IL VASO DI PANDORA

Una piccola vendetta.
Ti stanno antipatiche le mega compagnie che ti fanno pagare le merendine come fossero oro? Non sopporti il fatto che una bottiglia d'acqua costa si e no 1000 volte il suo valore? Bene, ecco una vendetta prefabbricata.
Chiama il numero verde che trovi sulle confezioni (quello dedicato ai clienti) e inizia a lamentarti per le cose più assurde. Che ne so, racconta della consistenza media della merendina, delle bolle dell'acqua minerale che non ti parlano, del colore dell'etichetta che non si intona al colore della tua tovaglia. Insomma pretendi cose assurde come i loro prezzi. Oltre ad essere divertente ti permetterà di sfogarti, inoltre riceverai a casa (nel 90% dei casi) un regalo da parte delle aziende. Ovviamente più sarà assurda la tua lamentela più sarà divertente. Il massimo sarebbe registrare la telefonata per poi metterla on line.
Ecco alcuni numeri verdi, ma puoi trovarne quanti nei vuoi in un qualsiasi super mercato.
Pringels = 800 30 30 30
CocaCola = 800 83 6000
Ferrarelle = 800 01 39 84
Illy = 800 82 10 21
Star = 800 27 40 94
Voiello = 800 86 23 23
Nesquick = 800 43 44 34

eheheheh ...

Ma quando arrivi?
Oggi 23 febbraio 2005 io sono qui che ti sto aspettando. Sono pronta, sono sicura di essere pronta.
Possibile che tu non possa anticipare, possibile che devo sempre aspettare?
Mi manchi terribilmente, manchi a me e a quasi tutti quelli che hanno passato del tempo con te.
Ti prego, anche solo per una volta potresti arrivare prima?
Dammi un cenno, batti un colpo, manda un fax, un sms, un quel che ti pare ma fammi capire che esisti. .....Venerdì, ma dove sei finito?

*Buonanotte mondo....*
...non fare troppo lo stronzo con persone che non se lo meritano.

La tua virtù è la mia sicurezza. E allora

non è notte se ti guardo in volto,

e perciò non mi par di andar nel buio,

e nel bosco non manco compagnia

perchè per me tu sei l'intero mondo

E come posso dire d'esser sola

se tutto il mondo è qui che mi

contempla?

Mi piaci silenziosa, perché sei come assente mi senti da lontano e la mia voce non ti tocca. Par quasi che i tuoi occhi siano volati via ed è come se un bacio ti chiudesse la bocca. Tutte le cose sono colme della mia anima e tu da loro emergi, colma

Per stasera vorrei: questo, questi, lui, loro e questo.
Un blog scritto bene come questo,
avere tanti amici per festeggiare come questi,
trovare il modo di diventare ricco come lui,
sperperarmi il tutto per diventare come loro,
trovare la soluzione per far avvenire questo.
Ma visto che è giovedì, ci penserò lunedì

ORE 08:45

Questo è, uno di quei giorni che alle 7,00 del mattino vorresti fossero già le 19,00…uno di quei giorni, dove le ore, i minuti, i secondi vanno  a pari passo con…il tempo….quello biologico.

Uno di quei giorni dove sei nervosa, stizzosa, antipatica allo specchio, uno di quei giorni dove l’aria sembra che manchi, ti soffoca, e ciò che vedi non ti piace, no, che non ti piace, perché vorresti essere altrove…uno di quei giorni in cui pensi “ ……zo…ci faccio qui !..uno di quei giorni in cui gli occhiali da sole sono i tuoi migliori amici…(strano a volte quanto un oggetto diventi indispensabile) …uno di quei giorni…

L’incubo di una notte appena passata, l’incubo di un sms che non arriva mai, di un telefono che non squilla, non vibra, non vive….un telefono morto!!!

Pandora gira per casa, tra il silenzio di quelle stanze,…trova ispirazione..e dipinge, accanto a lei un criceto…un criceto per amico, pastelli scuri, varie tonalità dal grigio al nero, a volte marrone, ma non va oltre, Pandora malinconica,triste forse anche….

Lui dispiaciuto…”ti prego non avercela con me”… .”…zo faccio ora ”..riesco a rispondere alla cattiveria, agli insulti, all’indifferenza, ma non a questo, Pandora si sente in colpa…che sarà mai un sms, ma forse più rosicata per quella sua telefonata durata due ore, quella telefonata con “lei” una lei che lo vorrebbe per se, se solo non avesse….

Pandora orgogliosa..lei che vuole essere sempre titolare, che gioca in prima linea, nessuna riserva, nessuna panchina, LEI TITOLARE..perché il gioco sembra così difficile…quel goal mai fatto..un po’ di fiato in più Pandora…corri, corri, c’è tanta gente in difesa, ma vedrai, quella porta..un giorno sarà tua!!!

Se

Ogni gesto esclude la possibilità di un altro gesto, ogni parola esclude ogni altra parola, ogni vita esclude un altro vivere. L’addizione sottrae, relegando le possibilità a semplice immaginazione in una scala di “se” che fa specchio all’”es”. E inseguo il cerchio che la goccia spande finché gli occhi non si posano dall’acqua alla terra, nella visione dell’altra vita, quella delle scelte mai fatte, quella dei treni passati e mai presi, quella dei no al posto dei sì, quella dell’andare invece che tornare. Sentire la vertigine delle ipotesi, cercare di ca[r]pire il senso ultimo delle scelte, gli errori del libero arbitrio.  Ma niente sarà mai lo stesso. Perché le occasioni perdute sono solo sassi gettati nel mare.

gioventù sprecata

io DETESTO l'inglese...lo odio fin dall'asilo. Conosco quattro vocaboli, di quei quattro due non li so pronunciare, uno non so cosa voglia dire e l'altro non lo so scrivere. La prima lezione di inglese l'ho fatta a quattro anni all'asilo per seguire la mia amica...i miei hanno accettato di buon grado pensando che a quell'età avrei imparato più facilmente. Ho imparato a disegnare le banane e ho conosciuto una bimba con cui sono ancora amica adesso...ma di inglese niente. Alle elementari ho preso lezioni private...e già all'epoca ho manifestato ampiamente la mia avversione per l'inglese. Credo di non aver mai fatto i compiti. Poi ho sempre alternato insegnanti che regalavano i 9 a insegnanti che al massimo mi davano un cinque tirato tirato. Ma per me inglese non è mai stata una "materia" io non ho mai creduto fino in fondo a sta storia che l'inglese va studiato....ai corsi privati...ho imparato tutte le canzoni sulla Fiorentina e svariati modi di dire di svariate regioni italiane...adesso so che "saltare la scuola" a Genova si dice bossare, a Milano bigiare, a Roma fare sega, a Salerno fare filone e a Firenze(?)fare forca. O che quella che a Genova è una bicellata a Roma è una schicchera e a Firenze è un biscotto.Senza dubbio interessante ma di inglese ancora niente. E ora eccomi alle superiori...per cinque anni  sono riuscita a sfuggire al fatidico esame ma oggi è arrivato quel duro momento...oggi per la prima volta ho aperto quel libro...con la morte nel cuore, già convinta che ormai manca troppo poco tempo...già convinta che intanto non lo passerò mai...già convinta che sarebbe meglio concentrarmi sull'altro esame. L'ho studiato per mezz'ora filata, cercando di convincere me stessa che l'inglese va studiato... pensando che in fondo non farà poi così schifo...ho aperto cinquecento volte il vocabolario...di media una volta ogni tre parole, dopodichè in preda a forti giramenti di testa(ma più che altro di palle) e a fortissima nausea  ho dovuto chiudere il libro e giungere alla suddetta conclusione. E poi dicono: al giorno d'oggi i ragazzi imparano l'inglese traducendo le canzoni. A me, detto francamente di tradurre le canzoni non me n'è mai fregato un ...........

buon san valentino a tutti.

...mi manca quest'atmosfera. Stanza buia, una piccola lampade puntata sul tavolo. Una tazza di tè... fogli sparsi. E quando poi ti affacciavi al balcone, vedevi la gente passare frettolosa... puntavo gli occhi verso l'entrata della facoltà di lettere e filosofia per vedere se passava qualche ragazza interessante... chiudevo gli occhi, un sospiro... e poi mi fermavo a pensare quanto sarebbe stato bello condividere quei momenti con qualche amore passato... lì fuori... l'odore dei panni ad asciugare... quel pezzetto di cielo che s'intravedeva tra i palazzi vecchi e cadenti, non mi dava la possibilità di guardare oltre... come se mi volesse portare a vivere il presente... "adesso si scorge il sole, fottitene se al di là del palazzo minaccia brutto tempo!"... e ne sono passati di tempi brutti da quelle sere nostalgiche ma comunque belle. E prima di cena c'era il solito bicchiere di vino rosso, una sigaretta l'accompagnava... non torneranno più... bei momenti, non rimpiango nulla e ricordo con un sorriso le persone che mi hanno permesso di viverli... grazie di cuore.

SONO MORTA....

SEPPELLITEMI VIVA

LA BORSA

Non capisco più nulla…ieri ore 18,15 circa…lui mi squilla, e fino a qui nulla di strano….rispondo allo squillo…(avevo le mani unte di PAI al formaggio blhea che schifo)…..15 secondi….un altro squillo….ok sarà che il mio non gli è arrivato (faccio squilli brevi e concisi)…rispondo nuovamente allo squillo….10 secondi…un altro ancora…..si alzano le antenne…eh bhè che vuoi dire?….decido il da farsi…mando un sms “tesoro cosa fai?”…..nessuna risposta….5 secondi….il telefono inizia a squillare…oddio oddio oddio….(iniziano gli scongiuri del non)rispondo, non rispondo…ma non è possibile…mi aveva detto che….stai calma, prendi fiato…un respiro profondo…disinvoltura…”PRONTO” (voce allegra e spensierata)…dall’altra cornetta…”CIAO”…. E poi silenzio…ed io ehmmmm ciao, e inizio a sproloquiare…”-mado’ tu sei matto”…”-ma non avevi detto che “…e inizio ad urlare…a ridere…urlare….ridere (povero gli ho fracassato il timpano)…..parlo dell’imbianchino del piano di sopra….dico io, la prima telefonata e ti metti a parlare di pittura…caliamo un velo pietoso…!!

Lui sorride…dio che delizia per il mio udito…ha la voce dei suoi occhi, …non del suo corpo…del suo stupendo corpo….mmmm…gnam gnam….va bhè cambiamo discorso…andiamo avanti!!

Non faccio altro che parlare, logorio puro, poi chiudiamo…mi si ferma la fame.

Musichetta sms …”ora sai il tuo tesoro che faceva(FACCINA SORRIDENTE)” …altra musichetta “m’ hai stonato l’orecchio”…rispondo “stavo troppo nervosa…scusami..sono sconnessa”…2 secondi…altra musichetta “fa niente (faccina sorridente)….ora dovrei giocare a tennis…ma m’ è passata la voglia(faccina sorridente)…vabbè vado (faccina sorridente)…ed io…cotta a puntino!!!

Ore 19,00…vado a fare shopping, dovevo uscire per comprare esclusivamente una borsa…al solito torno a casa, con altro, scarpe piramidali, (nere, eleganti, carine) e una gonna…glielo dico, risponde che sono spendacciona…e la gonna è provocatoria…..io sorrido..è geloso..iuiuiuiuiuiuiuiu

La sera in chat…fa l’offeso vuole parlare della gonna, ed io lo prendo in giro..ma che succede Pandora?

Si parla di sesso..non so dove sbuca fuori, ma vabhè iniziano le domandine hot!!

…mi accorgo che insomma…quante donne, quante storie, Pandora vai via, fuggi, non farti ammaliare…sai che soffrirai…ma chi l’ha detto ..lui è così premuroso, abbiamo parlato pure della nostra futura governante e di chi deve fare la colazione a chi…lui vuole viziarmi…dice che sara’ lui a farlo!!

…è adorabile los ento 25 ore al giorno. …e sembra cmq poco…Pandora non dovrebbe mai pensare…e non farlo..chi ti obbliga…

SEI IL TABU’ DI QUALCOSA DI TROPPO BELLO PER ESSERE VERO!!!

Dici sul serio?
Quando ti fai una corsa nello smog e ti dici "questa è l'ultima",
quando ti neghi mezzo kebab dicendoti che sei a dieta,
quando ti immagini il tuo chiosco ai caraibi dicendoti che prima o poi si farà,
quando sei in vacanza e ti giuri che non finirà mai,
quando arriva la sveglia ma ti dici che prima o poi ti licenzi,
quando pensi che al superenalotto non si vince sempre e decidi di non giocare.
Dici sul seri o ci prendi per il c***? Sai, se continui a dirlo prima o poi ci crediamo.

A persarci bene farei meglio a non pensarci.
Pensa che ti ripensa, ho fatto un ragionamento. Banale ma ragionato. Alcune cose è sempre meglio non saperle, altre cose e sempre bene saperle in tempo. Difficile, troppo difficile, sceglierle prima e saper decidere. Anche abbastanza ovvio perché è impossibile sapere quali cose sono da non sapere e quali da non dire. Spesso succede o si sente dire "se lo avessi saputo prima non avrei detto, non avrei fatto, avrei fatto o avrei chiesto". Insomma la soluzione non c'è. Almeno io non la vedo. Quindi inutile cercarla. Inutile pensarci. Allora perché tutto questo discorso? Perché sono contorta ma così mi sono chiarita le idee. Forse. Ma a pensarci bene farei meglio a non pensarci.

Come complicarsi la vita. Lezione 1.

Continuare a pensare di poter trovare una soluzione per tutto.
Credere che per far avverare le cose basta crederci.
Immaginare che la fantasia è un vezzo degli artisti.
Scrivere sempre pensando che qualcuno ti leggerà.
Parlare immaginando che molte persone ti stanno ascoltando.
Dipingere le pareti di casa come se fossero quadri.
Parlare di cose mai sentite prima.
Portare avanti questa storia del complicarsi la vita pur sapendo che potrebbe non avere fine.

AAA Cercasi ispirazione dalla vita...

I numeri contano anche da soli.
I numeri hanno un valore ben definito, la fantasia ha invece un valore variabile che al massimo si quantifica con dei numeri. Sono arrivata a 43079 visite e a 50000 festeggerò. Il mio numero di cell conta, quanto ho sul conto conta e la mia targa conta. La fantasia, l'immaginazione e quello che pensiamo sono certamente meno quantificabili. Però sono le cose più importanti che abbiamo. Ma se nessuno è riuscito a contarle o a definire una formula per misurare in assoluto i miei "valori" più importanti, perché ho fatto il comemrciale? E sopratutto, perché mi è piaciuto tanto?

Ci sono momenti della Vita in cui tutto sembra scorrere normalmente. Poi è un attimo, una parola letta o ascoltata, una fugace visione, una sensazione improvvisa. Scatta un interruttore che non sapevamavo neppure di avere e da quel momento nulla sarà più uguale. L'interruttore ha acceso una luce, la luce ha illuminato una stanza, la stanza ha lasciato scoprire i suoi vetri. E noi ci guardiamo attraverso. All'iniziamo li puliamo con timore, con sorpresa, con rispetto. Poi sempre più in fretta per la curiosità e l'imperiosità di vedere cosa c'è dall'altra parte. Per vedere cosa c'è fuori. Non sempre si ha il coraggio di aprire subito la porta. In fondo dentro fa caldo e si conosce fino all'ultimo granello di polvere. Solo che ora ci sono quei vetri. Quei vetri che riflettono ogni più piccolo bagliore di luce. Un giorno, prima o poi, un bagliore più forte di un altro colpirà i nostri occhi e andremo ad aprire quella porta. Un passo e poi un altro per poi scoprire che bastava solo spingere la maniglia.....