Vittorio Sironi mercoledì 3 febbraio 2021
Lo sguardo dello psichiatra sulle difficoltà personali accentuate dalle paure e restrizioni del periodo che viviamo
Apprensione, agitazione, insonnia, angoscia vera e propria, addirittura panico, calo del tono dell’umore: sono condizioni purtroppo frequenti nelle società occidentali, caratterizzate da ritmi frenetici di lavoro e da condizioni di vita con lo stress sempre in agguato. Disturbi che si sono accentuati – e talvolta sono letteralmente 'esplosi' – con l’arrivo della pandemia da coronavirus. Tra gli 'effetti collaterali' della diffusione del Covid-19 vi è infatti un aumento nella popolazione di un diffuso senso di ansia e di paura determinato dalla situazione di incertezza sanitaria che si sta attraversando e dalle conseguenze individuali, sociali ed economiche delle misure di contenimento messe in atto, a partire dal lockdown. Tale sensazione è in parte giustificata, molto più spesso invece costituisce una risposta esagerata ed eccessiva nei confronti della quale si cerca di intervenire soprattutto con rimedi di natura più farmacologica che psicologica.
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il 19/12/2023 alle 11:39
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