Creato da figliliberi il 18/07/2007
Associazione per la tutela e la Libertà dei nostri Figli
 

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Dedicata ai nostri Figli ...


Orgoglio di essere Papà

 
 

Chi siamo, gli obiettivi e le attività

Associazione per la tutela dei diritti dei figli nella famiglia separata 

EDUCARE INSIEME 

figli hanno il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo, di ricevere cure, educazione ed istruzione da entrambi i genitori e di conservare rapporti significativi con i parenti di ciascun ramo genitoriale. L’Associazione Figli Liberi vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle separazioni e sulle conseguenti problematiche che ne derivano, creando una rete solidale di sostegno a chiunque si trovi in difficoltà nello svolgimento della propria funzione genitoriale. Collabora con noi! La tua presenza nell’Associazione rappresenta un aiuto straordinario per tutti. Vogliamo farci promotori di una nuova cultura che incentivi nella coppia, anche dopo la separazione, il concetto di Bi-genitorialità  inteso come co-responsabilità dei genitori nei confronti dei figli. 

 

 

Avvenire

Post n°162 pubblicato il 06 Giugno 2008 da figliliberi
Foto di figliliberi

 
 
 

FIGLILIBERI........PRESENTE

Post n°160 pubblicato il 24 Maggio 2008 da nonnagianca
Foto di figliliberi

 
 
 

DITE LA VOSTRA....

Post n°159 pubblicato il 24 Maggio 2008 da figliliberi


QUESTA TESTIMONIANZA è LA VERITA' DI TUTTI I GIORNI ...
Ieri a Lei, dopo Chivasso, poi Basiglio ... e domani?
ATTENZIONE!!! Potrebbe colpire anche voi...

 
 
 

COMUNICATO DELL'AVVOCATO MARTINEZ X IL CASO BASIGLIO

Post n°158 pubblicato il 24 Maggio 2008 da nonnagianca

Un grazie personale all'avvocato Martinez. Un grazie al comitato delle mamme che tanto hanno fatto per portare a termine questa assurda vicenda. Un grazie alle associazioni che hanno partecipato a tutte le manifestazioni che sono state organizzate per riportare a casa i fratellini di Basiglio. a :  FIGLILIBERI - PAPASEPARATI LOMBARDIA -GESEF - C.C.D.U......e un grazie al coraggio di mamma e papà dei fratellini.

nonna Gianca

ecco il comunicato dell'avv. martinez
bx

                CONFERENZA STAMPA DEL 23 MAGGIO 2008

FELICITA’: Con il rientro a casa anche del fratellino possiamo finalmente dire, a distanza di 70 giorni esatti, di essere completamente felici. La squadra del Milano Tre Esordienti 1995 ha di nuovo a disposizione il suo fortissimo terzino sinistro. L’emozione è stata grande ed ogni nostro sforzo è stato premiato. La nostra promessa di riportare i bambini a casa, fatta ai genitori il 14 marzo scorso, è stata mantenuta.

RINGRAZIAMENTI: Vorrei sinceramente che venissero resi pubblici i ringraziamenti miei personali e della famiglia, finalmente al completo, a tutte le persone che ci sono state realmente vicine anche nei momenti più duri e di maggiore sconforto. Inizio con  “Il Comitato delle Mamme di Basiglio”, i meravigliosi genitori della classe del fratellino, la squadra ed i genitori dei ragazzi del Milano Tre Calcio, la mia compagna di viaggio Avv. Marzia Cortesi e tutte le persone che fanno parte del mio studio, i nostri periti D.ssa Laura Guizzardi e il Prof. Marco Casonato, il medico pediatra Dr. Mauro Benozzi, Paolo Schiffmann, Massimiliano Durante, Massimo Parrino e i suoi volontari, tutti gli italiani che in mille modi ci hanno dato costanti segnali di solidarietà. E,’ infine, doveroso ringraziare i tanti media e la quasi totalità dei giornalisti che inizialmente increduli hanno, poi, ben saputo raccontare tutte le sfumature di questa orrenda vicenda. In particolare, mi si consenta di fare un ringraziamento speciale ad Annachiara Sacchi del Corriere della Sera. Sento, poi, il dovere di ringraziare gli unici due uomini politici che ci sono stati vicino i Consiglieri Provinciali, Dr. Gianfranco De Nicola e il Dr. Roberto Caputo, che, rappresentando schieramente opposti, appreso dagli organi di stampa della vicenda hanno sentito la necessità umana e politica di contattarmi, visionare con grande scrupolo tutte le carte di causa, per poi immediatamente affiancarmi in questa durissima battaglia che non poteva (e non doveva) avere una connotazione politica ma che alla politica dovrebbe tanto far riflettere.
 
CHI NON DEVO RINGRAZIARE, ANZI: I principali, ma non gli esclusivi, interpreti della vicenda che riteniamo ci abbiano dato le maggiori amarezze sono principalmente da ricomprendere in poche voci:
Innanzitutto tutti coloro che hanno determinato l’inqualificabile applicazione  dell’art.403 c.c. e, segnatamente, la maestra Signora Teresa Naso, il Dirigente Scolastico D.ssa Graziella Bonello, nonché i Servizi Sociali del Comune di Basiglio, nelle persone dell’Assistente Sociale Signora Federica Micali, dello Psicologo Dr. Luca Motta e del Responsabile dei Servizi alla Persona Dr. Raffaele Fortunato.
Un pensiero particolare lo rivolgo, però, al Sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo uomo del quale, come ho già detto, non ho condiviso un solo gesto sia umano che istituzionale. Ricordo due tra i tanti atteggiamenti non propriamente consoni ad una repubblica democratica ma che rieccheggiano altri regimi dove imperavano le “bugie di stato”. Come è noto il Sindaco ha, in più circostanze, affermato che Sevizi Sociali prima dell’adozione del provvedimento avessero sentito i bambini ed i genitori, mentre nel medesimo provvedimento gli stessi servizi sostenevano:”…ad oggi il servizio non ha mai visto la famiglia e i minori…” dando, quindi, in pasto all’opinione pubblica un quadro falsato che aggravava la posizione dei due bambini innocenti strappati ai genitori, in realtà, senza che nessuno avesse mai effettuato precedentemente neanche la minima dovuta verifica con gli stessi bambini e con i genitori.
Il Sindaco ha, in più circostanze (anche nell’atto formale con il quale mi ha portato innanzi al Presidente del mio Consiglio dell’Ordine degli Avvocati), negato che il provvedimento fosse stato preso dai Servizi Sociali del Comune attribuendolo, contrariamente alla realtà dei fatti, al Tribunale dei Minori. Anche in questo caso ha dato in pasto all’opinione pubblica una notizia falsa fortemente peggiorativa rispetto a quello che chiunque potesse pensare in merito ai bambini. E’ evidente che se il provvedimento fosse stato assunto dal Tribunale dei Minori l’affidabilità del provvedimento stesso sarebbe stata percepita, giustamente, in modo meno discutibile rispetto all’applicazione di tale provvedimento da parte dei Sevizi Sociali.
A questo punto, io mi - e vi - chiedo che conclusioni si possono trarre sul Sindaco Cirillo la cui condotta, nel caso di specie, si è diretta ad alterare in modo assurdo la realtà dei fatti.
Tale comportamento conduce solamente a due versioni interpretative:
LA PRIMA: Il Sindaco ha agito in malafede
LA SECONDA: Il Sindaco ha agito in buona fede.
Non ci può essere una terza strada.
Orbene, se il Sindaco ha agito in malafede mi chiedo come abbia potuto pensare anche solo un momento che la verità non sarebbe, comunque, venuta a galla immediatamente considerato che, ovviamente, i difensori dei minori erano in possesso dei documenti attestanti in modo inequivocabile che l’applicazione dell’art. 403 c.c., con il conseguente provvedimento che ha sottratto i due fratellini alla famiglia, era stato adottato dai Servizi Sociali del Comune di Basiglio e non dal Tribunale dei Minori.
Se invece il Sindaco ha agito in buona fede e ancora pensa che il provvedimento del suo Comune sia stato, invece, adottato dal Tribunale dei minori è necessario che qualcuno lo avverta e lo renda edotto in merito. In tal caso, è imbarazzante, per me che sono residente a Basiglio, pensare che il primo cittadino del mio paese, a distanza di 70 giorni, non abbia ancora capito il punto essenziale della vicenda e mi chiedo, quindi, come e con quale preparazione culturale possa amministrare un Comune.

COSA FAREMO : Il nostro studio è rivolto all’impresa e, pertanto, non tratta il diritto minorile, ma in questi lunghi giorni mi sono arrivate da tutta Italia decine di richieste di incarichi per bambini portati via alle proprie famiglie; alcune di queste richieste erano drammatiche e particolarmente toccanti. Io, tuttavia, non posso materialmente occuparmene perché la mia vita professionale si svolge in campi del diritto totalmente diversi. L’unica cosa che voglio - e posso - fare è far sì che chi in questa vicenda ha violato le leggi Penali, Civili e Amministrative paghi per intero il suo conto con la giustizia e con l’opinione pubblica. Sarà quindi mia cura tenere costantemente aggiornata la stampa di ogni e qualsiasi minimo sviluppo circa le indagini ed i processi finchè non sarà fatta completa luce su tutti quei perché che attendono una risposta chiara.
 A tal fine Vi comunico che l’Avv. Stefano Toniolo, responsabile della Divisione Penale del mio studio presenterà molto presto presso la Procura della Repubblica di Milano una dettagliata denuncia riguardante i fatti principali e quelli collaterali dell’intera vicenda. Sempre nei prossimi giorni l’Avv. Alberto Merlo, responsabile della Divisione Civile dello studio promuoverà una causa civile di risarcimento dei danni patiti e patiendi dalla famiglia ed in tale giudizio verranno citati, oltre al Comune di Basiglio, anche tutti gli interpreti ed i diretti responsabili che hanno applicato in modo assolutamente arbitrario l’art. 403 del c.c.
 La prossima settimana, il Prof. Avv. Serena Manzin, docente di Diritto Amministrativo presso l’Università Cattolica di Roma e responsabile della divisione di Diritto Amministrativo del mio studio, presenterà un esposto presso la Procura della Corte dei Conti affinché la stessa valuti se e quanto possa essere il danno determinato all’erario da coloro che hanno applicato il provvedimento.
Sempre la Professoressa Manzin unitamente al Prof. Avv. Morris L. Grezzi, ordinario di Sociologia del Diritto presso l’Università Statale di Milano nonché Presidente Italiano della LIDU e responsabile scientifico del nostro studio, presenteranno un esposto al Ministro dell’ Istruzione, all’ Ufficio Scolastico Provinciale di Milano e all’Ufficio Scolastico per la Lombardia affinché vogliano disporre gli opportuni accertamenti e valutino attentamente i profili di responsabilità di tutti gli operatori e gli organi coinvolti nella vicenda.

CONCLUSIONI:
Ribadisco l’appello da me lanciato venerdì scorso: chi vive a Basiglio conosce perfettamente i “veri perché” che hanno determinato questa tristissima da storia. Non basta sapere! Coloro i quali hanno cognizione diretta devono testimoniare, devono vincere la paura e, come già successo, ormai in tre occasioni, di cui una risolutiva per l’istruttoria civile, devono farsi coraggio e riferire a me, o meglio ancora direttamente all’Autorità Giudiziaria. Chi sa deve aiutare la Giustizia a scoperchiare completamente il nauseante pentolone che racchiude una delle pagine più squallide del nostro paese.
   

 
 
 

 

Post n°157 pubblicato il 22 Maggio 2008 da butter_flies

COMUNQUE LA SI PENSI, RICORDIAMOCI CHE DUE BAMBINI SOFFRIRANNO ANCORA!!!!!!!!!!!!!!!

(da ANSA notizie) Annamaria Franzoni è stata arrestata nella tarda serata di ieri a Ripoli Santa Cristina, il paesino dove abita sull'Appennino bolognese, in esecuzione dell'ordine di cattura firmato dalla Procura generale di Torino dopo che la Cassazione ha confermato la condanna a 16 anni di reclusione per l'omicidio del figlio Samuele.

 
L'espressione sconvolta, Anna Maria Franzoni si e' lasciata andare a una frase di sconforto all'arrivo dei carabinieri che hanno posto fine alla sua liberta': ''Che fate, e ora i miei bambini?''. Sarebbero queste le parole che la donna avrebbe pronunciato, secondo quanto e' filtrato dalle persone che hanno assistito all'arresto.

 Le gazzelle dei carabinieri partono sgommando da Ripoli Santa Cristina alle 23.15. Finisce in quel momento, materialmente, la liberta' di Anna Maria Franzoni


Da nemmeno tre ore e' condannata in via definitiva per l'omicidio del figlio, il piccolo Samuele Lorenzi, ucciso a tre anni il 30 gennaio 2002 nella loro abitazione di Cogne. Giallo dissolto, per la giustizia. Comincia, cosi' come disposto dalla Procura generale di Torino, l'espiazione della pena. Partono le gazzelle dei carabinieri, dentro c'e' una madre assassina e ''una donna disperata'', come dice uno dei difensori, l'avv. Paola Savio.

Una persona distrutta che, dopo aver atteso la sentenza che la spedisce in carcere nella casa dell'amica Elisabetta Armenti, attigua alla propria, lascia altri due figli nella disperazione in un paesino di montagna che, attonito, ha accolto la sentenza temuta.
 
 In attesa, con una fiducia strozzata in gola a tarda sera, anche Monteacuto Vallese, il paese dove la madre di Cogne e' nata e cresciuta e dove vivono ancora i suoi genitori. Nonostante due condanne prima della sentenza definitiva, qui sono rimasti fino all'ultimo tutti dalla sua parte. Convinti che non si potesse condannare una madre ''senza prove'', ne' condannare i suoi figli a non averla piu' accanto per anni.

 

 
 
 
 
 

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