Creato da bannata.cilli74_1 il 24/04/2012

IO... FIAMMA DI VITA

La vita tra amore e passione

 

 

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SE A SOFFRIRE E' UN NOSTRO FIGLIO COSA SI FA?

Post n°6 pubblicato il 25 Aprile 2012 da bannata.cilli74_1

Quando a soffrire è un figlio o una figlia che accade dentro un genitore? L’argomento figli è sempre alquanto delicato… perché ci coinvolge e ci stravolge più che se le cose accadessero a noi in prima persona.

Un figlio è quello che ci fa dannare quando c’è ma quando non c’è si porta via un pezzo di vita,  quello che ci fa alzare la voce e che ci risponde male ma anche quello da abbracciare, da coccolare e che quando sembra che della vita non ha capito niente ci ripaga con un comportamento ed un coraggio inaspettati che noi gli abbiamo insegnato… 

Ebbene se ci chiamasse nostra/o figlia/o per dirci :” mamma, papà, c’è stata una brutta lite, l’ennesima lite che vi ho voluto non dire per farvi stare tranquilli con la speranza di poterla ancora gestire,  mi ha offesa/o verbalmente e se ne è andata/o. Non torna stasera ha deciso di dormire fuori, mi sento offesa/o nella mia dignità di donna/uomo ferita/o, mi ha trattata/o come una cosa accusandomi di ciò che non esiste  “, come reagiremmo, sentendo i nostri figli piangere e disperarsi per una persona che non consideriamo meritevole di rispetto, ma che abbiamo sempre accettato per amore di nostra/o figlia/o?

Sicuramente saremmo in una situazione scomoda perché se dentro si accenderebbe un fuoco e saremmo spinti  a dire a nostra/o figlia/o: ammazzala/o, distruggila/o, polverizzala/o,  ahahhahahha  non lo faremmo mai veramente perché siamo persone civili e questo abbiamo insegnato, per una vita, ai nostri figli… ad essere giusti…

Io credo che non sia compito dei genitori, per difendere le proprie creature dalla sofferenza dei sentimenti, sostituirsi a loro suggerendo comportamenti come fossero semplici consigli, perché in un momento di fragilità potrebbero far loro atteggiamenti che non gli appartengono e che invece sarebbero i nostri di genitori… dovremmo invece cercare di capire con loro, dando una chiave di lettura diversa della realtà e spingendoli a riflettere sulla situazione e sulle prospettive future del loro rapporto… pensare a cosa vuole il loro cuore e se ciò che vuole è nel rispetto della loro dignità perché non accada ,MAI, che le maggiori mancanze di rispetto avvengano proprio nelle mura di casa… bisognerebbe permettere loro di volare alti dove i mediocri non potranno raggiungerli… in alto li dove c’è la felicità…

                                                                        Daniela

 
 
 
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