Il faro nella notte

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Post n°973 pubblicato il 06 Dicembre 2013 da my_heart_swings

Odio scrivere nel mio blog con lo smartphone: non sono disinvolta, le dita sulla tastiera non stanno al passo col flusso dei miei pensieri. Ma stasera il senso di disfatta è troppo forte. Ed io non riesco a tenermelo dentro. La sensazione, troppo amaramente familiare, è quella di un tradimento collettivo. In poche ore si sono succeduti troppi episodi che riesco a incasellare come umilianti. Sì, è questa la sensazione dominante l'umiliazione.Lui che invece che pensare a me, ai miei sentimenti, decide di dare ripetizioni al figlio della sua ex, quella ex che lo rivuole e al cui confronto mi sono sentita sempre inadeguata (com'è che in questi casi riemergono dalla mia mente tutti i dettagli che mi erano stati raccontati da lui (a volte gli erano solo sfuggiti di bocca!) in momenti vari, tipo "ti assicuro che avevo i miei ottimi motivi per stare con lei", alludendo alla sua bellezza e al feeling che c'era tra loro). E mi sono chiesta perchè le persone non mi proteggono mai? Perchè sono sempre io quella che non importa se poi ha paura o si sente umiliata? Quale dei miei ex si é mai preoccupato per me? E Il litigio che ne è scaturito si è sommato all'altra inaspettata umiliazione cui sono andata incontro stasera, illudendomi di essere in un ambiente amico. Le solite critiche, quelle su cui ironizzo, ma stavolta piú feroci, piú gratuitamente cattive, sui miei capelli, sul mio viso...quelle che ti sembra di essere tornata alle medie, quando in classe c'era il branco che ti mette all'angolo. E come allora uno capeggiava l'attacco e gli altri lo spalleggiavano. Chi si è comportato meglio ha semplicemente taciuto. E poi la stoccata finale, definitiva, quella dopo la quale, scossa com'ero dopo la lite con lui, non ho piú retto: cattiverie su di me riguardo il mio ex, collega pure lui (era una cena tra colleghi). Volevano umiliarmi anche per quella vicenda, quasi volevano farne uscire bene lui. Sentivo le lacrime che volevano uscire, lacrime di umilazione, ma non volevo davanti a loro. E l'umiliazione era tanto più forte quanto più mi sentivo stupida per essere andata lì, per non essermi accorta che il mio unico ruolo era farli divertire così.In macchina ho guidato potendo finalmente piangere, ripensando a come nessuna di quelle persone ha avuto un moto di vera amicizia e rispetto per me. Ripensavo a lui, che dopo avermi ferito, avendo preferito creare un ponte con la sua ex, si è pure stizzito, freddo. Ok, sarâ meglio che provi a dormire, sperando di non svegliarmi con gli occhi da ranocchia per il pianto: domani al lavoro non voglio dar loro pure questa soddisfazione.Faccio bene a stare lontana da quasi tutti. Le persone che sanno maneggiarei miei sentimsnti sono pochissime, rare. Non devo scordarlo

 
 
 
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Un blog di: my_heart_swings
Data di creazione: 01/07/2007
 

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