Getto la spugna ?Racconti di un padre separato dai figli |
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Padre Separato - Considerazioni
Post n°126 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da puntoeacapodgl
Considerate le esperienze maturate dalla data di separazione e gli interlocutori fino ad oggi incontrati in questo spiacevole quanto evitabilissimo percorso, matura in me sempre di più la convinzione che le cause della drammatica realtà in cui è costretto a vivere, in Italia, un Genitore Separato (che ama i propri figli) sono riscontrabili :
- in una legislazione ipocrita, vecchia, inadeguata, ingiusta, imparziale, iniqua; - nella opinabile professionalità, coscienziosità, scrupolosità, diligenza di mediatori e assistenti sociali; - nella inadeguatezza di Tribunali e Giudici che sono costretti, considerato il sempre crescente numero di eventi, a trattare l’argomento separazione, affidamento, ricorsi , come se fossero alla cassa di un supermercato.
Ci stà, è nell’indole umana, che il coniuge affidatario, indipendentemente dal sesso, cerchi di approfittare della propria posizione predominante per tirare quanta più acqua al suo mulino. Vile, vergognoso e demoniaco può definirsi il comportamento di chi per “poter approfittare”, coinvolge e stravolge la serenità e la vita dei propri figli, ma anche a questo si può trovare una “umana” motivazione.
Ciò che non trova razionale giustificazione è invece il comportamento dei cosiddetti soggetti Super-partes, a meno che non si debba convincersi che l’attuale situazione consente comunque la circolazione di moneta, l’accrescimento di profitti etc.
Personalmente credo che l’iniquità della legislazione e delle sentenze da questa dipendenti è incontrovertibile. Basta leggere un po’ qui e la, vivere la realtà di Padre Separato, consultare blog e siti dedicati all’argomento per convincersi che le “cose non sono fatte bene “ e “devono essere necessariamente migliorate”. Questo non per garantire una situazione migliore ai genitori non affidatari, ma per poter continuare a sperare di poter creare una società migliore di quella di oggi, che considerati gli eventi sarà sempre più popolata, purtroppo, da “figli di separati”. Bisognerebbe intervenire e con la massima urgenza, ancor prima di pensare alla situazione economica del paese, ad aumentare o ridurre questa o quell’altra tassa, ad accusare l’avversario di partito, a modificare la costituzione, ad innalzare l’aliquota iva a Sky.
Gli interventi non dovrebbero essere tanti e di complicata fattura.
a) I matrimoni dovrebbero contemplare di norma la “separazione dei beni”. Potrebbero poi essere i coniugi a “richiederne espressamente” la comunione; b) In caso di “disoccupazione del coniuge e/o perdita del lavoro e di conseguente fonte di reddito” la separazione dovrebbe prevedere una scadenza all’obbligo di sostentamento da parte dell’altro coniuge. Dopo tale data questi potrebbe comunque e continuare a provvedere al sostentamento dell’ex-coniuge nella misura che ritiene idonea; c) La separazione dovrebbe prevedere l’affido condiviso dei figli come condizione di base. I figli devono rimanere di entrambi i genitori cosi come lo erano durante il matrimonio. Tale forma di affidamento potrebbe essere modificata unicamente dalla espressa rinuncia di uno dei due genitori e/o in caso di oggettiva inaffidabilità dello stesso, oggettiva scarsa moralità di uno dei due genitori, oggettiva incapacità di uno dei due genitori a svolgere il proprio ruolo di educatore ed assistente dei propri figli. d) Pene certe e severe per i coloro che non rispettano gli accordi di separazione e/o con il loro comportamento danneggiano la moralità e l’immagine dell’altro coniuge agli occhi dei propri figli.
Con tali principi credo si potrebbero ridurre il numero delle denunce, dei ricorsi e consentire ai Giudici (che non avrebbero più alibi) di trattare con la necessaria attenzione, oculatezza e diligenza quelli in essere.
E se ci sono ancora oggi persone che vivono la propria vita matrimoniale ignorando la drammatica realtà dei “figli di separati”, convinti di non essere coinvolti da tale argomento, si convincano invece che i propri figli, “domani”, dovranno necessariamente convivere con quelli marchiati dalla “Separazione secondo norme del Codice Civile Italiano”.
Noi genitori non affidatari, responsabili e coscienti, nonché innamorati come sempre dei nostri figli abbiamo invece l’obbligo di non mollare mai. Di stringere i denti e rialzarci dopo ogni caduta. Di dimostrare a noi stessi ed agli altri che l’amore verso i propri figli riesce sempre a lenire ogni forma di sofferenza e sacrificio. Di provare che la “separazione” modifica unicamente lo stato giuridico del singolo, ma mai l’amore di questi verso i propri figli. |
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