Creato da: eric65v il 12/09/2008
LA SOCIETA'

A TE AMICO MIO...

22/7/2008

IERI... UN ANNO FA

Stavamo lavorando insieme. Decidemmo di smettere alle 11.30. Era sabato. Io dovevo andare ad un laghetto di acqua sorgiva con degli amici. Tu...tu eri invitato a pranzo da amici.

Ci lasciammo erano le 11.35.

Alle 11.57 una telefonata.....Enzo vieni....-Carmine ha fatto un incidente-

Arrivai sul posto. La moto era nel campo. La... mia moto... era nel campo... Tu...tu eri in terra coperto da un lenzuolo.

Il poliziotto non voleva farmi avvicinare. Mi arrabbiai molto e lo feci da parte.

Mi avvicinai e tolsi il lenzuolo. Sul tuo volto era abbozzato un mezzo sorriso. Non un segno, non una escoriazione. Un mezzo sorriso.

Mi voltai verso il poliziotto e dissi -è svenuto, ma non si è fatto niente- il poliziotto....rimise il lenzuolo sul tuo corpo e mi spostò da parte.....dicendomi... - mi dispiace....-

Non capivo....non potevo capire.

20 minuti prima stavamo ridendo e scherzando insieme...

Addio amico mio. Hai lasciato questo mondo con un sorriso

Addio amico mio....mi hai lasciato....mi hai lasciato ed io avevo bisogno di te.

Addio amico mio...hai sempre chiamato me per risolvere le tue questioni, ora...ora io avrei bisogno di te e....tu non ci sei più.

Ieri....un anno fa.

A te.... AMICO MIO


 

 

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HEHEHEHE VI TENGO D'OCCHIO

 
 

IN QUANTI SIETE?

 
 

L'AMORE...

Gli amori più duraturi sono quelli
non corrisposti: ti restano nel
cuore, conficcati come una
scheggia, per sempre. E ad
ogni respiro ti mozzano il fiato.
E ad ogni battito ti straziano
il cuore. E se anche poi col
tempo possono fare meno
male, ogni volta che vedrai la
pioggia battere sui vetri, quella
scheggia che dà lì non se ne
mai andata ti ricorderà con
una fitta che il tuo cuore
non ha mai smesso di sanguinare
 per quel dolce sogno svanito.
 

 

 

LA SOCIETA'

Post n°930 pubblicato il 01 Settembre 2019 da eric65v

"Se si vuole capire una società, date una buona occhiata ai farmaci utilizzati. Fatta eccezione per il veleno farmaceutico, ci sono essenzialmente solo due farmaci che la civiltà occidentale tollera:

La caffeina da Lunedì a Venerdì per eccitare abbastanza e fare di te un membro produttivo della società, e l'alcool dal Venerdì al Lunedì per sopportare il carcere che si vive dentro."

Bill Hicks

 

 
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Musulmani vincono l'asta per una chiesa di Bergamo: diventerà una moschea

Post n°929 pubblicato il 27 Ottobre 2018 da eric65v

 

... e così si perpetua il vecchio adagio, secondo cui: tutto è una ruota che gira.
Secoli fa, i cristiani abbattevano i templi degli Dei delle altre religioni e massacravano quelli, bambini, donne, vecchi e giovani innocenti, che non si piegavano alla religione dominante: il cristianesimo.
Molte religioni sono sparite, nell'oblio del tempo. Gli Dei venerati, osannati, a cui si rivolgevano ferventi preghiere e ci si votava, ora sono solo racconti che appartengono a quella che propriamente resta solo una mitologia antica. Quegli Dei che incutevano terrore, se si causava la loro ira; quelli che venivano ritenuti buoni, da imitare e da portare come amuleto al collo o sullo stipite della propria casa, ora, vengono derisi dalle persone che ne raccontano.
Da qualche tempo a questa parte, come una ruota che gira, sta avvenendo la stessa cosa al cristianesimo.
L'Islam si espande sempre più e, con le armi o in modo sottile, sta mandando il cristianesimo, dove i cristiani dei secoli passati hanno mandato le religioni degli Dei dell'Olimpo: nel nulla.
Restano sempre più che emblematiche le parole pronunciate da Stanislaw Jerzy Lec: Nessun Dio è sopravvissuto alla perdita dei propri fedeli.

 

 
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DESIRE'E-PAMELA

Post n°928 pubblicato il 26 Ottobre 2018 da eric65v

Anche io voglio dire il mio parere sulle due vicende che, a distanza di pochi mesi, hanno visto l'inenarrabile violenza e morte delle due giovani ragazze.
Si infervorano tutti urlando "Giustizia!"
Ma da cosa dipendono, veramente, questi episodi che, in modo sempre più vergognosamente disumano si verificano?
Da quanto tempo vediamo programmi TV di Striscia La Notizia, di Le Iene o programmi su RAI3 che denunciano il degrado di zone periferiche di quasi tutte le città del nostro paese?
Cos'hanno fatto le giunte dei vari comuni delle suddette città?
I politici, che con mille promesse, hanno detto che avrebbero riqualificato le zone degradate dove lo spaccio, la prostituzione minorile, la sporcizia e violenza sono all'ordine del giorno, cos'hanno fatto nei decenni?
Quelli che avete votato negli anni e di cui vi vantate, perché di sinistra o di destra, non hanno mai fatto realmente nulla per elevare a decenza quelle zone.
Quel buonismo che molti decantano, come se fosse un vessillo da innalzare, perché venga ben visto, ha dato luogo a questi e molti altri risultati.
Quando si tollerano nella propria città o nelle periferie, complessi fatiscenti che diventano covo di tossici, spacciatori, violenza e/o prostituzione, più o meno minorile, equivale a
tollerare delle tane di topi o scarafaggi nella propria casa; quella in cui si vive. E' vero che in questo caso si tratta di esseri umani, ma è qui che dovrebbero intervenire le istituzioni cittadine, politiche e sociali. Non esiste che in una città si tollerino zone degradate di ROM, strutture dove è risaputo avviene spaccio e prostituzione. Da anni in molti parchi c'è un dilagare di spacciatori e tossici. Perché intervengono solo quando qualche giornalista fa un servizio televisivo?
Quando un governo che fa promesse, in tal senso, non si adopera fattivamente perché si realizzino dette promesse, i singoli politici in questione, vanno presi a calci IN CULO. Devono essere estromessi da tutto ciò che appartiene a politica, istituzioni statali, regionali, comunali, ecc.
Perciò, fatevi delle domande, voi che per anni e decenni avete appoggiato ideologicamente quei deficienti, e sciacalli che vi hanno governato negli scorsi anni e, datevi delle risposte, prima di gridare "GIUSTIZIA!"

 
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L'ominide umano...

Post n°927 pubblicato il 19 Agosto 2018 da eric65v

L'opera di Cai Guo-Qiang "Head On", 2014. Cavallucci: «L'autore ricostruisce 99 lupi che corrono, saltano e poi vanno a sbattere contro un muro di vetro.

L'opera, nata a Berlino, si riferiva alla caduta del muro e alla presenza di altri altrettanto pericolosi: culturali, etnici. L'opera portata fuori da quel contesto assume un significato più generale:

l'umanità che fa sempre gli stessi errori e sbatte contro gli stessi muri».

Quali sono gli stessi errori che l'umanità, in modo ostinato e imperterrito continua a fare? I muri dei confini nazionali sono solo la punta dell'iceberg, che resta visibile all'occhio umano. In profondità ci sono altri errori che l'umanità continua a fare e la fa snbattere contro un muro di vetro. Interessante che l'artista abbia usato i lupi in questa sua opera. Come a indicare la ferocia, la tenacia, la testardaggine e la pervicace ostinazione con cui continua a sbattere contro quegli stessi errori. Gli stessi errori da cui non si ravvede, visto il riproporsi delle stesse azioni stupide degli esemplari reffigurati. Qualunque uomo, con un minimo di buon senso, capirebbe subito che è assurdo continuare a recalcitrare contro quei pungoli da cui si ricevono ferite sanguinanti. 

Eppure, eppure sono migliaia d'anni che l'umanità si spacca il cranio picchiando contro quel muro di vetro.

Alla base di tutte le divergenze umane, quelle che creano muri, barriere e conflitti, ci sono pochissime realtà, ma creano tutta quella miserevole sceneggiata che si perpetua da millenni: L'uomo che continua a picchiare la testa contro lo stesso muro.

LE RELIGIONI: sono il primo e assoluto motivo di conflitto, odio, guerre, orgoglio raziale, povertà e sopraffazione della storia dell'umanità. Pensate per un momento se tutti quelli credono che la loro religioni sia l'Unica e la Vera, cominciassero a pensare che la loro religione è praticamente una idea loro personale e che gli altri hanno la loro personale idea e devono essere liberi di fare come credono. Immaginate se nessuno imporrebbe la religione ai bambini, pensando di dare loro dei valori. 

Tutti quei bifolchi di musulmani che pensano alla loro religione come la sola giusta e tutti quegli ottusi dei cristiani che parlano di valori, facendo riferimento alla loro religione, come se tutto il resto del mondo fosse senza valori, sparirebbero all'istante. Con questi sparirebbero da subito la metà dei conflitti dovuti a deficienza intellettuale.

IL DENARO: L'altro punto che ha attanagliato l'umanità facendola diventare così stupida da picchiare in continuazione la testa contro lo stesso muro, è il denaro o le ricchezze. Il mondo sembra impazzito. Nessuno fa qualcosa se non vi è qualche riscontro di tipo pecuniario. Gli ultimi avvenimenti nel nostro paese dimostrano come, alcuni, per arricchire in modo vergognoso e stomachevole, non si fanno scrupoli a mettere in pericolo decineo centinaia di vite umane. L'esempio del ponte di Genova dovrebbe farci capire come si continua a sbattere contro il muro. 

Il denaro ci serve per vevere e non che viviamo per il denaro. Alcuni sembra che vivano per accrescere i possedimenti: che miserabili!

Smettiamo di continuare a sbattere la testa. Comprendiamo gli errori enormi che sono stati fatti nei secoli e millenni e ravvediamoci: forse c'è ancora speranza.

 
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Il sorriso

Post n°926 pubblicato il 18 Agosto 2018 da eric65v

 

Un giorno decisi di fare un incontro con la mia vita... e seduto sulla riva del mare le chiesi:

Vita... dimmi perché c'è l'hai tanto con me...?

Lei mi guardò e sorrise ma non rispose.

Allora io insistetti:

Vita, ma perché c'è l'hai tanto con me...?

Lei mi guardò e sorrise, ma anche questa volta senza rispondere

Non capivo quel suo sorridere alla mia domanda così importante.

Allora la mia domanda cambiò:

Vita, perché sorridi...?

Lei rispose... Finalmente mi rispose:

Perché tu sei la vita e... la vita ti sorride.

Allora, solo allora capii...

La mia vita... il sorriso era tutto ciò che mi dava la voglia di vivere...

Il sorriso... della voglia di vivere...

 

 

 
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ALCUNE CATEGORIE

Post n°925 pubblicato il 06 Agosto 2018 da eric65v

ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE

Credo che esistano due categorie di persone che dovrebbero spesso vergognarsi del loro lavoro e, invece, con nonchalance, proseguono la loro attività come se nulla fosse.

Quello che fa specie, tra l'altro, è che costoro sono seguiti da molte persone, senza che, questi ultimi, si avvedano di quanto, i primi, siano incompetenti, stupidi, mercenari e impostori, in modo palese e quasi plateale.


Ora tutti sbagliano e su questo si può facilmente essere d'accordo, ma... Ma quello che disturba, sono quelle persone che s'innalzano come Esperti di un settore e si credono intelligenti solo perché sono in grado di trattare certi argomenti, trascurando una delle più semplici evidenze di intelligenza: saper ammettere di essersi sbagliati.

I giornalisti, gli "esperti di economia e i politologi sono tra le persone che più di altri fanno delle dichiarazioni, perché sono chiamati a esprimersi, senza mai, o quasi mai, ammettere umilmente che avevano sbagliato le loro previsioni o le loro forti asserzioni nei confronti di avvenimenti nazionali.

Per dirla in breve: avete mai sentito un giornalista o un "esperto" di economia o politologo ammettere che hanno detto o scritto una emerita cazzata quando si sono espressi a favore della riforma costituzionale? Io non ne ho sentito nemmeno uno.

Questo è solo uno dei molti esempi che si potrebbero citare per far capire che costoro saranno pure esperti, ma quando sono chiamati a esprimersi in argomenti su cui sono coinvolti in una qualche maniera, il loro parere è simile al mio. Mi spiego.

Pensate che Trump, il presidente degli USA, si serva di quali "esperti"? Di chi è contrario alla sua politica demenziale o di chi appoggia le sue idee?

Così anche in Italia dove le testate giornalistiche campano con soldi pubblici estorti, con  tasse, ai contribuenti, pensate che quegli pseudo giornalisti che vi lavorano, possanno dire la verità quando parlano di un governo che ha come obiettivo tagliare detti fondi pubblici ai giornali?

Così anche a livello di "esperti". Pensate che dei politologi o economisti dichiaratamente del PD, di FI, o di altre sigle di partito che non sono al governo, possano essere sinceri quando si esprimono in riferimento a un governo che vuole tagliare vitalizi, pensioni d'oro e altri privilegi di cui i politici si sono fatti beneficiari nel corso di decenni di mala politica? Sarebbe come pensare che un negoziante vi dica che il salume del suo concorrente è migliore del suo.

Ma ora io mi chiedo: perché continuiamo a comprare quei giornali che palesemente fanno uscire articoli scritti da quei giornalisti che continuano a dire delle "emerite cazzate" su quanto prevedono che accadrà perchè sono solo dei mercenari?

Perché ascoltiamo quegli "esperti" che denotano un imbarazzante deformazione dovuta alla loro mentalità distorta da una ideologia criminale, dovuta a legami con una espressione proprio di quella mala politica?

 
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LA SOCIETA'

Post n°924 pubblicato il 27 Febbraio 2018 da eric65v

...e rifletto spesso su quella che definiamo "società civile". In effetti tutto si traduce in poche cose, perchè si possa dire d'essere idonei per vivere in una "società". Si inizia fin dalla tenera età: ubbidisci, vai alla messa, vai a scuola, vai a lavorare, ti fai le ferie quando vogliono, dormi quando te lo dicono, ti sposi, fai dei figli, compri una macchina compri una casa, , paghi il mutuo, paghi le tasse, segui la moda, guardi la TV, leggi i giornali, vai a votare, e soprattutto non dimenticarti mai di ripetere: «io sono libero, io vivo in una società emancipata e libera, io sono un essere progredito ed emancipato...».

Qualcuno pensa che queste siano le condizioni in cui gli esseri umani devono vivere, ma il sistema sociale, così come lo viviamo non insegue la libertà o il benessere degli esseri umani. Serve solo per dare profitto a pochi esseri umani che sono mentalmente deturpati nella loro miserevole condizione di amanti del denaro.

In fin dei conti, questa forma societaria, ha bisogno d'individui disposti a schiavizzarsi per 8-12 ore al giorno, di esseri umani che rinunciano a un terzo della loro vita regalandola allo schiavista di turno, per sentirsi contenti di essere finiti in un tritacarne umana. Fa specie l'eco che ancora mi giunge alle orecchie di quelli che gridano che vogliono il lavoro, facendo riferimento alla fabbrica in cui vorrebbero che vengano sepolti i loro cervelli, il loro essere umani il loro spirito critico e quello d'analisi. Il senso di libertà che, non può essere privo di ferree imposizioni socio-culturali.

Noi viviamo in una società che sopravvive solo con cervelli che non sono allenati al pensiero critico, che imparano a memoria i dogmi religiosi, economici e politici necessari all'élite per esercitare il controllo. Di persone che che come aquile, hanno le ali tagliate. Il sistema ha bisogno di gattini che pensano di essere tigri, ma restano docili gattini.

Non è ammessa la ribellione: il sistema non la tollera ha bisogno di una massa docile Al massimo si può andare allo stadio per scaricare quella tensione che si accumula in un sistema che ti toglie l'aria cerebrale. Devi essere ubbidiente e incapace alla ribellione. Servono quelli che vanno a votare chi userà il potere dello stato contro di loro. Ha bisogno di rammolliti che arricchiscono quei miserabili sciacalli che vivono delle disgrazie altrui e che qualcuno chiama democrazia...

 

 
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Arthur Shopenahuer

Post n°923 pubblicato il 16 Ottobre 2017 da eric65v

"Chi possiede qualità personali significative riconoscerà con la massima lucidità i difetti della propria nazione, avendoli continuamente sotto gli occhi. Ma qualsiasi miserabile poveraccio che non ha nulla al mondo di cui possa andar fiero, si aggrappa alla nazione a cui appartiene, per esserne orgoglioso: così si rincuora, e ne è talmente grato da difendere, con le unghie e con i denti tutti gli errori e le stupidaggini proprie della sua nazione."
Arthur Shopenahuer
...e così ci ritroviamo miliardi di persone che, non avendo sviluppato qualità proprie derivanti da personali riflessioni e avendo sensibilizzato il proprio animo a causa di ragionamenti propri, hanno costantemente bisogno di qualcosa o qualcuno di cui andare fieri, di cui essere orgogliosi.
Ci ritroviamo persone dogmaticamente nazionaliste, irragionevolmente comuniste, fasciste, liberali. Altri saranno irrimediabilmente legati ad una squadra di calcio, come se quello fosse tutto il loro mondo. Altri sono avidamente legati al denaro, pensando solo al lavoro, alla carriera, al conto in banca, ecc. perché mentalmente sono ridotti in miseria, non essendo aiutati, nell'infanzia, ad essere riflessivi e ragionevolmente obiettivi.
In ambito religioso, si ravvisa la più elevata miseria psicologica, per usare il pensiero di Shopenahuer, in quanto la moltitudine delle persone, non viene aiutata a pensare in modo tale da coltivare qualità proprie a prescindere dal loro Dio. Divengono altruisti, perché la loro religione li induce con sensi di colpa ad essere altruisti. Non fanno sesso, prima del matrimonio o lo fanno solo per procreare, perché viene comandato dalla loro dottrina. Se sono onesti, lo saranno per comando impartito dai loro capi religiosi. Si inginocchieranno davanti ad una statua, ma non ad un'altra, perché secondo i loro capi, un pezzo di marmo è santificato e compie miracoli, un altro pezzo di marmo non lo è. Baceranno le mani a un uomo e non ad altri, perché uno viene chiamato sua santità e l'altro no, ecc.
Non hanno qualità proprie che li induce ad un ragionevole spirito critico. Sono orgogliosi di una religione, una squadra di calcio o di una ideologia politica, perché solo così si sentono realizzati...

 
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"Cos'ha la morte che non va?"

Post n°922 pubblicato il 20 Agosto 2017 da eric65v


Un sistema medico giuridico, universalmente riconosciuto, dove la morte è vista come un acerrimo nemico, qualcosa di brutale e catastrofico.
La morte. La morte, si ha quasi paura a pronunciarla. Sempre dipinta a colori foschi e scuri, con ghigno malevolo e spregiudicato.
Ma cos'è la morte?
La morte è la fine. L'inevitabile fine di una vita o, in moltissimi casi, di una non vita. E' il punto finale. Il punto finale, non nella lotta per la vita. Chi lotta per vivere, a discapito della Vita, ha smesso da tempo di vivere.
Viviamo in una società, dove tutti si preoccupano di non farti morire, ma nessuno che s'interessi di sapere come stai vivendo. Ma è la qualità della vita che dovrebbe starci a cuore e stare a cuore a chi dice di pensare al nostro benessere. Che vita è quella di alcuni che si privano delle gioie che la Vita ci offre per un ipotetica divinità? Una divinità che ti premierà quando non sei più in vita. Che vita è quella di chi corre come un forsennato per arricchire, per la gloria o per lavorare come schiavo?
Qua non si sta sottovalutando la pesante impronta della morte. Si vuole solo incentivare a pensare che ha più importanza impegnarsi per la qualità della vita. Una vita da schiavo, è peggio che una dignitosa morte, perché... molti non vivono: sopravvivono e basta e... questo non è Vita.
Ma sono solo delle mie elucubrazioni...

 
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L'uomo?!

Post n°921 pubblicato il 10 Giugno 2017 da eric65v

Che strano l'essere umano...
E' un animale, ne più ne meno che altri animali. L'evoluzione lo ha omaggiato di caratteristiche, tipo il raziocinio, che dovrebbe aiutarlo a ragionare a un livello superiore del puro istinto. Dovrebbe dimostrarsi superiore al sentimentalismo: quella specie di stupida follia, che in altri contesti viene definito integralismo o fondamentalismo. Quello che accomuna molti animali: i religiosi, i politici fanatici e quelli legati visceralmente all'accumulo di denaro o fama.
Che stupido l'animale uomo: è l'unico essere vivente che progetta con compulsiva testardaggine la distruzione del proprio habitat, come se non dovesse subirne le conseguenze.
Che idiota la bestia uomo: se un animale sbrana o uccide un uomo, viene abbattuto. Lui, la bestia uomo, distrugge fino a farli estinguere, intere specie animali, vegetali fino a compromettere la sua stessa sopravvivenza, eppure non si auto-abbatte.
Che stolto questo animale uomo: alcuni osannano altri animali, definendoli eroi, Dio, super e grandi. Pensate che alcuni vengono titolati come sua santità, santo, onorevole, re, principe, reverendo, sua eccellenza, magnifico, ecc. Oppure, come molti giornalisti omuncoli-deficienti, spingono con i loro articoli di giornali, a innalzare diversi di questi come se fossero più di altri animali o dello sterco che diverranno alla loro morte. Oppure, come in molti paesi, si fanno delle leggi per ritenere certuni degni di superiori attenzioni o riveriti rispetto ad altri animali.
Che bestia idiota l'uomo...

 
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Il Bacio

Post n°920 pubblicato il 04 Giugno 2017 da eric65v

Il bacio, o meglio: certi baci: sono e denotano la più intima delle emozioni. Con essi si trasmettono emozione, sentimento, desiderio, passione, voglia di dare/avere.

Con quel bacio ci si rivela per quello che si è dentro: nel cuore, nelle giunture delle ossa e nei ripostigli della mente.

Ci si denuda partendo dall'intimo di se stessi e ci si rivela senza schermi, privi di protezioni: nudi, fino al midollo.


Certi baci, come quel Bacio, mettono alla prova tutto noi stessi...

 
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I MORALISTI DEI SOCIAL?

Post n°919 pubblicato il 28 Maggio 2017 da eric65v

La vedete la foto sotto riportata? A cosa servono? Uccidere le fastidiose zanzare? Eliminare la gramigna dal proprio orto o giardino? Servono forse per rinfrescarsi nelle sere afose? O forse servono per debellare qualche nuova malattia endemica?
No, niente di tutto questo. Quelle che vedete sono armi per uccidere persone, esseri umani. Servono a portare morte e disperazione a persone. Sono concepite allo scopo, solo e unico, di assassinare uomini, donne e bambini.
Nessuno/a si scandalizza nel vedere queste foto. Nessuno/a inorridisce alla vista di queste immagini.
Ora, io ho messo queste foto portatrici di morte nella mia pagina Facebook e qui su Libero e, non accadrà niente. La mia pagina continuerà ad essere attiva e non verrà censurata e oscurata per un giorno, una settimana o un mese.
Se invece mettessi qualche foto di ragazza con fuori le tette, subito verrei oscurato e ripreso dai gestori del social.
Qualche "moralista" potrebbe storcere il naso e forse cancellarmi dalle "amicizie".
Questo dimostra di quanta deficienza umana e intellettuale siano impregnati gli esseri umani che, dicono, di amare la bellezza e la pace.
Mi fa semplicemente schifo questa società.

 
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La sfida...

Post n°918 pubblicato il 13 Maggio 2017 da eric65v

Risulta facile o basta poco essere di compagnia a una donna che si sente sola. Chiunque, o comunque molti, possono colmare quel vuoto.
La vera sfida, per me, consiste nel saper essere di compagnia a una donna che sa stare benissimo da sola. Che si sente completa già nella condizione in cui si trova.
Una donna che si sente sola o che desidera compagnia (e chiaramente equivale anche per l'uomo), facilmente si accontenta. Tende a vedere in molti "quello giusto".
Ecco perché è prioritario imparare ad amarsi, a saper stare bene anche da sole, a non pensare sempre che quello che s'incontra sia "quello giusto".
Non ho mai promesso niente, proprio perché si deve entrare nella vita di una persona quando sta bene con se stessa e non avverte nessuna necessità e, in questo caso, se si riesce a far breccia nel suo cuore, la sfida è superata... l'amore è genuino...

 
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Che tu lo voglia o no, devi aver tempo...

Post n°917 pubblicato il 12 Maggio 2017 da eric65v

"Tu sei pieno di occupazioni, la vita va di corsa, la morte, nel frattempo, arriverà; per la quale, che tu lo voglia o no, si deve aver tempo...
Il più grande ostacolo al vivere è l'aspettare, che dipende dal domani e sciupa l'oggi."
L. A. Seneca


Quanti, prima d'investire del denaro, si accertano bene per capire se quell'investimento produrrà guadagni. Eppure il denaro va e viene. Può avere valore a non valere niente, ma il tempo che vi dedichiamo, è molto più importante. Perciò bisognerebbe chiedersi: Se il denaro non fosse un vincolo, cosa faremmo con il tempo a disposizione?


Ci sono innumerevoli persone che passano la maggior parte del tempo libero per conoscere e spettegolare sulla vita altrui; sugli attori, sulle attrici, sui cantanti, i giocatori di calcio o altri sportivi: vivono di riflesso. La loro vita si riduce a una forma parassitaria come le remore, pesci che vivono solo se gli squali mangiano.


Miliardi di altre persone ipotecano la loro vita. Stoltamente si fanno incantare dal "canto delle sirene" e vivono nella speranza del domani. Quindi credono a un futuro intervento di un fantomatico Dio che, da millenni, le "sirene" annunciano che dovrebbe intervenire. O ripongono la loro speranza in una salvezza, che verrà sempre poi. Oppure si comportano e "vivono" in modo non conforme al loro vero desiderio, per una promessa contenuta in qualche libro di leggende. Costoro hanno smesso di vivere. Hanno abdicato alla vita, per un domani che non vedranno mai.


Molti, troppi, sono impegnati nelle suddette occupazioni. La loro vita scorre vorticosamente e si scordano di vivere l'oggi, che è vita. Non si avvedono del fatto che quando interverrà la morte, dovranno darle l'assoluta precedenza. La precedenza su loro Dio, sul loro denaro, sulle loro speranze e sui loro miti.

 
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LA VERITÀ E' QUELLO IN CUI CREDO?

Post n°916 pubblicato il 30 Aprile 2017 da eric65v

Gli antichi aztechi credevano che incidendo il petto degli uomini dei popoli conquistati e strappandone, a mani nude, il cuore ancora palpitante ed esibendolo al sole, ci si potesse ingraziare gli Dei sanguinari.

Gli antichi ebrei della Bibbia, credevano che quando conquistavano un popolo, trucidando uomini, donne e bambini, se facevano un grande barbecue con le bestie che trovavano in loco, ci si potesse ingraziare il loro Dio razzista e guerrafondaio. 

Gli antichi babilonesi, greci, e romani dopo, credevano che, leggendo nelle interiora di un animale, potevano capire se potevano ottenere la vittoria nelle guerre cruenti che combattevano contro un altro popolo e, se vincevano, si ingraziavano la benedizione dei loro Dei.

Nel medioevo, i cristiani credevano che ammazzare un musulmano, significava compiere la volontà del loro Dio criminale e assassino. Lo stesso credevano i musulmani quando ammazzavano un cristiano.

I musulmani credono che Maometto divise la luna in due. Gli ebrei e i cristiani credono che Giosuè fece fermare il sole (perché credevano che la terra fosse il centro dell'universo e che il sole vi ruotasse intorno).

I musulmani credono che se muoiono durante una guerra (per loro farsi saltare in aria in mezzo a degli infedeli [gli infedeli sono coloro che non si identificano come musulmani] equivale al periodo di guerra), vanno direttamente in paradiso, dove ad attenderli ci sono 7 o 14 fanciulle vergini a loro disposizione.

I cristiani credono che pregare, avere un'immagine o statuetta di Maria, la madonna, che ha partorito almeno un figlio preservando la verginità (cioè l'imene della vagina è rimasto intatto non essendo deflorato), è salita al cielo in carne ed ossa sempre vergine, possono ricevere i suoi favori presso Dio e andare in paradiso.

Potrei continuare ancora, ma credo che basti a far notare che ci sono delle bizzare (mi limito a definirle "bizzarre") credenze. Tutti quelli menzionati credono in queste cose e credono sia "La Verità". 

Ma è sufficiente che io vi creda e rendere una scemenza "la Verità"?

Qualsiasi persona con due dita di cervello capirebbe che è ridicolo ridursi, psicologicamente, così.

Eppure, eppure miliardi di persone credono a delle vere e proprie imbecillaggini, e, perché vi credono, pensano sia "La Verità".

 
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Questa è la società attuale

Post n°915 pubblicato il 27 Febbraio 2017 da eric65v

...e rifletto spesso su quella che definiamo "società civile". In effetti tutto si traduce in poche cose, perchè si possa dire d'essere idonei per vivere in una "società". Si inizia fin dalla tenera età: ubbidisci, vai alla messa, vai a scuola, vai a lavorare, ti fai le ferie quando vogliono, dormi quando te lo dicono, ti sposi, fai dei figli, compri una macchina compri una casa, , paghi il mutuo, paghi le tasse, segui la moda, guardi la TV, leggi i giornali, vai a votare, e soprattutto non dimenticarti mai di ripetere: «io sono libero, io vivo in una società emancipata e libera, io sono un essere progredito ed emancipato...».
Qualcuno pensa che queste siano le condizioni in cui gli esseri umani devono vivere, ma il sistema sociale, così come lo viviamo non insegue la libertà o il benessere degli esseri umani. Serve solo per dare profitto a pochi esseri umani che sono mentalmente deturpati nella loro miserevole condizione di amanti del denaro.
In fin dei conti, questa forma societaria, ha bisogno d'individui disposti a schiavizzarsi per 8-12 ore al giorno, di esseri umani che rinunciano a un terzo della loro vita regalandola allo schiavista di turno, per sentirsi contenti di essere finiti in un tritacarne umana. Fa specie l'eco che ancora mi giunge alle orecchie di quelli che gridano che vogliono il lavoro, facendo riferimento alla fabbrica in cui vorrebbero che vengano sepolti i loro cervelli, il loro essere umani il loro spirito critico e quello d'analisi. Il senso di libertà che conoscono, non può essere privato di quelle ferree imposizioni socio-culturali: una "libertà" condizionata da carcerieri.

Noi viviamo in una società che sopravvive solo con cervelli che non sono allenati al pensiero critico, che imparano a memoria i dogmi religiosi, economici e politici necessari all'élite per esercitare il controllo. Di persone che come aquile, hanno le ali tagliate. Il sistema ha bisogno di gattini che pensano di essere tigri, ma restano docili gattini.
Non è ammessa la ribellione: il sistema non la tollera ha bisogno di una massa docile. Al massimo si può andare allo stadio per scaricare quella tensione che si accumula in un sistema che ti toglie l'aria cerebrale. Devi essere ubbidiente e incapace alla ribellione. Servono quelli che vanno a votare chi userà il potere dello stato contro di loro. Ha bisogno di rammolliti che arricchiscono quei miserabili sciacalli che vivono delle disgrazie altrui e che qualcuno chiama democrazia...

 
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Giornalisti o betoneghe?

Post n°914 pubblicato il 26 Febbraio 2017 da eric65v


Mi sono sempre chiesto come funzionasse l'apparato giornalistico nazionale e, ogni tanto, ho cercato di informarmi per capire la deontologia cui è tenuto il Giornalista. Qualche domanda me la sono posta per capire se si potesse parlare, nel caso italiano, di Giornalismo oppure fazioso e fuorviante campanilismo.
Per esempio, se io fossi un buon giornalista con un'ottima esperienza e fossi riconosciuto come aderente agli ideali del berlusconismo, mi assumerebbero nel giornale La Repubblica? O, viceversa, se fossi, sempre bravo e di esperienza comprovata, ma sfegatato comunista, mi assumerebbero nei giornali di Mediaset?
La risposta credo la conosciate anche voi e questo la dice lunga sul tipo di giornalismo di cui siamo circondati e inondati.
Da questo punto di vista siamo informati da una manica di dementi ottusi e privi di qualsiasi forma di vero Giornalismo.
Che La Repubblica sia manovrata da De Benedetti e da Scalfaro, entrambi sinistroidi e che le testate di Mediaset siano di provenienza destroide berlusconiana, ci fa capire che razza di notizie possiamo ricevere. Sono tutti faziosi e per niente obiettivi.
Notate cosa dice uno dei codici dell'ordine deontologico dei giornalisti:
"e. non aderisce ad associazioni segrete o comunque in contrasto con l'articolo 18 della Costituzione né accetta privilegi, favori, incarichi, premi sotto qualsiasi forma (pagamenti, rimborsi spese, elargizioni, regali, vacanze e viaggi gratuiti) che possano condizionare la sua autonomia e la sua credibilità;"
Come pensate che possano esserci delle notizie "secondo la verità sostanziale dei fatti;" se sono mentalmente compromessi ideologicamente?
Dal mio punto di vista, un Giornalista, dovrebbe essere un grande punto interrogativo, nel senso che dovrebbe riuscire a porsi delle domande e proporle ai vari politici e riportare poi le loro risposte. Invece i giornalai di cui siamo circondati, preparano insieme ai politici le domande da fare e quelle da evitare: si mettono d'accordo. Capite che razza di giornalisti abbiamo. Oppure, quando un giornalista appartenente alla schiera di sinistra, fa domande scomode agli avversari politici e comode a quelli che appoggiano le sue idee. Questi sono coglioni, non giornalisti. Siamo inondati da opinionisti che si definiscono giornalisti. Ma io non voglio l'opinione da un giornalista. Il suo lavoro è quello di trasmettermi le notizie, di informarmi su quello che avviene e non darmi la sua opinione per guidare le mie scelte. Ma vi sembra logico che un giornalaio dell'Unità mi parli del M5S o di FI? Oppure che un Feltri o un Mimun mi parli del M5S?
Sono dei deficienti morali se lo fanno.
Dovrebbero parlare solo all'interno delle loro schiere politiche e fare articoli di bollettino interno al loro partito.
Avete mai visto le foto di Berlusconi che mettono sul TG5? Sono quelle di 30'anni fa. Ma questo Mimun è deficiente?! Chi vuole convincere?
I giornalisti italiani sono solo delle mezze calzette: buoni per i battibecchi di comari da cortile.

 
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La libertà dalla schiavitù

Post n°913 pubblicato il 20 Febbraio 2017 da eric65v

"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda."
B. Russell
Ho sempre pensato che è molto difficile ritenersi veramente liberi. Va da se che la libertà assoluta non esiste, nel senso che il solo fatto che siamo gravati, per esempio, di leggi naturali, come la legge della gravità o quella di ossigenare il nostro sangue e cervello, non possiamo ritenerci assolutamente liberi e continuare a vivere, ma...
Ma potremmo essere liberati o ritenerci liberi da forme di schiavitù che la società, la moda o il clima propagandistico ci vogliono inoculare con perfidia?
Una mente libera, sarà schiava del tabagismo? Dall'alcool, da sostanze stupefacenti o dal gioco d'azzardo? Lo stesso discorso vale per chi abusa di cibo, per chi si lascia incastrare, mentalmente, dallo sport, dalla mefistofelica politica o dalla nefasta religione.
Una mente libera, un libero pensatore, non si farà indottrinare da pensieri altrui. Potrà tutt'al più condividerne alcuni aspetti, ma mai e poi mai prenderà per buono tutto in blocco a prescindere. Così come non lascerà che la sua mente sia resa schiava dal tabacco, da droghe più o meno leggere e dal gioco d'azzardo.
Si è molto dibattuto, in verità si dibatte tutt'ora, sulla possibilità che vengano legalizzate le così dette droghe leggere. Ma una mente libera, ha bisogno che un'insieme di cretini definiti governanti dica loro cosa sia legale oppure no?
Una mente emancipata andrà molto oltre queste tribali idee. Questi ancestrali battibecchi da comari di cortilie, vanno bene, giust'appunto, per dei ridicoli e limitati esseri non-pensanti
Una mente emancipata e realmente libera, non sarà schiava di droghe, di tabacco, di alcool o altri feti partoriti da una società primitiva e riluttante al semplice raziocinio, ma...
sono solo delle mie riflessioni...

 
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Lo giuro

Post n°912 pubblicato il 14 Febbraio 2017 da eric65v

Giuro che me ne innamorai dal primo istante che la guardai negli occhi.
Mi persi completamente in quelle due galassie così intense, profonde e dense. Ebbi un attimo di smarrimento e, per qualche frazione di secondo, persi coscienza. Me ne innamorai, lo giuro.
Fu come un lampo e io mi persi. Lo giuro, lo giuro con la mano sul cuore, me ne innamorai.
Mi sciolsi in quei suoi occhi, nel suo sguardo.
Un sussulto e un fremito mi scossero e, senza che me ne accorgessi, me ne innamorai, lo giuro, me ne innamorai. Fu solo quella volta. Non ci fu un prima e non è mai esistito un dopo. Lo giuro, me ne innamorai.
Solo dopo qualche tempo realizzai che ormai ero perso, sua preda. Mi sentivo un ostaggio, ma che piacevolezza. Lo giuro, mi ero innamorato. Non è più accaduto e nemmeno ricordo che fosse accaduto prima.
Si si, lo giuro, in quei pochi istanti mi innamorai perdutamente...
lo giuro.

 
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Un bacio

Post n°911 pubblicato il 12 Febbraio 2017 da eric65v

Ecco sì, un bacio. E' quello che desidero: avvicinarmi così tanto da sentire il calore del tuo corpo, il profumo della tua pelle, avvertire l'adrenalina che mi causa quando con gli occhi ti entro dentro, quasi a violare le tue segrete stanze.
Il sublime piacere che mi pervade quando ti sfioro.
Appoggiare le mie labbra sulle tue. Far combaciare quella parte del corpo così personale, così unica, quasi mistica.
Entrare nella tua intimità e sentirmi sciogliere dalla dolcezza e inondato da quell'inconfondibile sapore che ti contraddistingue.
Sì, ecco, quello che vorrei è un bacio...
solo un bacio...

 
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