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i fornelli di gio'

Ricette tipiche della cucina italiana e marchigiana in particolare - mens beata in corpore beato

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Cavoli a broccoletto con salsiccia.

Post n°39 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da old_eagle
 
Foto di old_eagle

Questo è vera leccornia invernale, la tradizione vuole che li si abbini alle "cresce” (focacce dall'aspetto delle piadine) realizzate con la polenta avanzata. Può essere un contorno, ma è in pratica un piatto unico. 

Per 1 kg di cavoli a broccoletto:
4 salsicce di maiale fresche.
3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva.
Sale fino

Preparazione:
Scegliete, preparate e lessate cavoli a broccoletto come indicato al post Scelta, preparazione e lessatura dei “cavoli a broccoletto” o broccoletti marchigiani.
In un tegame mettete l’olio extravergine, 3 salsicce tagliate a pezzi complete del loro budello e sbriciolate la quarta salsiccia, quando le salsicce saranno cotte unite i “cavoli a broccoletto” già lessati. mescolate delicatamente per insaporirli (tenete presente che questa fase è solo un... "insaporimento", sono già cotti! mantenerli troppo sul fuoco significa "seccarli") dopo circa 5-6 min il piatto è pronto.
Assaggiate e correggete al bisogno col sale fino tenendo conto che le salsicce sono già salate del loro.
Servitele su un piatto dove avrete posato una “crescia  di polenta" appena cotta.

 

crescia di polenta e cavoli a broccoletto

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PROVENIENZA GENTILI OSPITI

PROVERBIO 1

Fa'l pà n'puretto ié se slama l'forno.

traduzione letterale in italiano: quando fa il pane un povero (poveretto) gli si slama (frana) il forno.

Per capire il  proverbio, bisogna andare indietro nel tempo quando il pane si faceva in casa e lo si portava a cuocere dal fornaio: i poveri avevano ben poche occasioni di farlo.

Significato traslato: è un proverbio un po' verghiano... per una volta che cerchi di alzare la testa, il mondo ti cade addosso.

 

PROVERBIO 2

Sta cui (con i) frati e zappa l'orto.

Per spiegare questo proverbio bisogna risalire al... medio evo, periodo storico in cui i latitanti erano ben felici di prestare la loro opera nei conventi (zona franca), al posto di essere incarcerati o peggio.

Significato traslato: c'è chi si adatta a tutto per il proprio tornaconto.

 

PROVERBIO 3

chi cia'l pà, n'cià i denti

traduzione letterale: chi ha il pane non ha i denti.

Significato traslato: molte volte chi ha una qualsivoglia fortuna non sa approfittarne.

 

PROVERBIO 4

chi sparte n'capa.

Traduzione letterale: chi fa le parti non sceglie.

Il significato è palese e si applica un po' a tutto, dalla divisione di una bistecca a quella di un terreno.

 

PROVERBIO 5

Fa cume i ceghi de Lureto... (ié ce vole n'soldo pe'ncumincià e du pe lassà n'dà)

Traduzione letterale: fa come i ciechi di Loreto... (gli ci vuole un soldo per cominciare e due per lasciar andare -smettere-)

É un proverbio che proviene da tempi lontani, quando il Santuario di Loreto era attorniato di ciechi (veri, ma, più probabilmente, fasulli) dediti all'accattonaggio che, per un soldo, si mettevano a cantare poi, una volta cominciato, non se la finivano più e bisognava dar loro il doppio per farli smettere.

Il significato traslato è più che ovvio... molte volte per far fare qualche cosa a qualcuno bisogna spingerlo... ma quando ha incominciato non si ferma più; basta vedere quello che succede a chi si avvicina sospettoso al pc... non se ne stacca più..

 

PROVERBIO 6

Quesso e gnente iè dà parente.

Traduzione letterale: questo e niente gli è parente (sono parenti).

il significato può essere esteso a parecchie situazioni, tanto per rimanere in tema... culinario... è l'esclamazione davanti a una porzione di cibo... misera

 

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