La grotta dell'anima
Vivere lib(e)ri, sogni, idee, riflessioni, emozioni
Post n°53 pubblicato il 25 Maggio 2013 da michele_porcaro
© Copyright 2013 Michele Porcaro Tutti i diritti riservati Ora, se voi non mi spiegate una cosa, io andrò su tutte le furie. Devo dirlo, siete capacissimi di mandarmici certe volte. Perché un tempo, tanti secoli fa, dicevate che il latte è dolce come il miele? Perché? Perché? Insomma, oh!, perché? Perché volete far disperare un diavoletto tanto buono come me? Che vi ho fatto di male? Bah, pensiamoci un secondo. Oggi il latte nei cartoni e nelle bottiglie di plastica è pastorizzato. Ok, ok. Ieri, no! Bé, è uno ieri di diversi annucci, però diciamo sempre ieri. Bene?! Allora il latte non pastorizzato è dolce! Bene, bravo, bel sillogismo! Sapessi almeno che significa sillogismo. Sapete, l'ho letto da qualche parte. Poi a scuola non mi applicavo tanto. Mentre il gran diavolazzo Tassazzo, un nostro maestro di scuola, spiegava, io dormivo. Che volete, nessuno è perfetto. Comunque la mia idea può funzionare. Perché? Il latte di donna che ha partorito è dolce. Sa di cioccolata. Questo lo dico sinceramente. L'ho provato, credetemi ...
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Post n°52 pubblicato il 25 Maggio 2013 da michele_porcaro
© Copyright 2013 Michele Porcaro Tutti i diritti riservati Voci storpiate e deliranti di predicatori di strada.
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Post n°51 pubblicato il 25 Maggio 2013 da michele_porcaro
© Copyright 2013 Michele Porcaro Tutti i diritti riservati Valesio parlava per tutti. Il Consiglio aveva decretato il restauro di tratti della via regia, voluta da Tissaferne il Cacciatore, la ristrutturazione di edifici della Kohumis, regione dell'Impero, e dalla sua capitale Ruscuro. Si riaprivano i traffici nella Triacontide, verso Eryma e il Guenci, prima nemici ora buoni alleati dopo le vittorie del Principe del Consiglio Appio. Si riaprivano i traffici con le tribù del Devi. Si riaprivano i traffici con la Tyrages, la cui famiglia regnante era sotto il controllo del Consiglio per merito di Appio. Inoltre venivano sanciti gli accordi di amicizia stretti con lo Stato di Shihxia e gli Ormachi. Erano le maggiori vittorie del Consiglio. Non c'era bisogno di un monarca per camminare avanti. Terminato il discorso Valesio procedette. I compagni lo seguivano. La folla si assiepò alle ali della piazza. A indicare l'inizio della piazza per chi entrava ed usciva c'erano "I Termini". Due grandi colonne scanalate indicavano che qui i principi dovevano sciogliersi e disperdersi pacificamente nella città. Se avessero avanzato in ordine compatto voleva dire che c'era qualcosa di molto grave in atto o una guerra civile da reprimere. Solo ai tempi dell'ultimo Tissaferne i principi avanzarono serrati oltre "I Termini". C'era da abbattere l'emissario del Gran Re e i suoi cavalieri, Ascletarione. Oggi i tempi erano molto diversi. Non c'era nulla in atto all'interno e all'esterno tutto era proficuo. Sul limitare dei "Termini" Valesio si fermò. Si abbracciarono, si strinsero le destre e si baciarono sulle guance. «Salve, amico mio», si dissero l'un l'altro. Lo schieramento si sciolse. Superarono "I Termini" pacificamente. Acclamazioni si levarono dalla folla festante.
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Post n°50 pubblicato il 23 Maggio 2013 da michele_porcaro
© Copyright 2013 Michele Porcaro Tutti i diritti riservati Avrebbero voluto che la vita fosse solo quel bacio, le schermaglie amorose e i piaceri su un arcipelago accarezzato dal mare. Invece non era sempre possibile. Nei loro nomi, nei loro titoli erano tracciate vie diverse. La nave con la sua vela gonfia di vento si avviava verso l'interno del golfo. I soldati osservavano gli stallieri portare via i cavalli dei tre guerrieri appena entrati nella cinta muraria del Castello dell'alba. Erano volti noti, già chiamati alla presenza del sovrano. Un uomo anziano, con i lunghi capelli bianchi che scivolavano sulla veste rossa, coperta da un mantello bianco, andò loro incontro. Era il gran cancelliere Porfirio Alefis. Si reggeva ad un bastone di rovere e procedeva con molta calma. "Oh, avete compiuto una stupenda impresa, carissimi gentiluomini! Il nostro re è molto lieto della vostra virtù. Siete stati molto validi per lo Stato"
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Post n°49 pubblicato il 23 Maggio 2013 da michele_porcaro
© Copyright 2013 Michele Porcaro Tutti i diritti riservati Martino si fermò. Aveva raggiunto un boschetto. Quelli del luogo lo chiamavano il boschetto dei ciliegi. C'erano infatti alberi di ciliegio. Si voltò indietro. Molto distante s'intravedeva il bar e il paese. Più sotto c'era il lago, con il suo porticciolo. Il cielo era terso, soleggiato. Tutto il paesaggio era un vero incanto. Gli piaceva, ma un senso di rabbia gli stringeva lo stomaco.
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Inviato da: do_re_mi0
il 04/03/2014 alle 14:58
Inviato da: michele_porcaro
il 11/09/2013 alle 21:54
Inviato da: indacoeventi
il 08/09/2013 alle 18:13
Inviato da: indacoeventi
il 22/07/2013 alle 08:56
Inviato da: bella12_8
il 21/07/2013 alle 16:32