostro
Padre Nostro che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno e
sia fatta la tua volontà come in Cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane
quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male. 
Amen.

 
 
 

BEATA IGNORANZA "nostra"

Post n°173 pubblicato il 15 Settembre 2015 da soleluna140

Perché si scappa dalla guerre?
 E perché in quei paesi c’è la guerra?
Perché quei paesi che non hanno industrie belliche, sono
armati fino ai denti, e perché posseggono armi più moderne,
più avanzate?
Troppi tanti perché?
Certo che non li vogliamo, già ne abbiamo tanti che delinquono,
da noi non c’è lavoro, cosa vogliono questi?
Portano malattie e poi vogliono farci diventare tutti islamici, imporci
il loro modo di vivere noi
siamo cristiani, siamo civili, loro no,loro sono brutti sporchi e cattivi!!!!!
Proviamo a rispondere. 

 
 
 

Il papa dell'amore

Post n°172 pubblicato il 10 Settembre 2015 da soleluna140

Domenica 6 settembre

Le parole di Papa Francesco:

"La catechesi di ieri è stata incentrata sulla guarigione da parte di Gesù di un sordomuto, simbolo dei non credenti ma non solo: “…spesso noi siamo ripiegati e chiusi in noi stessi, e creiamo tante isole inaccessibili e inospitali. Persino i rapporti umani più elementari a volte creano delle realtà incapaci di apertura reciproca: la coppia chiusa, la famiglia chiusa, il gruppo chiuso, la parrocchia chiusa, la patria chiusa…E quello non è di Dio! Quello è il nostro peccato! Guariti dalla sordità e dall’egoismo della chiusura e del peccato veniamo inseriti nella grande famiglia della Chiesa”

Mercoledi 9 Settembre

Papa Francesco tornava sulle nostre chiusure mentali sulle nostre cecità:

Le chiese con le porte chiuse non si debbono chiamare chiese, ma musei" ...ha poi aggiunto "Riponiamo le nostre speranze in questi centri dell'amore, evangelizzatori, ricchi di calore umano, basati sulla solidarietà e l'evangelizzazione, e anche sul perdono tra noi".

 
 
 

.

Post n°168 pubblicato il 03 Settembre 2015 da soleluna140

migranti, Il bambino senza vita sulla spiaggia

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6 settembre 2015

caro elio, io inizialmente non avevo messo neanche il titolo a questo post,
per il semplice fatto che davanti a questa foto non c’è niente da specificare,
da commentare. Però ora mi vedo costretta a risponderti:
Commuoverci non lo so, per chi è duro di cuore queste foto non dicono niente,
per chi non accoglie le parole di papa Francesco, questo bambino morto su
una spiaggia dove normalmente i nostri bambini costruiscono castelli di sabbia,
non dirà nulla. E’ niente, niente quelle gambine magre con quelle scarpe
forse grandi troppo grandi per lui, che fuggono da dove i bambini non vivono
non possono vivere. Ti sei mai chiesto e se fossimo nati noi in quei luoghi?
Io me lo chiedo e non so rispondere. Tu mi parli dei bambino sgozzati
dall’ISI, io allora ti chiedo ma chi mai avrà armato all’inizio l’ISI forse con
la condizione di distruggere e cacciare dalla Siria una dittatura sanguinaria.
La storia si ripete come una litania i più forti armano tribù di delinquenti
speranzosi che questidistruggano alcuni regimi ma questi una volta armati
fanno i loro sporchi e si rivoltano contro chi li ha armati. Per quanto riguarda
gli sgozzamenti, le crocifissioni che questi assassini compiono su popolazioni
inerme, credo sia giusto non pubblicarle, la pubblicazione farebbe il gioco di
questi demoni, loro vogliono seminare, più che morte in Occidente paura,
terrore, fare si che la genti non viaggi. Cerchiamo poi di non dimenticare mai
che l'assassinio verso un cristiano o un islamico o un buddista è sullo stesso
livello,Gesù è morto per tutta l'umanita non solo per noi cristiani, poi noi caro Elio
abbiamo un’arma,un condottiero che loro non avranno mai: è Papa Francesco,
armato di amore e misericordia, e cerchiamo di non dimenticare mai che con
il dono dello Spirito Santo riusciremmo sempre a discernere il bene dal male, e
non parliamo più di commozione, ma di amore, amore e misericordia da vivere e
per vivere.
Ti abbraccio, m.patrizia

 

 
 
 

Chi è Francesco?

Post n°167 pubblicato il 05 Agosto 2015 da soleluna140

Chi è Francesco?
Ma chi è veramente Francesco? Con quale
autorità afferma:
"A nessuno la madre Chiesa chiude la porta
in faccia. A nessuno, neppure al più peccatore e questo per la forza e la Grazia
dello Spirito Santo".
""La Chiesa nasce universale, una e cattolica,con una identità precisa ma aperta, che abbraccia il mondo intero, senza escludere nessuno”. E quale uomo di potere sulla terra ha mai affermato:”"La donna abbia più peso nella Chiesa e nella società.Gesù ha considerato la donna in una  maniera che dà una luce potente. Non abbiamo ancora capito quali sono le cose che ci può dare ul genio femminile:la donna sa vedere le cose con altri occhi che completano il pensiero dell'uomo".
Un uomo si perché Francesco prima di tutto è  un uomo, un uomo dalla camminata un po’ strana, un passo un pò claudicante, con quei scarponi da montanaro, un uomo che sorride ma che sa anche soffrire e alzare la voce davanti alle catastrafi del mondo , un uomo 
che vede Gesù nel mendicante, nello straniero,un uomo che sa abbracciare con un sorriso con una battuta tutta l’umanità e dico tutta l’umanità aldilà del colore della pelle, aldilà del credo e del non credo.
Forse mai prima d'ora, nessun pontefice credo sia stato  così vicino alla quotidianità di Gesù, alla vita non solo predicata ma vissuta .  Niente a caso un Gesuita,e Gesuita viene da Gesù,
nessun papa prima gesuita, la storia ci ha regalato grandi figure di papa in
questi ultimi cento anni, Giovanni XXIII, Paolo VI , il mio amatissimo Papa Luciani  un breve arcobaleno del sorriso e
dell’amore di Dio verso il suo popolo , ma tutti legati alla figura di Dio solo Padre, si forse Papa Luciani aveva provato ad andare oltre, ma purtroppo per lui e principalmente per noi le cose sono finite diversamente.
Francesco oggi va oltre , Giorgio Mario Bergoglio gesuita, è Gesù con il
suo messaggio di amore, di accoglienza , di solidarietà, di misericordia e per la
prima volta la Chiesa non condanna ma spalanca le porte a tutti gli uomini di
buona volontà.
Io non ho mai amato quelle figure di cardinali, austeri e tristi in volti, vestiti
i con abiti carnevaleschi ingioiellati come le statue degli ex voti, ma devo dire
che quel 13 marzo 2013, lo Spirito di Dio è sceso su costoro con una tale forza
irruenza e determinazione,ed ha saputo annientare la volontà degli uomini e dare forza e concretezza al
messaggio di Gesù natp da Maria Vergine e morto
in Croce per tutta l'umanità.
Che Dio benedica sempre Papa Francesco e voi tutti uomini e
donne di fede, pregate, pregate, affinchè il nostro amato Francesco possa
realizzare il progetto che Dio ha per l’umanità, i tempi sono difficili, forse
come non lo sono mai stati ed
 il Santo Padre ha bisogno delle nostre preghiere.

 
 
 

PIAZZA S.PIETRO 3 LUGLIO 2015

Post n°166 pubblicato il 04 Luglio 2015 da soleluna140

IL PAPA INCONTRA IL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO

03/07/2015Piazza San Pietro gremita per la Convocazione

nazionale del Movimento 

 

Pope Francis waves3

 

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L'estasi di Dio

Post n°165 pubblicato il 24 Maggio 2015 da soleluna140

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Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce. 

Vieni, padre dei poveri, 
vieni, datore dei doni, 
vieni, luce dei cuori. 

Consolatore perfetto, 
ospite dolce dell’anima, 
dolcissimo sollievo. 

Nella fatica, riposo, 
nella calura, riparo, 
nel pianto, conforto. 

O luce beatissima, 
invadi nell’intimo 
il cuore dei tuoi fedeli. 

Senza la tua forza, 
nulla è nell’uomo, 
nulla senza colpa. 

Lava ciò che è sórdido, 
bagna ciò che è árido, 
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido, 
scalda ciò che è gelido, 
drizza ciò che è sviato. 

Dona ai tuoi fedeli, 
che solo in te confidano 
i tuoi santi doni. 

Dona virtù e premio, 
dona morte santa, 
dona gioia eterna.

» 24/05/2015


Città del Vaticano  – “Il mondo ha bisogno di uomini e donne non chiusi, ma ricolmi di Spirito Santo”, che non siano chiusi “nell’egoismo del proprio vantaggio, nel legalismo rigido – come l’atteggiamento dei dottori della legge che Gesù chiama ipocriti –, nella mancanza di memoria per ciò che Gesù ha insegnato, nel vivere la vita cristiana non come servizio ma come interesse personale”.

 
 
 

RESTITUIRE A MARIA QUEL CHE E' DI MARIA

Post n°164 pubblicato il 11 Maggio 2015 da soleluna140

Per l'inclusione "cristiana" della donna al Ministero Ordinato  nella

Chiesa cattolica:

Presentazione del libro:"RESTITUIRE A MARIA QUEL CHE E' DI MARIA"

di Nada Franceschini, il 22/05/2015 alle ore 18,30, presso:

libreria ADEIA  Corso del Popolo 46 - Grottaferrata (Roma).

 
 
 

Gesù nelle mani aveva i chiodi

Post n°163 pubblicato il 08 Maggio 2015 da soleluna140

Gesù nelle mani aveva i chiodi non impugnava bastoni ed armi

 

Si parla sempre di pace, pace nel continente Africano, pace in Asia, pace tra palestinesi

ebrei e  cristiani nella terra di Gesù, ma di pace a casa nostra, tra di noi, noi italiani,
noi famiglia, noi girovaghi del web, nelle nostre menti nei nostri cuori,  noi
abbiamo le  “nostre”  verità , le “nostre” certezze, ,  basta fare un giro in questo
nostro
mondo di blog, che spuntano soggetti depositari di verità assolute, , convinzioni
e  non solo di calcio, ma di religione, di politica, di storia, tutti siamo
maestri a difendere,il nostro orticello, quelle che noi crediamo siano le verità,
verità e a cui forse non crediamo più  neanche noi,, allora ci riscaldiamo, ci
insultiamo, senza sapere che  difendere le proprie idee, le proprie convinzioni
propri pensieri comporta principalmente il rispetto dell’altro, di quello che
abbiamo davanti, anche se virtuale.    Allora voglio raccontare una storia,
che mia nonna mi raccontò quando ancora ero una ragazzina, una storia
vera, drammatica per una bambina ma che mi ha fatto comprendere allora
come oggi, che ancora una volta il cuore può vincere sull’odio, sulla
discriminazione, sulle barriere ideologiche, sugli insulti politici.
  Era l'inizio del novecento, ad una zia di mia nonna nasceva dopo
tre figlie femmine un maschio, non vi dico la festa, la gioia di lei,
di suo marito delle sue figlie già signorine. Il tempo passava , arrivò
il fascismo, lei e suo marito divennero due sfegatati fascisti, lei faceva
volontariato in un ospedale era come si dice una crocerossina ed operava
al pronto-soccorso dell’ospedale del paese.La maggiorparte di quelli che
arrivavano nei pronti-soccorsi di allora, erano vittime di quegli anni di
terrore, tra loro  molti giovani oppositori al fascismo , intanto il suo figliolo
prediletto diventava un bel giovanotto ed anche lui come i suoi genitori iniziò
a far parte del fascio del paese, fino a qui niente di tanto strano, dalle tante
vicende di quei periodi, se non fosse che questo bel ragazzo era cresciuto
con un cugino
“comunista”  figlio della sorella della mamma, i ragazzi nonostante le
loro divergenze politiche si volevano molto bene, entrambi non avevano fratelli,
è vero con il passare degli anni a causa delle divergenze loro e principalmente
dei loro genitori si erano un po' allontanati ma  al cuore non si comanda . Un
giorno durante una riunione del fascio   si decise di fare un imboscata e dare
una lezione a dei giovani comunisti , il ragazzotto fascista che partecipava alla
piccola assemblea,   ascoltata la notizia e preoccupato per il cugino, con una
scusa, abbandonò la riunione e corse in cerca del'amato cugino per avvisarlo,
dopo un lungo girare invano, si diresse al luogo della “punizione”, ma ahimè
nel correre per avvertire il cugino, lui stesso venne scambiato dalla ronda  per
uno dei reazionari e colpito a morte fu  portato all’ospedale. Al capezzale
dell’ospedale vi era la mamma crocerossina che nel vedere un altro ferito
grave arrivare e non riconoscendo il figlio nell’immediato commentò :"
..ne arriva un altro!". Ma quell'altro era suo figlio. Potete immaginare la
disperazione di quella madre nel constatare subito dopo che quel corpo
che stava morendo era la sua carne.
Questa è una storia come tante, una storia che i libri non scrivono ma
che fa parte senza ombra di dubbio della nostra storia  una storia fatta
si  di odio di violenza di persecuzione ma anche  di tanto amore, amore
che guarda caso coinvolge due giovani,non carnefici ma vittime, vittime
di violenze . Sono passati settant'anni anni da quella dittatura dalla fine della
guerra, e noi?
Noi   continuiamo ad insultarci per la politica, per la religione e chissà per
cosa altro, e con il nostro odio con la nostra rabbia  armiamo i nostri figli di
molotof e bastoni , odio genera odio, violenza genera altra violenza, c'è bisogno
di pace, di solitadietà e non solo fuori casa ma dentro le nostre case dentro
la nostra quotidianità, dentro i nostri computer, amiamo i nostri giovani
, cerchiamo di seminare pace  facciamo come la mamma di Baltimorra,che non ha
sparato alle gambe dei dimostranti ma amato, ha amato anche con qualche
ceffone il figlio, ma ha amato. Noi, noi che ci riteniamo cristiani, credenti in
Dio Padre Figlio e Spirito Santo crediamo che Gesù è morto in Croce per l’intera
umanità, le sue mani non si sono armate di manganelli, bastoni, molotof, spade
e fucili, le sue mani hanno portato e portano sempre il segno dei chiodi. 
 
 
 

MAGGIO: Mese dedicato a Maria Santissima

Post n°162 pubblicato il 05 Maggio 2015 da soleluna140

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con Te.

Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno,Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso

e nell'ora della nostra morte. Amen.

 
 
 

ALZATE LE BRACCIA AL CIELO E PREGATE

Post n°160 pubblicato il 29 Aprile 2015 da soleluna140

IO 
DESIDERO FERMAMENTE ESSERE UNO CON L'AMORE UNIVERSALE
PENSO POSITIVO E CON GIOIA,VIBRO DI AMORE ALLA VITA.
SONO FELICE DI ESISTERE E DI ESSERE NATO
DI AMARE E DI ESSERE RIAMATO.
ESPANDO LA MIA VIBRAZIONEV DI PACE
DI AMORE E SERENITA' A TUTTO IL PIANETA
E A TUTTE LE CREATURE SENZA DISTINZIONI .
QUESTO IO VOGLIO E FERMAMENTE CHIEDO.
CHE AVVENGA IL CAMBIAMENTO
E IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA UNICA
MONDIALE E COLLETTIVA .

GRAZIE.
VIVA LA VITA SEMPRE

 

 
 
 

Veglia Pasquale con mons. Oscar Romero marzo 1978

Post n°159 pubblicato il 01 Aprile 2015 da soleluna140

Risultati immagini per romero presto beatoPapa Francesco ha da poco autorizzato la promulgazione del decreto nel quale si riconosce il «martirio» dell’arcivescovo di San Salvador, «ucciso in odio alla fede». Un martire diventa beato senza bisogno di miracolo.

Il 24 marzo 1980 stava celebrando l’Eucaristia all’altare della cappella nell’ospedale della Divina Provvidenza, a San Salvador, quando un sicario dei militari, mentre levava il calice, lo uccise con un colpo di fucile al collo, monsignor Óscar Arnulfo Romero, il vescovo che difendeva i poveri e denunciava l’orrore delle migliaia di desaparecidos trucidate dagli squadroni della morte .

Ho trovato tra le sue omelie quella  del  Triduo Pasquale del 1978, omelia molto toccante che sembra essere scritta oggi Pasqua 2015.

 



Cari Fratelli,
(...)
Questa notte chiudiamo solennemente il Triduo Pasquale. Tre giorni, i più grandi dell’anno, che sono serviti per considerare i tre aspetti della nostra redenzione: la sofferenza, la passione del Redentore il Venerdì Santo; il silenzio della tomba dove giaceva il cadavere di Cristo, la speranza del sepolcro; e questa notte, il trionfo della resurrezione. Queste tre cose: la passione dolorosa, il sepolcro e la resurrezione, sono ciò che costituisce il mistero Pasquale.
(...)
1° LA SOFFERENZA, LA PASSIONE DEL REDENTORE 
La passione dolorosa di Cristo, la sua sofferenza. L’uomo di oggi fugge il dolore, non vuole la sofferenza e, senz’altro, nessuno come l’uomo di oggi è così convinto che la morte, il dolore siano invincibili; per quanto si possano inventare medicine, prevenzioni contro la sofferenza e contro il dolore, quest’ultimo sta regnando e la sofferenza è eredità dell’uomo, che lo si voglia o no. Quindi, il segreto sta nel dar senso a questo dolore. È qui che il battesimo incorpora l’uomo con tutta la sua tragedia, con tutto il suo dolore, affinché la sofferenza della sua vita, la sua fame, la sua emarginazione, si converta assieme a Cristo, in un dolore di redenzione.
Questa notte possiamo offrirla al Divino risorto, incorporando nelle sue piaghe gloriose, tutta la nostra sofferenza. Chi di noi – che stiamo riempiendo questa Cattedrale – e di quelli che attraverso la radio stanno riflettendo in questa notte santa, non ha sofferenze? Quale cristiano non ha un problema nella sua coscienza? In questa notte Cristo c’invita ad unire nel suo dolore, alla sua croce, tutti i dolori per renderli divini, per illuminarli con la luce della Pasqua, per riempirli di Speranza. Una notte, fratelli e sorelle, in cui il miglior regalo che gli possiamo portare al Risorto è la nostra propria sofferenza, perché unita alla sua resurrezione si converta in un dolore di redenzione.

2° IL SEPOLCRO SILENZIOSO MA NON PASSIVO
Il secondo aspetto della Pasqua è il sepolcro del Sabato Santo. Sepolcro silenzioso ma non passivo, perché la nostra fede ci dice che mente il corpo di Cristo trascorse nel suo sepolcro dal Venerdì Santo pomeriggio fino all’alba di questa notte, l’anima benedetta di Cristo stava lavorando. 
(...)
Cristo è venuto a redimere tutti gli uomini, non solamente quelli che rinasceranno dopo di Lui, ma anche quelli che vissero prima, nella speranza di una Resurrezione. Il sepolcro silenzioso è la figura della nostra speranza. Qui in questa notte pasquale, questo sepolcro si trasforma in una tomba vuota ed è il miglior monumento alla speranza dei cristiani. Moriremo anche noi, soccomberemo all’arrivo del dolore e della morte, invecchieremo. Si dirà per questo che la redenzione di Cristo non fu efficace? In nessun modo! Questo vuol soltanto dire che nella redenzione di Cristo c’è una certezza assoluta che è la sua persona divina. Lui, sì, ha trionfato pienamente ma il genere umano deve vivere ancora di speranza. La speranza ci è necessaria!
(...)
Fratelli, in queste ore in cui ci pare di vivere la storia come in una strada buia senza vie di uscita, la speranza illumina l’orizzonte dei cristiani. Il sepolcro di Cristo, dove sembrava che i nemici del Signore suggellassero la loro vittoria, ora, questa notte, rotte le catene ed i sigilli che avevano posto i nemici, grida: “Oh morte! Dov’è questa tua vittoria?” E così come il sepolcro di Cristo rompe i catenacci della morte, anche i sepolcri dei nostri morti, ed i nostri stessi sepolcri, rimarranno vuoti, un giorno.
È urgente alimentare questa speranza, soprattutto in queste ore, fratelli, in cui molti pensano di dare una soluzione ai problemi politici, sociali ed economici unicamente organizzando la terra, solo con misure terreni. La redenzione ci comunica che la vera liberazione dell’uomo dev’essere il frutto di un Cristo trionfante e della Speranza che in Lui pongono gli uomini. Quanto più gravi sono i nostri problemi, tanto maggiori opportunità stiamo dando al redentore, tanto più grande dev’essere la nostra speranza. È una notte di Speranza, una notte di Pasqua, una notte di un sepolcro vuoto.

3° IL TRIONFO 
E ora dunque, fratelli, la terza fase della Pasqua: il trionfo.
Questa è una notte di trionfo, una notte di vittoria. Ma non una vittoria che lascia schiacciati nell’odio, nel sangue, in mano ai nemici. Le vittorie che si conquistano con il sangue sono odiose; le vittorie che si ottengono con la forza bruta, sono animalesche; la vittoria che trionfa è quello della fede, la vittoria del Cristo che non venne ad essere servito ma a servire. Ed il trionfo del suo amore è questo trionfo pacifico (il trionfo della morte non fu definitivo) è il trionfo della vita sulla morte, il trionfo dell’allegria, il trionfo degli alleluia, il trionfo della resurrezione del Signore.
(...)
Dalla resurrezione di Cristo fino alla sua seconda venuta., quanti secoli passeranno? Non lo sappiamo, ma se sappiamo che con la resurrezione di Cristo si è già siglata la vittoria sul peccato, sopra l’inferno, sopra la morte; e che Dio ha incaricato la sua Chiesa l’amministrazione della sua vittoria nel cuore di ogni uomo. Da qui parte il lavoro faticoso dell’evangelizzazione, la fatica di riconciliare gli uomini con Dio, la fatica di portare il sangue di Cristo a tutti, la fatica di seminare l’amore del Signore sopra tutti gli odi, la fatica di seminare la pace fra i popoli, la giustizia nelle relazioni umane, il rispetto ai diritti degli uomini che santificarono la redenzione del Signor.
Questo lavoro della Chiesa presuppone lotte sanguinose, conflitti dolorosi; ma sono parte della Pasqua di Cristo, una Pasqua che non sarà compiuta pienamente fino a che Cristo non ritornerà. Questa notte è l’immagine della Chiesa in attesa dell’alba. Avete sentito nella preghiera pasquale quando si cantava la gloria di questo bellissimo cero, di questa grossa candela con una croce di gloria, acceso nel mezzo di questa assemblea. Questo cero è la figura di Cristo, è la Chiesa che illumina la notte con la luce di Cristo. Il diacono cantava: “che va illuminando la notte fino a che le luci del giorno annuncino che già questo cero non è più necessario fino a che quel giorno, con la sua chiarezza, è la luce che illumina l’uomo pellegrino sulla terra”.
(...)
Cosi sia. 

 
 
 

CROCIFIGGILO

Post n°158 pubblicato il 29 Marzo 2015 da soleluna140

 
 
 

UNA CHIESA POVERA

Post n°156 pubblicato il 19 Marzo 2015 da soleluna140

 

PREGHIAMO  AFFINCHE'

 PAPA FRANCESCO POSSA REALIZZARE IL PROGETTO CHE ERA ANCHE DI 

PAPA LUCIANI   "UNA CHIESA POVERA"

post già pubblicato il 17/08/2009

IL 26 AGOSTO 1978 VENIVA ELETTO PAPA :ALBINO LUCIANI

 

 

 

"Ieri mattina sono andato alla Sistina a votare tranquillamente, mai avrei immaginato

quello che stava per succedere. Appena è cominciato il pericolo per me, i due colleghi che

mi erano vicini, mi hanno sussurrato parole di coraggio. Uno di loro

ha aggiunto: non abbia paura, in tutto il mondo c’è tanta gente che

prega per il nuovo papa, venuto

il momento ho accettato.

Io non ho né la sapientia cordis di papa Giovanni e neanche la

preparazione e la cultura di papa Paolo VI, però sono al loro posto.

Devo cercare di servire la chiesa,

spero che mi aiuterete con le vostre preghiere”.

Con queste parole Papa Luciani iniziava la Sua Via Crucis:

 

 

 

Ho rivisto qualche settimana fa la  

trasmissione di Minoli LA STORIA

SIAMO NOI, incentrata sulla vita

e la tragica morte tuttora controversa

di Papa Albino Luciani, e devo dire che

ancora una volta ne sono rimasta

sconvolta . La mattina del 29 Settembre

1978, dopo appena 33 giorni dalla sua

elezione a successore di Pietro, Papa

Luciani veniva trovato morto nel suo

letto; versione ufficiale: infarto acuto

e improvviso del miocardio. Ma fu infarto?

Dopo molti anni dalla sua morte,

il mistero rimane intatto.  Stava leggendo

un libro sacro, o stava scrivendo appunti scottanti????.

Era deceduto alle 23-23:30

del 28 Settembre o alle 02 di mattina,

alle 03, alle 04-04,30 del 29 Settembre

1978????Era il Papa malato  prima

di essere eletto????. E’ vero o no che

la sera del 28 si sentì male????. Era stata suor Vincenza

a scoprirne il cadavere o qualcun altro? ???? Perché

sparirono dalla  stanza da letto del Vaticano diversi oggetti

appartenenti a Papa Luciani???? Perché non venne

effettuata l’autopsia???? Non si sa praticamente nulla  della

morte di Papa Luciani, il Papa del Sorriso, per me  uno dei

più grandi Papi della Storia della Chiesa di Roma, e nonostante

la brevità del pontificato, riuscì immediatamente e meglio dei

suoi predecessori a farsi capire per la semplicità del linguaggio,

nuovo  per un Papa. Non si curò di nascondere le sue paure

alla gente che lo ascoltava, arrossi davanti alla folla in piazza

San Pietro, abolì il plurale maiestatis, si mostro umile verso

tutti, abolì la sedia gestatoria e disse la messa sul sagrato di

San Pietro. Fece scrivere sul suo stemma papale: Humiltas.

Auspicò come nessun pontefice prima di Lui il  ritorno alle

origini evangeliche;

voleva  una "RIVOLUZIONE" all'interno del VATICANO! Voleva

che la Chiesa fosse più povera, ridimensionando la ricchezza

del vaticano, e aveva studiato un piano per aiutare i più poveri,  

ovviamente, tutto ciò si doveva fare tramite e per mezzo la

Banca del Vaticano, che dopo avrebbe voluto dare in mano e

farla gestire a persone laiche con l'insegnamento di Gesù: dare

a Cesare quel che è di Cesare, affermò inoltre  che non avrebbe

più permesso l' iscrizione di prelati alla massoneria e l’uso del

denaro da parte della chiesa a stregua di una qualsiasi banca.Egli

si irritava solo a sentir parlare di Calvi e Sindona, sui quali

aveva svolto alcune indagini,  in quel periodo venne fuori anche

  una lista di 131 ecclesiastici iscritti alla massoneria e la

maggioranza di loro alloggiavano nel vaticano. La lista era

stata pubblicata sull’Osservatore Politico di Mino Pecorelli 

 scomparso in circostanze mai chiarite .).

Ma  quello che preoccupò moltissimo alcuni e potenti togati 

 per me,  furono certi suoi interventi pubblici nei quali si

affermava il carattere non solo paterno ma anche materno

di Dio.” DIO È PADRE E ANCOR  PIU’ E’ MADRE “

  Una affermazione che piombava sulla Chiesa come una

bomba, una  affermazione che avrebbe rivoluzionato e

portato cambiamenti nella Chiesa. (di seguito una delle

tante citazioni della Bibbia in cui si parla di Dio come madre):

Salmo 131

 Signore, non si inorgoglisce il mio cuore

 e non si leva con superbia il mio sguardo;

 non vado in cerca di cose grandi,

 superiori alle mie forze.

 Io sono tranquillo e sereno

 come bimbo svezzato in braccio

 a sua madre,

 come un bimbo svezzato è l’anima mia.

 Speri Israele nel Signore,

  ora e sempre.

Dopo queste strane affermazioni,  si cominciò a montare

contro Papa Luciani e alle sue spalle una polemica silenziosa

e sottile, lo si accusò di non essere degno dell’incarico

ricoperto, che non sarebbe stato in grado di dirigere la

Chiesa, si vociferò malignamente che forse lo Spirito Santo,

al momento della sua elezione, si era distratto un momento,

si rideva addirittura di lui per le sue battute e per il suo tono

scherzoso e persino per la sua camminata…tutte dicerie

vergognose che giunsero alle orecchie e alla mente divenuta

sensibilissima della vittima, ingiurie e oltraggi deliberati e

premeditati secondo uno schema e un complotto, e se

veramente la sua morte fu da imputare a cause naturali,

tutte questo veleno, tutte queste cattiverie  l’ accelerarono  .

Io non so se Papa Luciani  sia morto di morte naturale,

o di morte indotta e quindi di assassinio, ma che sia morto

di crepacuore, questo è certo.

 

 

Concludo con il dire che, per quanto riguarda il Vaticano,

  questo dovrebbe meditare: molti fatti qui descritti ed altr

i non citati risultano a dir poco inquietanti. Bisognerebbe

finalmente far luce su questa vicenda dai connotati veramente

inestricabili. Che cosa e' successo veramente nella fatidica

notte tra il 28 ed il 29 settembre 1978 negli oscuri anfratti

del Vaticano? Soltanto Dio puo' saperlo, ma anche la

"Giustizia terrena", pur nei suoi tanti limiti e rischi di

corruttibilita', deve cercare di far luce su questo mistero.

Con questo mio post non voglio accusare nessuno, ma

vorrei invitare tutti alla  riflessione e alla preghiera, tutto

cio' che ho scritto non ci deve allontanare dalla fede

e dalla nostra religione, dobbiamo tenere sempre presente

che ci sono migliaia di sacerdoti e suore nel mondo che

offrono la propria vita al servizio degli altri.

 Sono inoltre sicura  che il cambiamento che Papa Lucian

i si auspicava per la   Chiesa, molto presto avverrà, e se

non saranno gli alti  prelati del Vaticano, gli artefici di questo

mutamento,  saranno coloro  che credono fermamente e

saldamente nel messaggio di Gesù.

Alcune affermazioni sono tratte dalla trasmissione di Minoli,

e da alcuni articoli del giornalista Vincenzo Poma

 
 
 
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Gli Angeli sono i rappresentanti di Dio, esseri che tendono verso l’alto e
non conducono mai all’egoismo, al peccato o alla materialità, ma ci
guidano verso il divino Principio di ogni bene, laddove si riunisce ogni individualità reale, a immagine e somiglianza di Dio. Solo prestando
attenzione a queste guide spirituali li incontreremo, ci incontreremo
con gli Angeli senza saperlo.

(Mary Baker Eddy)

 

 

DALLE POESIE E PENSIERI DI MADRE TERESA

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arruginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!
 
 

Vorrei essere accanto a ciascuno di voi e parlarvi col cuore in mano e con la delicatezza di Dio, per dirvi ciò che passa nel mio cuore.
Anche in te, l'Altissimo ha segnato un
disegno d'Amore. Anche tu puoi vivere per qualcosa di grande nella vita.
Credi: Dio è in te!
La tua anima in grazia ècentro dello spirito santo: il Dio che santifica.
Rientra in te: cerca Dio, quello che vive in te!
Se tu conoscessi i porti in te! Se tu tutto lasciassi per Lui!
Se questa breve esistenza, che scappa e tramonta di un passo ogni giorno, tu la rivolgessi a Dio!
Oh!, se Dio fosse Re in te e ogni potenza dell'anima tua e del tuo corpo fossero ancelle di questo Re, alla Suo divino servizio!
Oh! Se tu lo amassi con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze!
Allora... t'innamoreresti di Dio e passeresti per il mondo annunziando
una buona nuova! Dio c'è. Vivi per Lui.
Dio sarà tutto per te fra pochi anni, appena passata questa breve vita!
Gettati in Lui. Amatelo.
Ascoltate quello che vuole, in ogni attimo della vostra vita, da voi.
Fatelo con tutto lo slancio del vostro cuore, consumando a questo divino servizio tutte le vostre forze.
Innamoratevi di Dio! Tante cose belle vi sono su questa terra! Più bello è Dio!
Che la vostra giovinezza non scappi e fra singhiozzi di una vita fallita, non vi tocchi dire con Sant'Agostino: Tardi ti ho amato! Tardi ti ho amato, bellezza sempre antica e sempre nuova!.
... No! Ora ti amo, mio Dio, mio Tutto!
Ora comanda e faccio! La tua volontà è la mia! Voglio ciò che Tu vuoi!
Innamorarsi di Dio sulla terra significa innamorarsi della sua volontà, finché l'anima nostra vissuta a questo divino servizio
Lo verrà e Lo avrà con sé per sempre."
                                                                      Chiara Lubich

 
 

IL MIO CANTO LIBERO - LUCIO BATTISTI

In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore
In un mondo che - Pietre un giorno case
prigioniero è - ricoperte dalle rose selvatiche
respiriamo liberi io e te - rivivono ci chiamano
E la verità - Boschi abbandonati
si offre nuda a noi e - perciò sopravvissuti vergini
e limpida è l'immagine - si aprono
ormai - ci abbracciano
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
E riscopro te
dolce compagna che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
Pietre un giorno case
ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono
ci chiamano
Boschi abbandonati
e perciò sopravvissuti vergini
si aprono
ci abbracciano
In un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
E la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te
 

COMPAGNI DI VOLO DI DON TONINO BELLO

Voglio ringraziarti Signore,
per il dono della vita;
ho letto da qualche parte
che gli uomini hanno un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza,
oso pensare, Signore,
che tu abbia un'ala soltanto,
l'altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire
che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
Perché io fossi tuo compagno di volo,
insegnami, allora, a librarmi con Te.
Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano
all'ebbrezza del vento,
vivere è assaporare l'avventura della libertà,
vivere è stendere l'ala, l'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore,
tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello
e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò,
per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,
non farmi più passare indifferente
vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso
di non essere più degno di volare con Te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore,
un'ala di riserva.

UN GRAZIE ALLA MIA AMICA  ANGELA101

PER IL  SUO  DONO.

 
 
 

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