Caos Ordinato

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« La prima volta su TitanoKalith »

Ritorno su Titano

Post n°448 pubblicato il 25 Marzo 2012 da flavourfly
 
Foto di flavourfly

Vecchio, mi facevano sentire vecchio quelle reminiscenze assieme ai ricordi ancor più fievoli della Terra. Frammenti di pensieri addormentati, assopiti, di un luogo accogliente, caldo verso l’umanità come il ventre di una madre e risvegliati da quel visitatore che stava di fronte a me. Ted, così il suo nome, era un giovane pilota di astronavi ed aveva capelli biondi, ondulati con due occhi chiari fatti apposta per scrutare l’oscurità dello spazio e con una carnagione scura, morbida non era indurita come invece di chi ha vissuto per tanti anni nello spazio. Sembrava appena partorito da quel ventre portando una ventata di vitale gioventù su questo freddo sasso che a confronto della Terra appariva un girone di dannati, dimenticati, condannati nell’oblio dell’umanità. Eppure, in meno di venti anni avevo visto crescere la vita sul quel mondo inospitale sotto forma di città costruite nelle viscere delle fredde rocce che costituivano il pianeta. Due insediamenti di coloni umani brulicanti di vita in cui erano nati i Titanidi che formavano le nuove generazioni. I due spazio-porto costituivano la sola congiunzione tra Titano e la Terra lontana più di un miliardo e mezzo di chilometri. Ted, non molto alto e neppure troppo magro di fatto paffuto, accennò ad un sorriso mentre si avvicinava alla mappa che comprendeva la zona dei due insediamenti e cominciando ad osservarla disse: - Sembra impossibile che due colonie in stretta relazione nella sopravvivenza siano in conflitto per questioni a me di poco conto. Io, stavo frugando nelle tasche della tuta alla ricerca di un accendino, lo trovai, mi accesi una sigaretta e in una nuvola di fumo risposi: - Già, ma quassù certe questioni hanno un peso diverso per chi invece osserva con pensieri terrestri. La supremazia per il controllo delle operazioni dell’attività estrattiva delle miniere favorisce, con il tempo, la qualità della vita in quanto ci si trova a decidere della ridistribuzione dei rifornimenti di materie prime che giungono dalla Terra. Ted rispose: - Ma non potreste raggiungere un accordo, una turnazione? Risposi: - No! Quassù, dove tutto è riciclato, chi ha incarico di controllo e coordinamento si avvantaggerà automaticamente di una maggior popolazione cambiando gli equilibri per le necessità primarie. E’ il vantaggio nella scelta della miglior qualità delle materie prime. Sulla Terra, questo conflitto è stato dipanato negli anni e non è più necessaria l’egemonia per le materie prime essendo che esse, provengono dalle attività estrattive della Luna, di Marte e di Titano in quantità largamente sufficiente al fabbisogno dei Terrestri. Questo male è stato estirpato dalla Terra e impiantato nelle nuove colonie. Noi, serviamo la Terra e ce ne accolliamo i mali. Ted si volse, aggrottò le sopracciglia ed alcune rughe di espressione comparvero sulla sua fronte. Dopo qualche interminabile secondo disse ancora: - E così, il genio umano, capace della crescita tecnologica, di portare vita là dove la vita non può svilupparsi da sola, di espandere i confini vitali della Terra non è riuscito a debellare il male ancestrale che divora da millenni l’umanità?... l’arrivismo sociale frutto dell’esosità dell’uomo.

 
 
 
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Data di creazione: 08/06/2010
 
 

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