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FAST & FURIOUS

I sedili in pelle s'intonavano a meraviglia ai lucenti riflessi dei miei lunghi capelli che saettavano in direzione del vento. Lui guidava sicuro e mi lanciava occhiate di complicità dallo specchietto retrovisore. Sotto di noi, 490 Cavalli erano liberi di esprimere la loro potenza producendo un boato che non dimenticherò presto.

GDV

OUT OF WORK

Sono più di due mesi che nessuno riceve risposta, nessuno mi vede, nessuno ha idea di che fine io abbia fatto.

Dovrebbero vivere serenamente questo mio atteggiamento e sapere che non avendo più interesse in nessuno preferisco passare le mie serate in casa leggendo o ascoltando musica con del buon vino.

INVECE.. mi rendo conto che non possono sapere  queste cose perchè non mi hanno conosciuta davvero pur avendomi incontrata tutti i giorni, avendo riso con me. Io non condividevo, non cercavo, non ho ceduto neanche nulla però..

Che senso avrebbe adesso incontrare di nuovo tutti? Un'inutile compilazione e aggiornamento dei database reciproci. Raccontarsi la vita senza viverla.

GENTE, MI ANNOIATE A MORTE.

Cordialmente,

GDV

IL PRINCIPE AZZURO

Il Marchese, libertino e sensuale, avrebbe fatto di me una donna coraggiosa.

E' però triste sapere che posso godere della sua conversazione solo attraverso pagine odorose dei suoi romanzi (che ho letto, riletto, memorizzato) e che lui non possa invece godere della mia compagnia...

Ahh questi amori romantici!

GDV

CONTUSIONI, STRAPPI, LACERAZIONI

Mi sono trascurata molte volte. Ho evitato di pensare a me stessa e a godere dell'infanzia e dell'adolescenza perchè la famiglia per me era tutto.

Solo Dio sa quante volte, durante la pubblicità del Mulino Bianco un brivido mi correva lungo la schiena.. Quanto poteva essere importante la festa di compleanno di un ragazzino che mi piaceva se tornata a casa trovavo l'inferno? Quanto potevano interessarmi le discussioni tra ragazze se la testa mi rimproverava ogni distrazione?

La mia colpa più grande è stata quella di non aver protetto abbastanza le mie sorelle, il non essere stata sempre capace di non far provare loro quello che sentivo io. E quando ci penso mi sento male..malissimo.

I miei non sono mai andati d'accordo (che io ricordi). Ho passato anche la fase durante la quale pensi che la colpa sia tua: sono nata che erano troppo giovani, a scuola non sono brava, che disordine la mia camera! Inutile dire che anche tenendo tutto sotto controllo niente cambiava.

Poi è arrivata l'altra. Occupata, bionda, sempre truccata e impeccabilmente vestita. Dall'altro lato mia madre: bellissima ma trascurata, paziente ma esasperata, donna ma ancora bambina. Ho affrontato l'intrusa senza pensarci due volte, l'ho giudicata come un inquisitore, l'ho bollata del marchio peggiore. 

Non si sceglie di chi innamorarsi, ma si sceglie di continuare a camminare sul filo del rasoio. Ho urlato la mia rabbia e non è servito a niente, mi sono sentita derisa: io parlavo della famiglia, lei dei suoi sentimenti... Ho perso, ça va sans dire..

Vorrei non piangere adesso, perchè lo so che non serve a niente.. ma è come se le lacrime non finissero mai, come se tutto il resto non avesse importanza.

Ciò che sono oggi è il risultato di tutta questa situazione: frustrazione nel non poter gestire le cose, coscienza nel fatto che le priorità possono cambiare in un secondo, severità nel giudicare chi può avvicinarmi.

Aspetto sulla riva del fiume il momento in cui di loro, non m'importerà più niente.

SONO COME MAMMA, SPOSO PAPA'!

Ho sempre pensato che essere bambina fosse una condizione davvero svantaggiosa. In effetti in età scolare ero piuttosto tacitura, mi cercavano gli altri ma io li rifuggivo, non amavo partecipare ai giochi e preferivo di gran lunga stare con gli adulti per ascoltare i loro discorsi, cercare di capire di cosa parlassero senza però mai intromettermi.

Lo ricordo perfettamente: io mi ripetivo molto spesso: "Non rimpiangerò mai di essere cresciuta, essere piccoli è orribile"... adesso non voglio certamente fare un torto a me stessa smentendomi!

La cosa che più mi dispiaceva era quel "non avere un peso", la mia incapacità nel comprendere il meraviglioso mondo degli adulti; il mondo nel quale si giudica, si esprimono pareri.. si capisce il telegiornale!

Adesso sono cresciuta certo. Ho affrontato tutte quelle realtà che prima erano solo fatti imposti, li ho scardinati, analizzati, assimilati (non del tutto).

Ho capito che NO, non vorrei sposare mio padre e che NO, mia madre non è la donna che vorrò diventare.

GDV

SUPERFICI CALCAREE

Provare a motivare, cercare di razionalizzare, sforzarsi per capirci qualcosa. Come se vivere secondo logica, agire seguendo regole matematiche (1+1=2) fosse possibile.

Contraddizioni.

La verità è che seguo regole che sono dettate da tutte le sovrastrutture, le regole morali, gli artifici, gl'inganni che si sono calcificati sulle superfici delle mie personalità. Vorrei solo provare a capirci qualcosa, vorrei provare a scalfire la patina che tiene insieme tutti i pezzi e conoscere quello che c'è sotto..

Forse è così che risponderò a tutte le domande.

LA GESTANTE

Essere umani è davvero faticoso per le persone che vorrebbero restare indifferenti a tutto. Essere costretti a piangere per far uscire un po' di dolore, sentirsi scoppiare il cuore per la lontananza di un affetto, soffrire noi stessi per il male che prova un familiare al quale siamo legati.

Questi sentimenti, definiti "nobili" per la loro alta moralità riescono a sconvolgere le viscere e buttare nella più nera disperazione. Deprimono, affligono, non lasciano dormire, spengono gli slanci vitali ai quali tutti abbiamo diritto. Per questi motivi li percepisco come negativi e mi fanno pensare che l'amore sia davvero un male, più che un bene.

Poi ci sono i sentimenti di odio. Quelli che ti elettrizzano, che ti fanno provare il piacere della vendetta, che ti permettono di liberarti e di vomitare tutta la frustrazione, lo schifo che hai accumulato.

E' per questo motivo che come gli altri COLTIVANO LE AMICIZIE, io continuo a COVARE ODIO. E profuma di notti tempestose.

GDV

CACCIA AL TESORO

Impacchettando la mia vita in scatole di cartone ho molto tempo per riflettere, troppo per fumare.

Pensavo di avere molte cose invece "l'angolo" degli oggetti che cestinerò è notevolmente superiore a quello delle cose che porterò via. Liberarmi degli oggetti mi piace molto perchè sparisce con loro anche il ricordo legato ad essi (piacevoli o spiacevoli, è uguale).

I libri certo.. quelli me li porto via tutti anche se li disprezzo con le loro copertine di cartone.. però sono tutti sottolienati, con orecchiette, appunti. Spero di poterli acquistare tutti nuovamente ma con copertine serie, di cuoio, di pelle e di poterli sistemare su una grande libreria.. va beh.

Effettivamente sto andando un po' a rilento ma trovo fogli ovunque con cose che ho scritto, appunti su fogli riposti nei posti meno probabili (sono fatta così: conservo le cose in posti "speciali" e poi me ne dimentico) e mi siedo per terra a rileggere mentre il tempo corre.

Domattina interrompo le operazioni di "smantellamento" e me ne vado in centro: voglio fare un bagno di folla e solitudine. Occhi, voci, sorrisi, caffè, sigarette e la mia isola deserta.

GDV

ACQUE REFLUE

Un paio d'anni fa un amico (adesso nel dimenticatoio), mi disse testualmente:"Tu sei marrone, come le acque nere!". Non ricordo cosa risposi al momento, sicuramente avrò riso..

Poi ci ho ripensato però. Ci uscivo piuttosto frequentemente e l'ho sempre trovato interessante e sincero.

Beh, non vi aspetterete che io dica cosa ho pensato.. Ok, ok. Aveva ragione.

IL MIO LEBENSRAUM

Tralasciando il significato storico del termine, voglio parlare del mio spazio vitale. Quel cerchio immaginario che dovrebbe delimitare la distanza minima necessaria affinchè io mi senta a mio agio col prossimo. Chi lo invade, ha già oltrepassato i limiti della mia sopportazione.

Io detesto il contatto fisico, gli abbracci, le vicinanze corporali quando non richieste o non necessarie in una maniera spaventosa. Mi dà fastidio, ad esempio, dare i famosi tre bacini quando incontro una conoscente, essere presa per mano, m'infastidisce anche se qualcuno mi si siede affianco quando c'è tanto posto libero. (Immaginatemi in treno..)

Il fatto è che DAVVERO il mondo sembra andare nella direzione opposta, sembra che tutti cerchino di starmi vicino ed io non ce la faccio proprio! La mia coinquilina ad esempio, aspetta che io esca dalla doccia per farsi trovare OGNI volta, CASUALMENTE davanti alla porta del bagno per iniziare a raccontarmi le sue vergognose e imbarazzanti giornate.

La mia amica mi chiama cento volte al giorno (senza MAI ricevere risposta eh) per supplicare di vedermi.

A breve ricomincio in una nuova città. Ho intenzione di suscitare talmente tanta antipatia nel prossimo da non dovermi più trovare piena di zecche.

Io, me, me stessa ed il mio LEBENSRAUM!! (Siamo già comunque tantissimi, no?)