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MAESTRO KHUTUMI

MAESTRO KHUTUMI, by Sorhajia Raffaella Galoppi

Siate la benedizione del luogo che accarezzate col vostro corpo. Siate il respiro della Vita. Siate l’espressione dell’accoglienza. Siate l’involucro del Tutto. Siate la consapevolezza che siete esseri di Luce che portano il nome della Grande Sorgente. Che il vostro cammino faccia nascere giardini fioriti ad ogni vostro passo compiuto con l’atto di Amore. Queste sono le parole che vi dono con il Cuore che produce il mio servizio a colui che vuole relazionarsi con me. Solo chi è in grado di conoscere ed amare la Piccola Dimora può entrare nella Grande Stanza, e, quando sei nella Grande Stanza puoi abbracciare Tutto l’Universo. Avvolgete col vostro corpo di Luce ogni posto che vi accoglie. Qualunque persona i vostri occhi vedano ricordatevi che ella è proveniente dalla stessa vostra casa. Siate la Gloria che divampa costantemente e lasciatela fluire come un fiume in piena perché Tutto vi appartiene e Tutto appartiene al Tutto. Mettetevi in ricezione della meravigliosa ricchezza che la vita vi dona continuamente. Sedetevi e diventate quello spettatore che vive l’unione con ciò che ammira. Dedicate degli istanti del vostro vivere a riempire i vostri occhi dei colori della natura. Siate degli ammiratori silenziosi capaci di gridare il Canto solenne della Fiamma Divina. Se qualcuno di voi pensa di non essere in contatto con tale Fiamma, possa direzionare il suo cammino in un viale di essenza. Tutto assomiglia a voi e, vi ricordo che la Fiamma arde in ogni Cuore. Dunque, miei cari, ricordate a chiunque che i loro occhi possono emanare il calore di tale Fiamma. Siate capaci di consacrare tutto ciò che entra in voi e dirigete il Pensiero Sacro attraverso la vostra bocca come fosse la Porta della Dimora Celeste. Non digiunate nella vita, ma siate in grado di prendere contatto con il respiro silenzioso che è in voi.

Scelgo di indossare un abito bianco in modo che questo colore sia come un mantello per voi, così che ogni vostro piccolo mondo sia l’unione con la purezza del pensiero. Vi invito di indossare per ventuno giorni qualcosa di bianco benedicendolo ogni mattina mentre lo indossate. Ogni cosa, ogni oggetto si impregna del vostro pensiero emesso. Anche un piccolo straccio può iniziare col tempo a diventare lucente come una stola di seta. Così siete Voi. Oggi, a voi che udite la mia voce, regalo il mio sguardo e dichiaro che una parte di me entra ora nella vostra visione. Fatevi travolgere da questa turbolente canzone di Amore e Pace. Colui che sente già questo canto ama restare in Me. Ama farsi travolgere da questo sentire e, a sua volta, lo dona talmente Grande è la Ricchezza. Un giorno dissi alla mia famiglia: il pastore sa custodire il proprio gregge e conosce il comportamento di ogni singolo elemento perché niente gli è tenuto all’oscuro. Solo così può coordinare ogni movimento del gregge dirigendolo verso il pascolo e poi di nuovo nella stalla. Così Sono Io, così può essere ciascuno di Voi. Io Sono il libro Sacro. Io Sono il Respiro. Provoco l’andamento colmo di verità.

Ora Io vi dico che la mia arte è portarvi ad essere.

Accendete una candela ed osservate la fiamma come danza dinnanzi a voi. Essa brilla e danza, non emette rumore. Poi soffiate su di essa e, quando si spegne, contemplate quel piccolo fumo. Esso è la scia lasciata dalla fiamma che inonda del suo profumo la stanza. Anche esso in totale silenzio.

Siate come un salvadanaio che, a fine giornata, viene caricato di una moneta e che, questa moneta, possa rappresentare la ricchezza della vostra esperienza quotidiana. Questo dipenderà dalla vostra percezione della vita.

Colui che viene accompagnato da me non mi adora, non mi prega, ma afferra se stesso e si erige verso il proprio ed unico centro vitale. Ogni parola che pronuncia durante lo stato di raccoglimento la dirige verso il nucleo del suo essere e solo così prepara il terreno fertile necessario a far generare l’atto vitale. Colui che è unione con questo centro si è nutrito della conoscenza, della meditazione, della contemplazione, del silenzio, del non desiderio perché tutto è già presente, ama il servizio e si nutre di esso.

Fino a che punto sei disposto a spogliarti di tutto quello che senti come contorto in te stesso e che ti devia da quello che senti realmente di essere?

Fino a che punto continui a camminare sul tuo sentiero nonostante le chiacchiere degli altri?

Fino a che punto osservi e agisci seguendo la via che senti come vera?

Che queste mie parole entrino in Voi. Ve le dono. Fatele vostre. Miei cari, scrivete oggi il vostro libro con cura. Buon viaggio.