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Post n°201 pubblicato il 09 Febbraio 2012 da Illywirin
Quando i cacciatori appartenenti alle tribù Ostyak della Siberia prendono in trappola un orso e lo uccidono, gli tagliano la testa e l'appendono a un albero. Poi abbandonandosi a grandi dimostrazioni di sconforto, spiegano all'orso di non essere stati loro i responsabili della sua uccisione, ma i russi. Un'ascia russa l'ha decapitato e un coltello russo l'ha scuoiato, dichiarano. E alla pelle dell'orso si rivolgono con rispetto e venerazione, come fosse una divinità.
Gli Gli Ostyak compiono questo bizzarro rituale, nella speranza di placare lo spirito dell'orso, altrimenti,così credono, il fantasma dell'animale si vendicherà e le future cacce all'orso saranno votate all'insuccesso. I cacciatori non si fanno scrupoli ad addossare la colpa ai russi, che conquistarono gli Ostyak nel lontano 1583. Ancora oggi fra le due popolazioni non corre buon sangue.
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