maxran il 12/12/06 alle 02:28 via WEB
Lo spirito del Natale Passato
Un fantasma circondato da una corona di luce e con un copricapo da pompiere che tiene sul fianco lo riporta indietro nel passato a rivisitare la propria infanzia dimenticata: in una scena è bambino sui banchi di scuola, mandato a studiare in collegio dal padre che lo ha voluto allontanare dalla famiglia: è solo, triste, senza amici, studia in un'aula buia. In un'altra scena, qualche tempo più tardi arriva la sua sorellina, tornata per riportarlo a casa, dopo avere convinto il padre a riprenderlo in famiglia.
È un momento felice, un abbraccio tra i due stretti da un affetto immenso, con il piccolo Scrooge che salta di gioia: è il momento in cui le ruvide labbra del vecchio Scrooge abbozzano un sorriso. Qualche anno dopo è ammesso a fare l'apprendista contabile presso l'anziano e benevolo Fezziwig. Anche qui è Natale, ma Fezziwig fa chiudere l'ufficio prima del tempo e invita i ragazzi a seguirlo a casa sua dove fa una festa sontuosa: nelle piccole follie natalizie dell'allegra compagnia cadono le differenze di classe, si canta e si gioca tutti quanti, bambini, giovani e anziani. Fezziwig e la moglie sono degli anfitrioni imbattibili, scherzano e fanno i pagliacci.
Durante il ballo Scrooge conosce quella che diventerà la sua ragazza. Le promette di sposarla: ma solo qualche anno dopo, già ricco, teme di mantenere la promessa perché lei è povera e non gli porterebbe dote. Lei lo lascia andare distrutta, ma da quel giorno Scrooge resterà solo e il suo cuore diventerà sempre più arido. Scrooge grida davanti alla visione di sé stesso in preda all'egoismo, sa che sta commettendo l'errore fatale della sua vita e implora l'ombra del giovane Ebenezer di non lasciarla, di correrle dietro, ma invano: il suo alter ego non lo può udire.
Il passato non si può cambiare. Scrooge è disperato, implora il fantasma di non tormentarlo. Molto pià tardi, Scrooge assiste a una cena di Natale: riconosce la sua ex ragazza ormai sposata da anni, con tanti figli. Fa un sarcastico commento su Scrooge al marito. È appena arrivata la notizia che Marley è abbandonato sul letto di morte, neanche il suo amico è lì per confortarlo. Preso dal rimorso, Scrooge schiaccia il copricapo sulla testa del fantasma fino a farlo scomparire: ma la luce chiusa nel cappello inonda tutto il pavimento come un diluvio terrorizzando il vecchio.
Lo Spirito del Natale Presente
Il secondo spirito, la notte successiva, appare sotto forma di un grasso gigante sornione: è lo spirito del Natale Presente. Con lui vola fuori dalla finestra, sorvolando Londra, avventurandosi nelle brughiere del Nord fino a volare in mare aperto. Dalle scene a cui assiste emana sempre, qualunque sia l'ambiente che visita o le difficoltà dei suoi poveri, una profonda gioia conviviale. Visita la casa del nipote, dove ormai il pranzo di Natale è cominciato senza di lui: circolano altre parole di scherno per Scrooge, temperate però dall'affetto del nipote e dalla famiglia, che tutto sommato sente la sua mancanza, addolorato dal fatto che non riesca a vivere gioiosamente il Natale: ogni necessità di condannare Scrooge è inutile, perché in effetti sa che si sta facendo abbastanza male lo zio con le proprie mani. Si raccontano storie intorno al caminetto o si gioca a moscacieca, momento esilarante in cui l'amico del nipote di Scrooge ne approfitta per perseguitare dolcemente la sorella della moglie. Il gioco si chiude con un'anello di fidanzamento infilato sul dito di lei dietro le tende. Invano Scrooge vorrebbe unirsi alla comitiva, ma nessuno può sentirlo. A questa scena di felicità domestica fa riscontro un'altra per molti aspetti speculare: il contabile di Scrooge rientra a casa: è un interno misero e spoglio. Ma la famiglia è forte nelle avversità e unita negli affetti: sulla tavola c'è pochissimo da mangiare, ma nessuno si lamenta. Anzi, il minuscolo Tiny Tim, di pochi anni di vita, già colpito da una malattia e da grave malnutrizione, costretto alle stampelle è quello che incoraggia tutti portando allegria tra i fratelli maggiori. C'è però preoccupazione per il futuro di Tim e lo stesso fantasma annuncia di vedere un posto vuoto a quella tavola il prossimo Natale. Altre scene minori ritraggono una famiglia di minatori in una capanna, due guardiani di un faro, dei marinai lontani da casa, tutti muoiono dal freddo ma sulle labbra di tutti c'è sempre un caloroso "Buon Natale". La disperazione è vinta dalla fede e dal grande senso della famiglia che li unisce. Alla fine delle apparizioni, il gigante appare notevolmente invecchiato: il Natale Presente si è infatti concluso ed è prossimo alla fine: il suo ampio ventre allora si squarcia partorendo due mostruose creature dal vago aspetto aspetto di bambini, ma invecchiati precocemente dagli stenti, deformati e incattiviti dalla fame: il primo bambino è Ignoranza, la bambina è il Bisogno (cioè la povertà). Il gigante vede in loro i due grandi flagelli che si abbatteranno sul mondo a meno che chi può non faccia qualcosa al più presto.
Lo Spirito del Natale Futuro
Il terzo spirito (il Natale Futuro) si presenta come una figura altissima, avvolta da un nero mantello e un cappuccio da cui nulla traspare se non una mano che sporge da una manica. Invano Scrooge chiede che parli, la figura è silenziosa, e lo guida solo con un dito. Siamo ancora a Londra, e Scrooge assiste a diverse scene il cui argomento è la morte di un vecchio tirchio, deriso da tutti. Due banchieri della city parlano del suo prossimo funerale: mentre uno afferma di andarvi per puro dovere, l'altro, schernendo la tirchieria del defunto, è interessato soltanto a rifarsi a sue spese con la cena gratis del funerale. Un povero padre che era debitore al vecchio non nasconde alla famiglia il sollievo per la sua morte perché a chiunque saranno trasferiti i debiti, il futuro creditore sarà sempre più buono di lui. In un negozio di rigattiere, i servi del defunto si dividono tutto quello che hanno potuto rubare in casa sua, incluse le tende del baldacchino che ne proteggevano il corpo e la camicia sottratta dal suo abito funembre: l'ammontare totale è venduto al rigattiere tra le risate di tutti. Intanto un profondo dolore ha colpito i Cratchitt e Tiny Tim è morto di stenti. È lutto profondo, dolore immenso. Scrooge vorrebbe sapere chi è il vecchio tanto odiato da tutti, ma quando il fantasma lo porta davanti al capezzale non osa scoprire il lenzuolo che ne ricopre interamente la salma. Scrooge vede che la sua casa è stata venduta, e pure la sua ditta, vorrebbe entrare, ma il fantasma indica invece un'altra direzione: Scrooge entra nel cimitero, dove la mano dello spettro indica una lapide con scritto: Ebenezer scrooge! Il pentimento è completo, il messaggio è andato fino in fondo al cuore di Scrooge.
Il ravvedimento
Scrooge si ritrova nel letto e con sua grande gioia scopre che è mattina presto, Natale ha fatto il suo ingresso da poco: corre allora in ufficio dove, visto arrivare Bob Cratchitt in ritardo lo apostrofa per scherzo alla maniera del vecchio Scrooge, ma subito dopo gli dà un notevole aumento di stipendio e le vacanze tanto meritate scusandosi con lui. Si prende cura della sua famiglia e soprattutto di Tiny Tim, che guarisce. Con i Cratchitt si instaura un profondo legame di amicizia. Si riconcilia anche con il nipote e accetta l'invito a cena per giocare e cantare con tutti i parenti. Da allora Scrooge diventa una delle persone più amate, e trova finalmente la pace dell'anima. Piacevole risveglio e buona mattinata - Massimo
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