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Un po' di fatti su Ernesto "Che" Guevara

Post n°89 pubblicato il 23 Novembre 2006 da yankeeDDL
 

Mi sono stancato di leggere nei commenti dei riferimenti a Che Guevara che nulla hanno a che vedere con lo stesso. Francamente non so perche', in Italia, un sanguinario come lui sia cosi’ adorato. Una possibile spiegazione e’ che il livello intellettuale di tali “adoratori” sia scarso. Un messaggio come questo d’altra parte non lascia molti dubbi: << Se il Che avesse fucilato 5mila persone non sarebbe così acclamato in tutto il mondo, e da notevoli esponenti della musica italiana e internazionale: De Gregori, Cocciante, Raf, Modena City Ramblers e Victor Jara>>

Tanto per capire con chi abbiamo a che fare, allora, ho deciso di riportare dei fatti, documentati, senza fare commenti o esprimere opinioni personali. Tutto cio’ che segue e’ vero: non un’opinione, non una fiaba: fatti.
A chi volesse piu' informazioni suggerisco:
http://cheguevaralies.blogspot.com/
Una raccolta di documenti e informazioni che mostrano il vero Che Guevara. Altro che quello di Raf e Cocciante.

1) Ernesto “Che” Guevara mori’ 39 anni fa: dopo essere stato dichiarato un assassino senza processo, venne fucilato.

2) I “tribunali della rivoluzioni” che il Che istitui’ per “processare” coloro che si opponevano alla rivoluzione eseguirono "condanne" nello stesso modo (cioe’ senza processo) e furono tra i 400 e i 1892. Il numero di uomini e bambini indifesi uccisi personalmente dal Che e’ di alcune dozzine.

3) Il 9 dicembre 1964, il Che dichiaro’, davanti all’assemblea delle nazioni unite: “Esecuzioni? Certo che facciamo esecuzioni! E continueremo a farle fintanto che sara’ necessario! Questa e’ una guerra fino alla morte contro i nemici della rivoluzione”

4) Secondo il libro nero del comunismo, gli squadroni del Che uccisero quasi 10.000 persone (9.240, delle quali 216 donne, 94 ragazzi sotto ai 18 anni). Tanto per avere un termine di paragone, il “buon” Slobodan Milosevich venne processato con l’accusa di aver ordinato 8.000 esecuzioni. L’accusa e’ stata di “genocidio”.

5) I nemici della rivoluzione venivano tipicamente legati, bastonati ed assassinati dal Che e dai suoi uomini. Tra le vittime, la maggioranza delle quali erano civili, si contano alcuni membri del “Cuban Freedom Fighters”, persone che, aiutate dal “Polish Home Army” e dall’”Hungarian Freedom Fighters” formarono un gruppo piu’ o meno organizzato per lottare contro il regime.

6) I pochissimi sopravvissuti oggi vivono per lo piu’ a Miami o nel New Jersey, ignorati, per lo piu’, dai media.

7) Nel 1959 il Che dichiaro’: “Non mi servono prove per uccidere un uomo: mi basta sapere che e’ necessario ucciderlo”.

8) Lo stesso dichiaro’: “Un rivoluzionario deve diventare una macchina per uccidere a sangue freddo, alimentata da odio puro cosi’ che possa agire spinta dalla convinzione per la rivoluzione invece che da arcaici criteri come l’evidenza giudiziaria”. Ed aggiunse: “Sterminio atomico e’ la soluzione necessaria per le ‘iene’ Americane”. Nell’Ottobre del 1962 riusci’ quasi ad impadronirsi di testate nucleari. Nel Novembre 1962, dichiaro’ al London Daily Worker: “Se fossimo riusciti ad ottenere quei missili li avremmo usati contro il cuore dell’america, anche contro New York. Continueremo a marciare sul cammino della vittoria anche se questo dovesse costare milioni di vittime della bomba atomica. Dobbiamo mantenere vivo l’odio per combattere questa battaglia”.

9) Una delle versioni della maglietta del Che dice: “Combatti l’oppressione”; una frase ironica quando e’ affiancata a colui che dichiaro’: “L’individualismo deve scomparire” e che imprigiono’ piu’ persone di Hitler o Stalin.

10) Nel 1959, con l’aiuto del gruppo GRU dall’Unione Sovietica, fondo’ ed addestro’ la polizia segreta cubana. Uno dei suoi insegnamenti era: “Interrogate sempre di notte quando la resistenza e’ sempre minore”. Forse per questo, ad oggi un enorme murale del Che (il piu’ grande al mondo) “adorna” una parete del ministero degli interni cubano, sede del KGB cubano.

11) Angelina Jolie, che ha recentemente ricevuto il premio “Global Humanitarian Award” dalle nazioni unite per il suo impegno con i rifugiati, ha tatuato in una zona non precisata del suo corpo la faccia del Che. Forse Angelina non sa che il fu il Che che, grazie ai suoi campi di concentramento ed ai suoi squadroni di morte causo’ la piu’ grande crisi di rifugiati che il nostro emisfero conosce? Oltre ai circa 2 milioni di rifugiati che riuscirono a salvarsi, circa 80.000 (77.833, secondo il progetto “Cuba Archive”) morirono disidratati, affogati, o divorati dagli squali mentre cercavano di scappare dalla propria nazione. Forse il Che e Castro volevano semplicemente fermare l’ondata di immigrazione che, negli anni precedenti, aveva portato nella florida Cuba immigrati da ogni parte del mondo, specie dalla vicina Haiti e dall’Europa. Se cosi’ fosse, si puo’ dire senza ombra di dubbio che ci riuscirono pienamente: da quando il Che e Castro cominciarono a controllare il paese, l’immigrazione e’ inesistente.

12) Alcuni famosi cantautori, come Carlos Santana, si sono mostrati in pubblico con “eleganti” Che T-shirts. Probabilmente costoro non sanno che stanno celebrando un regime che nella seconda meta’ degli anni ’60 razzolo’ i “roqueros” (persone che ascoltano rock e roll) e i “longhair” (i figli-dei-fiori) e li sbatte’ in prigione per dedicarli ai lavori forzati. Questi “anti-rivoluzionari” avevavno la sola colpa di ascoltare musica, tra cui, quella dello stesso Santana.

13) Madonna addirittura vesti’ la sua maglietta con il Che sulla copertina di “American Life”, sostenendo cosi’ un regime che criminalizzo’ gli omosessuali. Sempre negli anni ’60 le persone con comportamenti effemminati vennero rinchiusi in campi di concentramento detti UMAP. All’entrata si poteva leggere: “Il lavoro vi rendera’ uomini”; questa era la differenza principale con i campi di concentramento fascisti: all’entrata di Auschwitz si poteva leggere: “Il lavoro ti rendera’ libero”.

14) Infine, con sommo dipiacere dei suoi fan, una delle doti piu’ spiccate del Che era la sua codardia. Il giorno prima della sua cattura ed uccisione in Bolivia, aveva ordinato al suo esercito di combattere fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo proiettile. Si arrese il giorno dopo ai Bolivian Rangers, da distanza di sicurezza e con la postola ancora completamente carica. Disse: “Non mi sparate: sono il Che. Per voi valgo piu’ vivo che morto”. Chi lo catturo’, pero’, non era d’accordo.

 Aggiungo un altro po' di dati su Cuba:

  • Cuba owes $18.3 billion dollars to Russia,(The Miami Herald 5/26/1998)
  • The province of  Habana has 21% of the population and people from other provinces of Cuba are not allowed to cross into Havana.
  • The availability of public transportation decreased 70% between 1990 and 1996 .
  • Construction activity decreased 400% during the same period of 1990 and 1996.
  • Telecommunications is outdated and dates back to the 1930's and 1940's .
  • It is estimated that $8 billion dollars will be needed for the reconstruction of power in Cuba.
  • Sewer system is outdated and dates back to 1930 and 1950.
  • In 1959 there were 11 prisons. Today there are more than 300.
  • In the 1950's Cuba had 58 daily newspapers. Presently only one exists.
  • In the 1950's -Cuba ranked eighth in the world in number of private radio stations. Presently privatly owned radio stations are forbidden.
  • Cuba's infant mortality rate of 32 per 1,000 live births in 1957 was the lowest in Latin America and the 13th lowest in the world, according to UN data. Cuba ranked ahead of France, Belgium, west Germany, Israel, Japan, Austria, Italy, Spain, and Portugal, all of which would eventually pass Cuba in this indicator during the following decades.
  • Presently Cuba has one of the largest abortion rates in the entire world
  • Within Latin America, Cuba ranked second only to Venezuela in 1958 in number of automobiles per capita at 24 per 1,000. Today its transportation system is a complete disaster.
  • During the late 1950's, Cuba ranked second only to Uruguay in Latin America, with 169 radios per 1,000 people. (Worldwide, this put Cuba just ahead of Japan.)
  • In terms of television sets per capita, 1950's Cuba was far ahead of the rest of Latin America and was among the world's leaders. Cuba had 45 television sets per 1,000 inhabitants in 1957, by far the most in Latin America and fifth in the world, behind only Monaco, the United States, Canada, and the United Kingdom.
  • During the 1950's, the Cuban people were among the most informed in the world, living in an uncharacteristically large media market for such a small country.
  • In 1957, Cuba had more television stations (23) than any other country in Latin America, easily outdistancing larger countries such as Mexico (12 television stations) and Venezuela (10). It also led Latin America and ranked eighth in the world in number of radio stations (160), ahead of such countries as Austria (83 radio stations), United Kingdom (62), and France (50), according to the UN statistical yearbook.

 
 
 
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Data di creazione: 10/04/2006
 

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