Qualcosa che non c'è

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"Puoi indossare una maschera o dipingerti la faccia, puoi persino considerarti parte della razza umana, puoi metterti un colletto e una cravatta ma una cosa non puoi nascondere: è quando sei marcio dentro."

-J. Lennon
9 ottobre 1940. Love you man.

Sono pochissime (quasi nessuna a dire il vero) le persone che mi hanno trasmesso questo in vita mia, ho sempre la consapevolezza (o la speranza in alcuni casi) che sotto ci sia qualcosa di più, qualcosa di non visibile, qualcosa di buono. Sempre e comunque.
Ma cavolo, tu sei tra queste, una persona viscida e cattiva dentro!!!
E della peggior specie. Di quelli che si mascherano da buoni. E da vittime.
Nel tuo sguardo però, a guardar bene, non c'è niente.
E le vere vittime a questo mondo sono altre. E sono quelle che si rimboccano le maniche e si danno da fare ogni giorno per costruire, non per demolire. Che più degli altri pensano prima al prossimo e poi a se stessi. Le vere vittime sono anche quelle che fanno del male, ma ne soffrono profondamente, quelle che vivono una situazione realmente difficile, non hanno nessuno che li aiuti e si lasciano andare. Nei loro occhi si legge la sofferenza, o il dolore, o la rabbia.
I tuoi occhi invece sono gli unici in questo mondo che non mi trasmettono nulla.
Nessuna emozione.
Solo in alcuni momenti li ho visti illuminarsi:
quando eri convinto che qualcuno ti stesse lodando e quando hai fatto qualcosa che sapevi avrebbe fatto molto male.

E' questo che mi ha fatto capire che bisogna starti alla larga.
I tuoi occhi. Le tue azioni.
Da quel momento ho imparato a non ascoltare più le tue parole.

stream of consciousness

Sono secoli che non scrivo qui e ora più che mai ne sento il bisogno, anche se non so esattamente il perchè, né cosa scrivere ... Sono passati mesi travagliati, più per una serie di "sfortune" ma anche per alcuni cambiamenti a cui ancora la mia testa e il mio cuore non riesce ad adeguarsi! come sempre del resto ... il mio bisogno di stabilità è sempre vivo e sull'attenti, sempre pronto a individuare possibili indizi di possibili allontanamenti di possibili figure di riferimento ... maledetto! non può lasciarmi in pace una volta per tutte, accettare il fatto che "chi c'è c'è, chi non c'è ciccia!" ed evitarmi continui pensieri su quello che posso aver sbagliato, continue ricerche di modi per evitare l'allonatanamento, continui ricordi del passato ... non può farsi una ragione del fatto che quelli che restano sono quelli che vogliono fermarsi, capire, chiedere mentre quelli che se ne vanno sono quelli che non sono interessati? Se una persona ti vuole bene non va dietro a quello che gli dicono gli altri, per quanto questi altri possano essere importanti per lui/lei ... non si fa dei pensieri senza verificarli o parlarne chiaramente con te ... non ti allontana semplicemente perchè la pensi in maniera diversa ... ma vabbè, lasciamo perdere, passato e presente si mischiano e poi va a finire che non riesco ad essere obiettiva ... io sono convinta che essere amici non voglia dire pensarla allo stesso modo, nè tanto meno dipendere dal giudizio altrui, ma potersi esprimere liberamente consapevoli che la buona fede dell'altro non verrà mai messa in discussione e che le differenze potranno solo far crescere, ma mai allontanare! io, almeno la penso e mi comporto così e ci resto male quando mi rendo conto che per gli altri non è lo stesso ... chissà però quanto gli altri siano consapevoli di quello che fanno ... chissà poi quanto io stessa sono consapevole di quello che faccio ... e da lì vai con i dubbi, gli esami di coscienza ... peccato però che quando l'altro non parla (o non vuole parlare) i dubbi sono destinati a restare tali, le incomprensioni si ingigantiscono e gli eventuali errori restano vani, cioè senza possibilità di apprendimento ...

tra tre settimane esatte mi aspetta un lungo viaggio, e se è vero quello che dice una certa canzone ("prima di partire per un lungo viaggio porta con te la voglia di non tornare più") io sono messa malissimo, perchè ho già voglia di tornare, senza essere partita!!! il timore di non farcela, di non essere capace, di non essere all'altezza si sommano alla paura per la lontananza dalle persone a cui voglio bene, per la lontananza da Antonio che starà via per altri sei mesi dopo il mio ritorno, per la paura di "perdermi" quello che accade qui ... una parte molto radicata in me sente l'esigenza che le cose restino sempre uguali ... ferme, rassicuranti ... ma più le cose restano uguali e meno si ha la possibilità di crescere, è il cambiamento, la rottura degli equilibri che ci fa camminare ... e forse questi tre mesi mi permetteranno di superare alcune delle mie più grandi paure ... chi lo sa! in ogni caso è un'esperienza che non voglio perdermi!

non so se quello che ho scritto ha un senso, forse sono stata confusionaria esattamente come i pensieri a cui cerco di dare ordine!
mi sento nel corso di un fantastico work in progress, in cui i miei pensieri, le mie paure, le emozioni si incontrano con difficoltà, problemi e gioie del mondo esterno e per quanto a volte sia doloroso, o volte sia più uno "scontro" che altro, sento che da qualche parte sto andando ...

la favola della farfalla

In punta di piedi ...

Io sono fatta così.

Ho sempre l'idea di disturbare.

Cerco sempre un segnale, il "VIA LIBERA" per poter entrare.

Solo allora, in punta di piedi, mi avvicino.

Posso essere al tuo fianco tutte le volte che ne avrai bisogno.

Io sono fatta così.

Se però mi rendo conto che stai andando via, che non hai più bisogno di me, in punta di piedi, così come sono venuta, vado via.

quello che resta

E l’amore guardò il tempo e rise,
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.

Luigi Pirandello

Non trovo ...

Ecco ... è successo di nuovo ...
ma perchè sono così pasticciona??
ogni tanto mi sfugge qualcosa ...
in genere lascio le cose dove so di poterle ritrovare
il guaio è quando sto pensando ad altro mentre le poso ...
perdo di tutto, ogni genere di oggetto e suppellettile
stamattina per esempio non trovo una cintura ...
l'ho tolta ieri dal jeans, che fine avrà fatto?
cerca e ricerca, cerca e ricerca, cerca e ricerca ...
ieri non trovavo le chiavi della macchina
cerca e ricerca, cerca e ricerca, cerca e ricerca ...
erano esattamente nel posto dove pensavo di averle messe
forse si erano nascoste la prima volta che le ho cercate!
perdo di tutto, cellulari, portadocumenti, cd
perdo di tutto, ma i ricordi mai ...
quelli sì che, anche quando non dovrebbero, restano sempre al loro posto!
perdo di tutto, anche le persone ...
c'è da dire che con le persone sono più difficili da conservare:
tu le lasci in un posto, e quelle si spostano, camminano,
corrono, si fanno delle lunghe passeggiate e poi tornano ...
a volte ti sembra di averle perse e invece sono lì,
nascoste bene, come le chiavi della macchina
altre volte cerca e ricerca, cerca e ricerca, cerca e ricerca ...
e poi scopri che non ci sono più ...
con le persone possono succedere tante cose:
possono essere anche loro a perderti,
ti mettono in un angolo del loro cuore
e magari dopo un po' ti spostano
(chissà dove, forse nello stomaco o nel ginocchio)
o magari dopo un po' ti cacciano
o magari si dimenticano di averti lì dentro ...
per paura di perdere le persone che amo
ogni tanto controllo ...
mi avvicino, busso, e chiedo:
"ehiiiiiiiiiiiii ... ci sono ancora lì dentro?"
giusto  così, per sicurezza,
perchè una volta che le hai perse non puoi più ritrovarle
ci sono dei casi in cui ti sembra di aver perso qualcuno
ma in realtà non ti ha mai dimenticata
dei casi in cui ti sembra di aver perso qualcuno
ma in realtà continua ad amarti
da un posto che non sai neanche se esiste

ecco, mi è successo di nuovo,
stavolta ho perso la cognizione del tempo ...
mi sono distratta e mi sono persa a pensare e ripensare
dimenticandomi di andare a lavorare!!

estranei

"Si sono incrociati come estranei,
senza un gesto o una parola,
lei diretta al negozio,
lui alla sua auto.

Forse smarriti
O distratti
O immemori
Di essersi, per un breve attimo,
amati per sempre.

D'altronde nessuna garanzia
Che fossero loro.
Sì, forse, da lontano,
ma da vicino niente affatto.

Li ho visti dalla finestra
E chi guarda dall'alto
Sbaglia più facilmente.

Lei è sparita dietro la porta a vetri,
lui si è messo al volante
ed è partito in fretta.
Cioè, come se nulla fosse accaduto,
anche se è accaduto.

E io, solo per un istante
Certa di quel che ho visto,
cerco di persuadere Voi, Lettori,
con brevi versi occasionali
di quanto triste è stato."

(Wislawa Szymborska)

vorrei poterti parlare almeno una volta senza rancori,
chiederti come stai e, se ti facesse piacere saperlo,
dirti che sto bene, che ogni giorno ho una ragione per essere felice
e che vorrei che anche per te fosse lo stesso.

piccolo sfogo

Finalmente questa settimana è finita, non ne potevo più!
Eppure mi ha lasciato addosso un nervosismo incredibile, sento proprio la necessità si scrivere un po'.
Credo che quando si lavora con altre persone ognuno dovrebbe avere rispetto per quello che fanno gli altri. Dovrebbe avere rispetto anche se quello che fanno non lo soddisfa. Credo che un superiore possa fare dei rimproveri, ma solo se lui stesso ha fatto del suo meglio per fare la sua parte. Non mi sono mai fatta problemi a prendermi le responsabilità dei miei errori, ma se mi viene detto qualcosa che non ha basi, se devo prendermi le cazziate per conto di altri non ci sto.
Non ci sto a sentirmi cose che vanno oltre gli errori commessi, a sentirmi offese che hanno poco a che fare con quello che è stato effettivamente il mio lavoro e che arrivano anche a toccare il personale ...
non ci sto a sentire la mia responsabile che mi da addosso perchè vado un giorno a Roma per la scuola, quando in due settimane sono stata sempre presente, lavorando quasi senza soste!
non ci sto a vedere un'assistente arrivista che si nasconde dietro agli altri dopo aver fatto una cavolata dietro l'altra ... se il gruppo fa degli errori, la colpa è del gruppo, non dei singoli ... per me in un gruppo è fondamentale rispettarsi a vicenda, se ci sono degli errori non serve urlare e gettare fango, si può lavorare e correggerli insieme ...

ieri ho smesso di lavorare, felice di aver chiuso questo maledettissimo progetto, ma con il carico dei veleni e umiliazioni prodotti da questi scontri, con la rabbia di non poter imparare niente da persone di questo genere, con lo sconforto e l'idea che del mio progetto di ricerca non gliene freghi niente a nessuno ... starò procedendo nella giusta direzione? che cosa sto a fare lì? è un dottorato o una schiavitù?

poi, si è illuminato il cellulare ... era il prof. da cui dovrei andare a fare il periodo all'estero a cui era partita la chiamata per sbaglio ... iniziamo a scriverci e mi rassereno un po' ... penso a Stoccolma, a quanto desidero fare quest'esperienza, alla bravura e all'umanità di questo professore ... penso che lui, tra quelli che conosco, sia uno dei pochi degni di tale titolo ... con lui forse potrei davvero imparare qualcosa, forse questo dottorato non sarà così inutile...

e poi finalmente è tornata a galla una convinzione che c'è sempre dentro di me: tutto nella vita serve ... diventiamo quello che siamo in base a quello che viviamo, ai momenti belli così come a quelli brutti, e in fondo non ho proprio niente di cui lamentarmi ...

l'importante è non perdere di vista le cose importanti ... il fatto che ho degli amici fantastici, che ho accanto a me un uomo che mi ama e che amo sempre di più, e che il mio vero obiettivo è diventare una psicoterapeuta e aiutare gli altri e devo fare del mio meglio per riuscirci ... vista in questa prospettiva i veleni universitari perdono di gran lunga significato, lasciano il tempo che trovano!!

"e ... se c'è un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole"

il sole c'è, è bello alto in cielo e splende come non mai!!! :)

come il buongiorno ...

L'amore è chiaro come il giorno
l'amore è semplice come il buongiorno
l'amore è nudo come la mano
ma è il tuo amore il mio amore
perché parlare di grande amore
perché cantare alla grande vita?

Il nostro amore è felice di vivere
e ciò gli basta
E' vero l'amore è molto felice
e anche un po' troppo... può darsi
e quando chiudi la porta,
sogna di andarsene dalla finestra
Se il nostro amore voleva partire
facevamo di tutto per farlo restare
che cosa sarebbe senza di lui la vita
un valzer lento senza la musica
un bambino che non ride mai
un romanzo che nessuno legge
la meccanica della noia
senza amore né vita!

Jacques Prévert

Punti di vista ... :O)

la felicità, a volte, sta nel vedere un semplicissimo
"ammasso di ferraglia e bulloni"
la felicità, a volte, sta in due uomini che ti sorridono dicendo
"Jumbo ... Hakuna Matata!!"
la felicità, a volte, sta nel prendere la direzione sbagliata della metro
la felicità, a volte, si può racchiudere in due parole
la felicità, a volte, è nel guardare due occhi color splendida giornata
la felicità, a volte, si nasconde tra due cuscini e un piumone
la felicità, a volte, è in un pomodoro
la felicità, a volte, la trovi in un formaggio francese ... :O))