Creato da fessure il 18/08/2008

Attraverso

Dove Donna Ombra diventa Fessure

Fessure.
Che lasciano colare il piacere.
Che fanno grondare il dolore.
Che suturano lacrime.
Che ci dipingono di sole
Che ci accarezzano di ombra.
Che filtrano la luce.
Che urlano il buio.
Che soffiano il vento.
Che ti modellano di creta e melodia.
Come il mare gli scogli.
Che ti rendono unico.
P
er ogni istante che ti hanno regalato.

 

 
 
 

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« VieGranito »

Sale

Post n°2 pubblicato il 29 Agosto 2008 da fessure
 

" A chi arriva prima al mare!"

L'aveva sfidato Sale ed ora galoppavano veloci, sui loro cavalli grigi, incontro al tramonto. Arrivarono insieme, per non darsi la soddisfazione della vittoria ma neanche quella della sconfitta, pari sempre, fianco a  fianco. Re Lupo prese la mano di Sale e la condusse fra gli scogli, il silenzio fra loro era una coperta di seta, calda e preziosa. Con lo sguardo rivolto al sole che si immergeva nel mare, assaporavano la salsedine, l'aria fresca della sera ed il rumore dei loro respiri affannati.

"Sale, perchè mi ami?" Chiese il re all'improvviso.

" Perchè non lo chiedi alle dame che ti infestano il letto ogni notte?" Rispose il giullare sorridente, ma con gli occhi seri.

" Questa tua passione dell'ultima parola, sarà la tua rovina, Giullare..." Ribatté Lupo, per niente infastidito dall'insolenza di lei, ricordava ancora i loro battibecchi rovinosi.

“ Dimmi è questo il possesso? Questo batticuore forte ogni volta che ti avvicini, questo desiderio che mi brucia?”  L'aveva provocata il Re.

“ Si è questo il possesso, la voglia di avermi senza cedere di un passo. Puoi avere così forse ogni altra donna, non me però, te l’ho detto.”

“ Ah già, tu sei diversa, non ti è sufficiente un attimo di condivisione, tu vuoi il cuore.”

“Si, nulla di meno. Lo voglio sul palmo della mia mano, voglio poter pensare di stringerlo fino ad interromperne il battito. Non ho bisogno di darmi per nulla di meno.”

Da lì era finita la storia e da lì era ricominciata, i primi passi erano stati i più difficili, ma quello che provavano l'una per l'altra aveva fatto il resto.  La vita li vedeva ancora insieme, senza legami ufficiali che non fossero quelli di un Re col suo Giullare.

" Amo di te quelle incoerenze che ti rendono così vero, quelle incrinature di tenerezza nei tuoi toni ruvidi, quella dolcezza all'improvviso, che rovina giù in discesa senza più freno. E' sufficiente?" rise Sale.

" No, parla ancora. " Rispose il re, prendendo la mano di lei e posandosela sul petto.

" Amo di te quel coraggio fiero, che non ha paura di riparare ai suoi errori, la tua generosità senza fine, i tuoi scoppi di ira che s'infrangono come tempesta sulle rocce , e la tua risata forte...Il tuo ego è soddisfatto Sire?"

Sale tentò di divincolarsi, ma lui la bloccò fra le sue braccia.

"Non smettere ora, trastullami ancora un po'.." E la voce era ormai un sussurro.

"Il tuo abbracciarmi come se fossi una cosa tua, ed il tuo lasciarmi andare come se non mi conoscessi. Il tuo desiderio vorace di notte e la pacca sulla spalla di giorno. Là è il mio amore, in quelle fratture, in quei passaggi abissali, dove il buio diventa luce, dove il tutto diventa niente." Rispose lei.

"Andiamo a casa, prima che cominci a crederti."  La strinse più forte Lupo.

"Hai ragione, Sire." Concesse  il giullare sorridendo ma nel suo palmo, il cuore del re batté più forte.

 
 
 
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