Si soggiace alla perfida logica, usata dai due “poli”, di inviolabili spartizioni e assegnazioni numeriche con la concessione di caselle, in cui imbucare chi si vuole, magari con il folle discernimento di Caligola, che nominò senatore il suo cavallo. Certo, in proposito, si può obiettare che – considerati il pesante clima politico, il fasullo bipolarismo, il catastrofico nostro sistema elettorale maggioritario, il vorace appetito dei commensali dell’una e dell’altra parte degli schieramenti più grossi – è impossibile trovare e applicare regole decenti nella scelta. L’obiezione è valida se ci guardiamo attorno e se consideriamo quanti cumuli di macerie politiche si sono affastellate dal 1993 ad oggi, oltre quelli precedenti. Intanto, pur in tanto carosello, che porta rigetto, bisogna, piaccia o no, prepararsi a votare. L’indecisione, l’indifferenza, l’assenteismo elettorale, se dovessero permanere, diverrebbero perniciosi e forieri di ulteriori, possibili avventurismi. E’ da ricordare che il peggio non ha fondo, nemmeno in politica. E’ doveroso salvare almeno l’essenzialità democratica che va recuperata per subito rivederla e rinverdirla profondamente. Subito. L’artificiosità dei meccanismi di rianimazione, a cervello piatto, non può durare all’infinito.
Inviato da: giuseppedoria2010
il 18/06/2015 alle 07:19
Inviato da: Magic_Instinct
il 26/07/2014 alle 16:37
Inviato da: giusedoria0
il 28/06/2014 alle 09:47
Inviato da: ormalibera
il 28/06/2014 alle 08:00
Inviato da: giusedoria0
il 21/06/2014 alle 07:43