The Great Quantum Transition – Impatto Parte 2 – Da 3D A 4D E 5D – Lev
I colpi dei Co-Creatori alla cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS (vedi – Impact, DNI, 13 ottobre 2024) hanno fatto deragliare il piano dei NAA e degli Oscuri di sferrare un doppio colpo alla Terra, contemporaneamente attraverso questo corpo cosmico e dalla loro roccaforte nella Nube di Oort. Questa gigantesca sfera con trilioni di oggetti, comprende due regioni: un dominio interno a forma di disco allineato con l’eclittica solare ed un campo sferico esterno che racchiude l’intero Sistema Solare.
Nube di Oort
Entrambi si trovano ben oltre l’eliosfera, tra 2.000 e 200.000 UA (da 0,03 a 3,2 anni luce) e si trovano nello spazio interstellare, riforniscono e mantengono costante il numero di comete a lungo periodo, che entrano nel sistema dei nostri pianeti. L’attacco è stato bloccato ma le raffiche della Nube di Oort hanno continuato a disturbare l’operazione dei Co-Creatori di purificazione del Logos della Terra sul Piano Sottile ed eterico, dai programmi distruttivi dei NAA. Molti Luoghi di Potere che svolgono un ruolo importante nella protezione del pianeta, hanno lavorato in modo particolarmente intenso durante questi giorni di ottobre e sono stati anche sotto tiro. In particolare la catena montuosa dell’Elbrus, nel Caucaso. Perché questo luogo particolare, con un diametro di 15 chilometri, è diventato l’obiettivo degli Oscuri?
Lì, sul Piano Sottile, opera un enorme complesso di Luce con un Portale costruito in un lontano passato da quattro razze spaziali provenienti dalle costellazioni dell’Orsa Minore, di Orione e del sistema Beta Leo, di cui le Disclosure News ha narrato in precedenza (vedi – Siberia Ops, Parte 1, Parte 2, Parte 3, Parte 4, Parte 5, DNI del 30 maggio e 3, 6, 12 e 16 giugno 2024). In quel luogo, ossia nel Labirinto di Khudessky, nelle vicinanze dell’Elbrus, è conservata la copia della loro Matrix natale.
In essa sono conservati anche gli aspetti dei loro progenitori, sei coppie dipolo degli Arconti primari della Luce, creati nel Pleroma dal Cristo e dalla Madre del Mondo Sophia. Con l’inizio della Notte Cosmica, a tutte e quattro le razze fu ordinato di lasciare la Terra. Sono rimasti solo coloro che volevano fare una nuova esperienza evolutiva. Ma la connessione Spirituale con il nostro mondo è stata preservata e con l’avvento del Giorno Cosmico, si stanno preparando a tornare di nuovo sul nostro pianeta.
Per molti secoli e fino ad oggi, il complesso ha funzionato attivamente. All’interno dell’Elbrus si trovano due piramidi multidimensionali. Sopra le due cime è in funzione un Portale con un canale che conduce alla Città di Luce. Da lì, flussi di plasma dorato fluiscono continuamente verso la superficie terrestre, diffondendo onde in tutto il mondo. Le particelle emettono una frequenza di 432 Hz che corrisponde alle coordinate dell’Elbrus: 43,2N e alle vibrazioni del “cuore ideale” in sincronia con l’energia Divina.
Piramidi interne al monte Elbrus
Sul Piano Sottile, sopra le cime dell’Elbrus, del Cheget e del Donguzorun, si vede un vasto complesso con una enorme installazione di energia che assomiglia ad una scultura cinetica. Questa struttura è senziente e mentre ruota, emette una Luce dorata che riempie l’ambiente e la griglia della coscienza collettiva delle quattro razze spaziali. Il complesso filtra ed elabora senza sosta le correnti cosmiche in energie benefiche che interagiscono con il nostro centro del cuore, energizzando e sostenendo il chakra Anahata.
Nello stesso campo del Monte Cheget, in un tempio piramidale sottile, ruota continuamente un dispositivo di accumulo di energia a forma di Spirale di Fibonacci d’Oro. Insieme all’altare, funziona come un attrattore. La spirale interagisce con le altre parti della struttura, agendo come un elemento assiale attorno al quale ruotano oggetti simili ai solidi platonici. Nel complesso, controllano l’energia, lo spazio e il tempo sulla Terra.
Khudessky Labyrinth
Le rocce del Cheget contengono molto quarzo che genera un certo spettro di vibrazioni. Le vene d’oro all’interno del minerale producono scariche elettriche che aumentano il fondo vibrazionale complessivo. Nelle profondità della montagna c’è un enorme strato d’oro pieno di energia della Sorgente, che si manifesta nelle varie forme di vita.
Tutte le sfaccettature della piramide sottile sono ricoperte di rune. Quando la spirale e l’altare sono in funzione, irradiano raggi d’oro che mettono in comunione lo spazio multidimensionale attraverso un grande pilastro di Luce al centro della infrastruttura. In passato, c’era un porto cosmico, un Portale e un canale di trasporto con enormi volumi di comunicazione. La parte superiore della piramide funzionava come una nave spaziale che poteva staccarsi e volare verso altri mondi.
Oggigiorno questo immenso ripetitore riceve, amplifica, inietta, trattiene e immagazzina le informazioni delle quattro razze spaziali e i risultati della scansione della Terra. Con l’aiuto delle rune sulla superficie, la piramide di Cheget prende le correnti cosmiche e le dirige verso il monte Donguzorun che con le sue cavità esterne le disperde, coprendo i territori circostanti. L’Elbrus fornisce l’energia necessaria.
Anche le vicine montagne a forma di piramide sono degli amplificatori e insieme formano un Mandala sacro. Le loro sagome triangolari funzionano come specchi, ognuno dei quali è direzionato con una certa angolazione e provvede alla trasmissione, alla propagazione e alla amplificazione del segnale. Sul Piano Sottile, ad una altitudine di 12,6 chilometri, sopra di loro, dei grandi riflettori piatti distribuiscono i dati ricevuti in tutto il pianeta.
Donguzorun
I NAA e gli Oscuri hanno ripetutamente tentato di impadronirsi di questo complesso multidimensionale, anche nel nostro tempo. Nell’agosto del 1942, un distaccamento speciale della Wehrmacht tedesca vi aveva installato due stendardi della divisione di fanteria di montagna Edelweiss e un pennone con la svastica. Grazie agli Aldebarani, Hitler era a conoscenza dei segreti di antiche civiltà (vedi – Bucegi Non Divulgato, DNI del 13 agosto 2022). Con successo variabile, molti servizi nazisti cercarono tecnologie, know-how e manufatti in Tibet, Egitto, Sud America, Antartide e in altre parti del mondo.
Formalmente, l’installazione della bandiera sulla cima dell’Elbrus simboleggiava l’inizio del nuovo Reich millenario. Infatti, il gruppo era stato incaricato di trovare l’accesso al complesso con l’aiuto dei lama tibetani Neri Bon-po (per saperne di più su di loro, si veda – Operazioni in Cina, parte 1, DNI del 16 ottobre 2021). Ma accadde l’imprevisto.
Durante una meditazione collettiva (tenutasi durante la battaglia di Stalingrado), i lama videro sulla linea del tempo non l’imminente trionfo del Fuhrer ma i carri armati sovietici nelle strade di Berlino. Quando lo comunicarono al caposquadra, il capitano Heinz Groot, questi ordinò di fucilarli immediatamente. Furono sepolti ai piedi dell’Elbrus. Poi fu eseguito un rito di magia nera e sulla loro tomba fu posta una svastica fatta di pietre.
Nazisti su Elbrus
I nazisti non sono mai riusciti ad entrare nel complesso multidimensionale a causa della potente protezione energetica. Prima di loro, i NAA avevano fatto dei tentativi del genere più di una volta. Utilizzando armi al vuoto, scalari e termiche, avevano trasformato l’intera infrastruttura intorno all’Elbrus in cumuli di pietre ma non erano riusciti ad aprirla. E oggi, qui, ad una altitudine di 3.000-4.000 mt, si sono conservati i resti dei megaliti fusi che assomigliano all’argilla pietrificata, con tracce di esposizione al plasma che aveva raggiunto milioni di gradi.
In questi giorni di ottobre, l’assalto degli Oscuri al complesso è nuovamente fallito. Questa volta però, non stanno cercando di distruggere gli obiettivi che non sono riusciti a cancellare in passato, ma ciò che i Co-Creatori e i Guerrieri della Luce hanno costruito e restaurato di recente. Si tratta del nuovo Logos Eurasiatico, nato durante una operazione congiunta sui piani fisico e Sottile e della attivazione di una copia della Matrix natale delle quattro razze cosmiche.
Disclosure News ha descritto più volte la notevole esperienza della squadra di terra nello sviluppo dei Logos. In particolare, la creazione del suo nucleo dagli aspetti della propria Monade e di un unico corpo multidimensionale, la sua sintesi radiante interna (auto-luminosità), l’installazione in esso di vari segmenti energetici di rinforzo (cristalli), la loro successiva fusione in un unico insieme. Dopo questo, seguiva la nascita della Intelligenza del Logos e dell’Anima, come un nuovo Sole Spirituale dell’Universo Locale.
Tutto questo know-how, i Guerrieri della Luce lo hanno applicato di nuovo. In primo luogo, hanno gradualmente raccolto e ripulito dal karma i Cristalli Spirituali (aspetti) di molte entità supreme, incarnatesi in Eurasia durante molte epoche. Con tutte hanno comunicato telepaticamente per molto tempo. Poi, su una delle montagne sacre del Caucaso, hanno assemblato i cristalli in un unico insieme, hanno acceso la loro sintesi inter-Logos che è culminata con un lampo molto luminoso e la nascita di un nuovo Sole Spirituale. In seguito, è stato collegato ai suoi simili nell’Universo Locale tramite Sirio e Cheget. Un po’ più tardi, il dipolo degli Assoluti ha collocato i propri aspetti in quel Sole e la la squadra di terra ha collocato la sua copia nel nuovo Logos Eurasiatico.
Cheget
Per massimizzare il suo impatto e la sua presenza sulla Terra 3D, erano necessari vettori biologici e materiali. Il primo ruolo è stato svolto da 33 Guerrieri della Luce che hanno installato gli aspetti delle loro Monadi nel Logos. Con il consenso dei Guardiani dell’Elbrus, questa operazione è stata effettuata su quella montagna. Come portatore materiale della sostanza del Logos è stato preso in considerazione il diamante. Ma dopo essersi consultati con i Co-Creatori, hanno deciso di abbandonare quell’idea per un solo motivo: a causa della enorme quantità di vizi e di crimini associati al suo possesso. La pietra assorbiva troppo sangue ed energia negativa.
La scelta definitiva è stata fatta a favore della moissanite. Questo minerale poco comune sulla Terra è abbondante nel cosmo: si trova nelle atmosfere polverose che circondano le stelle e nei meteoriti inalterati (sotto forma di polimorfo beta). La sua Matrix Causale, capace di accumulare, immagazzinare e amplificare le vibrazioni della Luce, è impressa nell’aspetto di Gaia. Questo ha contribuito a purificare la Matrix, riavviandola secondo l’originale dell’Universo di riferimento, per poi inserirla nel Logos Eurasiatico. È stato attivato anche sull’Elbrus.
Moissanite
Il potente scudo energetico delle montagne ha respinto tutti gli attacchi dei NAA e degli Oscuri provenienti dalla Nube di Oort. Ricevendo i colpi, il campo reattivo dell’armatura li reindirizzava istantaneamente con violenza, proprio verso gli assalitori. Allo stesso tempo, è continuato il bombardamento da parte dei getti solari della cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), colpendo purtroppo i satelliti in orbita. Il 13 ottobre, dalle 09:00 alle 05:00, nessuno di loro funzionava, i loro dispositivi erano stati messi fuori uso. Il 14 ottobre sono state sparate due raffiche contro la cometa, il 15 ottobre otto con una potenza di 4 punti su una scala di 5 livelli.
Al momento dell’impatto della CME sulla magnetosfera terrestre, la velocità del vento solare ha raggiunto gli 800 km/sec. L’indice BZ, che indica la forza e la direzione del campo magnetico interplanetario, è crollato ad un valore estremo, mediamente a meno di 42 e si è mantenuto a questo livello per 2,5 ore. Questi due parametri hanno causato le aurore più luminose nel Nord e Sud America. Sull’Eurasia, alle latitudini comprese tra 28°N e 52-54°N, si sono verificate quattro ondate esplosive della massima luminosità… Disclosure News continua a monitorare da vicino la situazione.