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The Great Quantum Transition – Primo Soccorso – Da 3D A 4D E 5D – Lev

Cerchiamo ostinatamente di aiutare l’umanità credendo che tutto sia già chiaro per noi e quindi non dubitiamo della nostra correttezza. Pensiamo che più forte irradiamo verso l’esterno, meglio è. Non ha importanza se ad una persona o al mondo intero. Ma questo è fuorviante. L’aiuto migliore dovrebbe essere silenzioso. Non come il Sole che inonda con getti che manifestandosi su un’altra onda, non sono visibili né udibili.

Un sostegno prudente, ben ponderato e impercettibile richiede non solo un approccio pulito verso gli uomini ma anche la massima concentrazione interiore. È molto più potente del sostegno assertivo e prepotente. E soprattutto, un adulto DEVE TROVARE DA SOLO LE RISPOSTE ALLE SUE DOMANDE e ciò che cerca lo troverà crescendo gradualmente. Non possiamo aiutare le persone facendo ciò che dovrebbero fare da sole.

Sì, la nostra compassione per il mondo è primordiale e per questo motivo percepiamo la 3D come guaritore. Ma spesso ci manca la pazienza e questo è il nostro errore millenario. Non siamo mai riusciti ad accettare il libero arbitrio e la libertà di scelta dell’uomo di scivolare nell’abisso. Ci accorgiamo sempre quando inizia a cadere e per salvarlo ad ogni costo, tentiamo di trascinarlo fuori dal suo inferno senza pensare alle conseguenze. E ogni volta violiamo grossolanamente il piano evolutivo della sua Anima. Non abbiamo la saggezza necessaria per lasciare andare una persona quando ha preso una decisione ferma e alla fine, l’abisso la inghiotte di incarnazione in incarnazione. Ma continuiamo ad irrompere nello scenario Divino con la nostra pietà, peggiorando tutto.

È più saggio accettare le scelte consapevoli di ognuno. Ricordare che la vita è una oscillazione di frequenza che può salire e scendere per millenni, ma sullo sfondo dell’Universo è un breve istante. Ma non possiamo aspettare e vogliamo che l’albero cresca rapidamente, non dal seme al germoglio, all’alberello e poi al pergolato, ma immediatamente. In modo che si dispieghi in interi mondi alla velocità quantica di un click.

Tutto questo ribolle dentro noi e ci affrettiamo sempre a salvare l’umanità perché dentro noi ci sentiamo enormi e luminosi. Ma la guarigione è lo stato opposto e soprattutto è l’accettazione dell’Oscurità. Siamo troppo legati ai Mondi Radianti e se il buio si insinua in noi, lo trasformiamo rapidamente in Luce…

Che cosa è l’Oscurità per noi e che cosa non accettiamo? Non accettiamo il suo ritmo. Dai regni superiori, la dualità sembra un esperimento interessante e una opportunità di crescita. Ma nello stato di Luce, per esempio, non riusciamo a capire come si possa convivere con il risentimento per tutta la vita. Va bene, una persona ha una ferita, è immersa in essa ma quando la Luce continua a chiamare, come può rimanere in quello stato d’animo per sempre? Non lo capiamo perché siamo abituati a pensare che la Luce permea e guarisce istantaneamente ogni cosa.

Coloro che emettono Luce non hanno cattive disposizioni e non possono rimanervi a lungo: il loro splendore le spinge fuori. Negli stati depressivi profondi, quando una persona precipita nell’Oscurità, diventa prigioniera delle sue velocità e dei suoi tempi, nel pieno rispetto delle sue leggi. Noi le vediamo e le comprendiamo perfettamente e non riusciamo a trattare con calma e rispetto l’uomo che le dà per
scontate. Oppure che incolpa il Creatore di tutto, giustificando la propria passività e la mancata volontà di cambiare qualcosa di sé e della propria vita. Oppure si fonde deliberatamente con l’Oscurità per ottenere potere, denaro, pubblicità e una vita comoda, o per esplorare e mettere alla prova se stesso. Ma perché rimanere lì se tutto può essere realizzato e risolto molto rapidamente qui e ora?

L’Oscurità trattiene e non lascia uscire perché tutto ciò che contiene è molto viscoso, lento e denso. Questa è la massima distorsione della Luce e della sua rapidità. Accettiamo la dualità ma la differenza di velocità dello sviluppo, ci provoca una ribellione interiore e non sopportiamo la vista della dissolvenza e del lento decadimento quando al posto della radiosità e della creazione, regna la totale assenza di vita. Dentro noi pensiamo che sia ingiusto e sbagliato creare questi ascessi nell’Universo.

Ogni essere umano passa attraverso questa esperienza. I suoi principi sono diversi rispetto alla interazione con un ambiente attivo. Qui maturiamo come il bambino nel grembo materno, immerso nell’oscurità totale prima di vedere lo splendore della vita. L’Anima si è già rafforzata nel corpo… entra nell’ultimo mese dello strano isolamento, quando non è ancora nato ma è pronto a lasciare il corpo della madre per i suoi viaggi multidimensionali. Nel frattempo, continua la permanenza nelle profondità in cui la velocità è lenta e il livello di oblio elevato. Ma questo contrasto alla fine raggiunge il picco e si verifica una esplosione che sboccia in un nuovo stato, alla intersezione dell’esperienza e spesso su un Albero Monadico superiore…

La sfida più ardua è uscire della palude 3D, dove non c’è fluidità e tutto è duro come l’argilla. Impariamo a lavorare con gli stati di Luce e di Oscurità separatamente ma spesso non riusciamo a gestirli entrambi contemporaneamente. Discutiamo costantemente al nostro interno e rifiutiamo il secondo. Ma scopriamo che è sufficiente accettare le due cose e allora emerge una nuova percezione del potere vitale. Ci sentiamo in ogni filo d’erba, in ogni petalo di fiore, in ogni essere vivente. È una concentrazione così alta di amore e vita Divini che accettare la morte è arduo, soprattutto quando viene a mancare una persona cara. Il decesso viene percepito come il nostro. E la cosa più dura e terribile è la morte dei bambini. Ecco un’altra storia in prima persona.

In molte incarnazioni sono stata guaritrice, strega o sacrificante e ho sempre perso dei figli. Questo mi stava distruggendo e ora si è attivato di nuovo con la nascita di mio figlio. Poiché ho odiato il Creatore per aver preso molte volte i miei figli, non ho visto alcun significato più alto in questo…

In una delle mie ultime vite, ho perso mio figlio nel deserto, quando si è allontanato dalla carovana ed è morto. È stata una perdita terribile per me e ho sofferto molto. Era un bambino segnato da Dio, con un cuore e un potenziale enormi. Gli era stato profetizzato un grande destino e un ruolo nei destini del mondo. Ero una sacerdotessa ma con tutte le mie capacità non sono riuscita a trovarlo perché era iniziata
una forte tempesta di sabbia. Ed ho rinunciato a tutte le mie capacità perché non mi hanno aiutato in un momento difficile, ho rinunciato al Creatore e Gli ho urlato quanto lo odiavo.

Abbiamo trovato il corpo solo dopo la tempesta. L’Anima del bambino era stata confortata dai suoi Custodi e portata via dalla Terra attraverso un Portale d’oro ma io l’ho saputo molti anni dopo, ma quei giorni mi spezzarono così tanto che mi ridussi per molte vite. Non riuscivo a vedere la Volontà Superiore in tutto questo e il perché mio figlio fosse stato portato via. Solo in questa incarnazione è arrivata la verità. Poi, come sacerdotessa, avevo anche ricevuto delle informazioni ma il dolore aveva creato in me un blocco così forte che il messaggio dall’alto non era passato. Il cieco amore materno aveva spento il vero significato e non ero riuscita a sentirlo con la mia Anima.

E’ poi emerso che allora, nell’Universo si era verificata una gigantesca catastrofe che minacciava la distruzione totale e la morte. Il Creatore aveva urgentemente chiamato l’Anima di mio figlio all’altro capo del Grande Cosmo per salvare la situazione con la sua energia unica. Molti Sé Superiori, compreso il mio, si sono riuniti di proposito e hanno preso quella decisione. Era un’emergenza ed è per questo che qui sulla Terra, si è verificata una morte così rapida e assurda. Ma in quel momento, ripeto, non ero in grado di sentire la voce della mia Anima perché sentivo tanto dolore, lutto e disperazione. Ma in realtà si trattava del Servizio Superiore che avevo chiesto in quella vita. Volevo servire il Creatore ed Egli mi ha dato quella esperienza ma in una forma inaspettata. Senza il consenso del mio Sé Superiore e del bambino per il primo soccorso, Egli non lo avrebbe mai fatto…

E ci sono molte storie di questo tipo. Sul Piano Sottile, si può vedere che la Terra è ricoperta da una rete dorata di cellule esagonali brillanti e il pianeta stesso è un grande esagono, essendo parte del frattale dell’Universo. Attraverso questa struttura, i Co-Creatori caricano nelle persone i codici di pianeti, Sistemi Stellari, Costellazioni, Galassie e così via all’infinito. Ognuno può prendere da essi ciò che corrisponde alla sua disponibilità, alle sue competenze e alle sue capacità. Come deve percepire una persona un nuovo spazio? Come una piattaforma di crescita e maturazione.