D'ORIA Opinioni

CAMBIAMENTI?

Forse l’ambiente romano, aduso ai “Palazzi” alti del potere, avverte di più i venticelli di cambiamento, che portano, al momento, qualche riluttanza nei riguardi dell’attuale baldanzoso assetto governativo. Da una parte tutti i governativi dall’altra tutti gli oppositori, veri o finti,  di qualsiasi provenienza. A sua volta, sembra iniziata, sulla scorta dei furibondi scontri politici e di natura giudiziaria, la sfida, in atto, tra gli spettacolari capi politici che non perdono occasione per far concorrenza, per tentare di sgovernare tutto e ogni cosa, anche attraverso vetero – concezioni realmente arrugginite, quale la spartizione netta dei buoni e dei cattivi, ritirando a sè la patente di sicuramente buoni e appioppando ai competitori la patente di sicuramente cattivi. Tutto ciò gronda, pure, di insulti, di intolleranze, di scontri continui e quotidiani che spesso offrono squallore, mediocrità e disgusto, premiati dai giornali e dalle radiotelevisioni private e statali. In attesa dei risultati sulle prossime europee, dagli spalti, spesso sforacchiati, si proclamano le ansie delle vittorie senza una ricerca appropriata delle ansie e dei bisogni degli elettori. Allora, avanza il “bipartitismo” all’italiana insieme con altri partiti e partitini che sperano in una incostituzionalità dello sbarramento del 4%,  o invece, sono già alle porte le confuse “armate Brancaleone” di storica memoria?