Giastar

Chioggia - Codevigo, una tappa epocale!!!

Partito con il cielo coperto mi sono trovato a correre per km e km lungo la corsia di emergenza di un ponte che passa a pelo d’acqua sulla laguna e che separa Chioggia da Codevigo.
I camion sfrecciavano a tutta birra a 30 cm da me sballottolandomi con il semplice spostamento d’aria. Dopo circa15 minuti di corsa il cielo s’è completamente oscurato ed ha iniziato a diluviare. I fari delle auto che mi venivano incontro mi accecavano rendendo difficile il proseguimento. Le onde si infrangevano sui guard rail avvolgendomi quasi come volessero prendermi e trascinarmi in acqua. I fulmini squarciavano il cielo e si infrangevano sul mare. La terra tremava sotto i miei piedi tuono dopo tuono. I brividi pervadevano il mio corpo e le scarpe, inzuppate d’acqua, s’erano trasformate in zavorre. Il peso del mondo sembrava essersi adagiato sulle mie spalle.
Ad un certo punto davanti ai miei occhi una cosa mostruosa................ sarà stata alta cento, no forse centocinquanta metri.........
Era gigantesca…… non riuscivo a crederci...................... nera, imponente, terrificante, da togliere il fiato!!!
Paralizzato mi sono trovato ai suoi piedi senza saper che fare. Un incubo divenuto realtà!
Ragazzi era raccapricciante, impressionante….…era……… era…….. era una cazzata! Regà nun è vero un gnente!!!
La corsa è stata solamente lunga, molto molto lunga. Tutto il resto è noia, come direbbe il “mitigo” Califfo.

Ma in fondo non c’è bisogno di sprecare tanto inchiostro, per sapere come è andata veramente basta poco…