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solo cose belle

 

IL VALORE DELL'AMICIZIA

"Di tutti i valori umani, niente di più santo e di più utile può essere desiderato e cercato, nulla di più dolce e di più vantaggioso può essere gustato e trovato, dell'amicizia, benchè nulla sia così difficile da acquisire. L'amicizia è fonte di benedizioni in questa vita e nell'altra. La sua soavità rende attraenti tutte le virtù, mentre è capace di estirpare ogni specie di vizi. Addolcisce l'avversità e modera la buona fortuna, sicchè si può dire che nessun uomo può essere contento in questo mondo senza amici. "Guai a chi è solo; se cade, non ha alcuno che lo rialzi". (Qo 4,10). Chi non ha amici è proprio solo. Al contrario pensa alla soddisfazione, alla gioia che uno prova nell'avere una persona alla quale poter parlare senza reticenze dei propri problemi personali, nell'avere qualcuno cui rivelare i propri punti deboli e manifestare senza arrossire, i propri progressi spirituali, cui confidare i segreti e le aspirazioni del cuore. Nulla è più dolce di una tale unione di cuore a cuore e di mente a mente. In simile unione non c'è posto per l'arrivismo nè per il sospetto. La stessa correzione non è presa in cattiva parte, nè la buona parola per adulazione. (A. Rievaulx)

 

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Ricordi

Post n°182 pubblicato il 16 Settembre 2014 da carbonediamante
 

 

 

 

 


 


 

Il cielo è pieno dei nostri ricordi,

ogni stella, un'infinità di stelle;

piccole luci che illuminano un buio fitto.

Ogni notte ha mille soli,

soli che appaiono solo nel buio;

ricordi che si illuminano solo quando si lascia che,

le cose e la propria esistenza,

siano avvolte dall'amore.

 

 

 

 

 

 
 
 

Solo un passaggio...

Post n°181 pubblicato il 31 Ottobre 2013 da carbonediamante
 

 

 

 

 

 

Tutto passa!

L'uomo se da una parte mira a superare sempre se stesso, dall'altra è di una fragilità estrema, "come l'erba che germoglia al mattino... alla sera è falciata e dissecca" (Sl. 89).

Qui, solo di passaggio, eppure ogni passaggio è un'esperienza che si imprime nella nostra esistenza e forma la nostra identità.

Si passa dal vecchio al nuovo, dal conosciuto allo sconosciuto.

Tra il passato e il futuro c'è il presente: un passaggio.

Ci sono momenti che non tornano indietro, l'opzione consigliata è andare avanti, compiere un passaggio..... 


.......ci sarà ancora molto da scoprire!


 

 

 
 
 

Passione collezionismo

Post n°180 pubblicato il 06 Settembre 2013 da carbonediamante
 

 

 

 

 

Il collezionismo è una passione adatta a diverse età'. Forse molti di noi da piccoli hanno raccolto figurine, conchiglie o minerali, e ancora oggi continuano a fare collezione di particolari oggetti.
La passione per il collezionismo ha avuto il suo inizio in epoche antiche; gli oggetti delle raccolte sono mutati con i tempi e le mode. Le collezioni possono essere di diversa specie: ciottoli, conchiglie, cartoline, francobolli, lattine, bottiglie, figurine, foto o giornali d'epoca, stampe, quadri, statue... e molto altro, in funzione anche alle disponibilità economiche.
L'uomo primitivo ha iniziato a raccogliere ciò che la natura più facilmente gli proponeva. Con il passare del tempo gli oggetti preziosi erano il bottino di guerra conservato nei templi come offerta agli dei. Più tardi i capolavori di notevole valore andavano ad abbellire castelli e palazzi. Si narra che Giovanni di Francia, duca di Berry, noto collezionista di gioielli, monete e dipinti, del tardo medioevo, interruppe una battaglia contro gli Inglesi, per avere il piacere di mostrare al suo nemico in battaglia ma collega in collezionismo duca di Bedford, un libro miniato, il cui pezzo più famoso è detto: Libro delle Ore, oggi conservato al museo Condè di Chantilly.
Attualmente molte ricche collezioni sono raccolte e conservate nei musei, altre sono in case private. Nelle nostre case ci possono essere collezioni piccole o grandi, dove il loro valore non è puramente economico, infatti il valore commerciale di una collezione è spesso difficile da definire poiché influenzato dalla passione che anima il collezionista.
S'incomincia a raccogliere da un avvenimento che ha generato un particolare interesse, per imitare un amico, per abbellire la casa o perché attratti da personaggi famosi oppure da altre passioni precedenti. Interessante nel collezionismo è anche la conoscenza di altri collezionisti per la ricerca di oggetti, notizie o per lo scambio di doppioni.
A secondo dell'oggetto, il materiale collezionato richiede raccoglitori o luoghi idonei, un ordine, una classificazione e ancora, notizie storiche e culturali.
Il tempo dedicato alla ricerca dell'oggetto e all'approfondimento della sua conoscenza, darà sempre un incremento della nostra cultura e di chi avrà voglia di fare nuove scoperte.
Così ci sono collezioni solo per ricchi collezionisti e collezionisti che diventano ricchi con "povere" collezioni.

 


"Ho una vasta collezione di conchiglie

che tengo sparse

per le spiagge di tutto il mondo".

(Steven Wrigth)

 

 

 
 
 

....

Post n°179 pubblicato il 11 Maggio 2013 da carbonediamante

 

 

 

 

 



Dedicato alla mia cara mamma,

che giovedì sera

il suo cuore ha cessato di battere

 


 


Quaerens me, sedisti lassus:
redemisti crucem passus:
tantus labor non sit cassus.
(Per cercarmi, ti sei affaticato; per salvarmi hai sofferto la croce, non sia inutile tanta sofferenza!)

......

Qui Mariam absolvisti,
et latronem exaudisti,
mihi quoque spem dedisti.
(Tu, che hai perdonato Maria ed esaudito il ladrone, a me pure hai dato speranza)

.......

Oro supplex et acclinis,
cor contritum quasi cinis:
gere curam mei finis.
(Ti supplico umilmente prostrato, con il cuore spezzato, come polvere: prendi a cuore il mio destino)

(dal Requiem di Mozart)

 

 


 
 
 

Un pò di saggezza orientale

Post n°178 pubblicato il 08 Aprile 2013 da carbonediamante
 

 

 

 

 


LA RABBIA


Quando qualcuno vi fa arrabbiare,
è come se vi avessero scagliato una freccia al cuore.
Ma non vi ha colpito, e giace a terra, ai vostri piedi.
Allora voi la raccogliete e vi colpite da soli
ancora e ancora, ripetutamente.
Questo è ciò che accade con la rabbia.
Qualunque cosa nella vita può essere causa di lite,
ma la scelta di arrabbiarsi o meno, è solo nostra.
Chakdud Rinpoche


COME L'ACQUA

I migliori sono come acqua,
portano ristoro a tutti senza competere con alcuno
scelgono ciò che gli altri evitano.
E cosi sono simili al TAO, dimorano nella terra,
profondi nel pensare, generosi nell'aiutare,
sinceri nel parlare, pacifici nel governare,
abili nell'operare, si muovono con il tempo
e poiché non competono non trovano ostilità.
Tao Te Ching


LUCE

Ognuno deve diventare "luce" per se stesso e per l'umanità.
Krishnamurti



CONOSCENZA

Il maestro disse a un suo allievo:
Yu, vuoi che ti dica in che cosa consiste la conoscenza?
Consiste nell'essere consapevoli sia di sapere una cosa
che di non saperla. Questa è la conoscenza.
Confucio



VERA PACE

La vera pace sorgerà spontaneamente
quando la tua mente sarà libera da ogni attaccamento.
Quando sarai consapevole che gli oggetti del mondo
non possono darti ciò che vuoi veramente.
Theragatha



 

 
 
 

Volto di Pasqua

Post n°177 pubblicato il 24 Marzo 2013 da carbonediamante
 

 

 

 

 

L'amore domanda sempre un volto da amare.

Lo sguardo è conoscenza e percezione. Il mondo dell'uomo esiste solo nello spazio dell'incontro tra gli sguardi, nella comunione tra i volti.

Nell'incontrarsi dei volti impariamo a conoscere l'amore.

Anche nella distanza invalicabile delle culture, l'altro è cercato nel suo volto e in questa prossimità si rende possibile la relazione. Allora l'essere profondo dell'uomo si mette in movimento e ogni cosa o persona si illuminano di una nuova luce.

...E nonostante tutto....

Quando incontriamo Qualcuno che ci dice: "oggi sarai con me..."

..."dove?"...

...."dove l'Amore vede solo un volto da amare"...

Questa è la Pasqua!

 

 

BUONA PASQUA A TUTTI!

 

 


 

 
 
 

Quando l'amore suscita l'odio

Post n°176 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da carbonediamante
 
Tag: amore, odio

 

 

 

 

L'amore suscita l'odio. Forse più volte abbiamo fatto l'esperienza di un amore che ha suscitato indifferenza, gelosia o addirittura odio. La gelosia mette l'io al centro, rompe l'unità dell'amore e isola il singolo dagli altri, impedendo così di cogliere l'amore come dono per tutti.

L'amore viene ricambiato solo quando incontra persone che già sanno amare, che già sono nell'amore. Se si va incontro a chi non conosce il bene, questo viene rifiutato. Quando si scopre e si vive in un cammino difficile, di solitudine e incomprensione da parte degli altri, ci sono due vie percorribili, o ritiro il mio amore oppure comprendo che ho davanti qualcuno che va amato di più, perché incapace di comprendere l'amore. Tuttavia amare non ci garantisce il lieto fine, non sempre l'amore vince dal lato in cui lotta; bisogna attendere, seppure nel dolore, che maturi la vittoria del bene, poichè l'amore è sempre più forte dell'odio.

Il mercante di amore chiede sempre qualcosa.

Il donatore di amore conosce sempre gratitudine.

 

 
 
 

neve

Post n°175 pubblicato il 09 Gennaio 2013 da carbonediamante
 

 

 

 

 

LA NEVE

ll bimbo guarda alla finestra i fiocchi
taciti, ch'empion turbinando l'aria,
guarda la strada bianca e solitaria,
che non ha che un ombrello e due marmocchi.

E guarda la casina dirimpetto,
che è agghiacciata dal vento e dalla bruma,
ma che pur nel silenzio freddo fuma
con la pipa del suo comignoletto.

Sorride il bimbo nel suo caldo covo,

ed è stupito perchè i fiocchi, a un tratto,
d'un paesello nero e vecchio han fatto
un paesello tutto bianco e nuovo

Marino Moretti





Questa poesia mi ricorda tanto la mia infanzia,

quando dalla finestra guardavo la neve che scendeva,

ogni tanto qualche passante per strada.

I camini che fumavano,

il campanile talmente appuntito

che la neve non osava appoggiarsi.

Tutto era supore,

poesia,

magia.

E restavo lì a guaradare....





 
 
 

Regalare qualcosa al cuore

Post n°174 pubblicato il 19 Dicembre 2012 da carbonediamante
 

 

 

 

 

Si narra che il poeta tedesco Rilke, definito anche il poeta delle rose, abitò per un certo periodo a Parigi. Per andare all'università percorreva ogni giorno, in compagnia di una sua amica francese, una strada molto frequentata. Un angolo di questa via era permanentemente occupato da una mendicante che chiedeva l'elemosina ai passanti. La donna sedeva sempre allo stesso posto, immobile come una statua, con la mano tesa e gli occhi fissi al suolo. Rilke non le dava mia nulla, mentre la sua compagna le donava spesso qualche moneta.
Un giorno la giovane francese, meravigliata domandò al poeta : "Ma perché non dai mai nulla a quella poveretta?"
"Dovremmo regalare qualcosa al suo cuore, non alle sue mani" rispose il poeta.
Il giorno dopo, Rilke arrivò con una splendida rosa appena sbocciata, la depose nella mano della mendicante e fece l'atto di andarsene.
Allora accadde qualcosa di inatteso: la mendicante alzò gli occhi, guardo il poeta, si sollevò a stento da terra, prese la mano dell'uomo e la baciò.
Poi se ne andò stringendo la rosa la seno.
Per una intera settimana nessuno la vide più. Ma otto giorni dopo, la mendicante era di nuovo seduta nel solito angolo della via, silenziosa e immobile come sempre.
" Di che cosa avrà vissuto in tutti questi giorni in cui non ha ricevuto nulla?"
" Della rosa" rispose il poeta.

 

 

 

 

In questo natale vi auguro di trovare ciò che sazia il desiderio del vostro cuore: un Dio bambino. Non un'azione rivoluzionaria o un'audace scoperta, ma un semplice e disarmante bambino, che riempie l'inquietudine del cuore gettandovi le radici della verità, della bellezza, della bontà e dell'unità che danno armonia a tutto l'essere. L'inquietudine non viene dalla sola assenza di Dio, bensì dall'assenza dell'uomo a se stesso, da una certa incapacità a spiegare le esigenze fondamentali del proprio cuore. Allora, mendicanti davanti al presepio accogliamo quella "rosa" che un Bambino regalerà al nostro cuore.


 

 

BUON   NATALE !

 


 
 
 

Brassens

Post n°173 pubblicato il 13 Dicembre 2012 da carbonediamante
 

 

 

 

 


"Quando Brassens vi chiama, seguitelo", è il titolo della serata tenutasi il 27 ottobre 2012 presso la Sala Consiliare del Castello di Agrate Conturbia per la presentazione del libro "G.Brassens - 5h,40'", dedicato al cantautore francese Georges Brassens. Scritto da un'agratese, Daniela Soave Vighesso al suo primo esordio, la presentazione di notevole suggestione e finezza, è stata l'accompagnata da canzoni di Brassens proposte dal vivo.

 

Sono felice di riportare nel mio blog, in accordo con l'autrice, parte della presentazione del libro pubblicato presso le Edizioni Medea di Pavia. In seguito metterò anche qualche altro post per farvi stuzzicare la curiosità.

 

 

 

 

"G. Brassens 5,h 40' , pensieri e riflessioni tra un treno, un pullman e una quenelle di quinoa, è il titolo del libro dedicato al grande poeta, musicista e cantante francese Georges Brassens. Non proprio una biografia ma piuttosto il racconto di come Brassens può entrare di soppiatto, quasi clandestinamente, nella vita di una persona e cambiarla. Semisconosciuto in Italia, se non per le versioni di De André di alcune delle sue canzoni, Brassens fu il primo a liberare il linguaggio fino ad allora (1952) inamidato e prefissato della canzone, il primo a darle dignità di testo letterario, il primo autore che usando versi classici di perfetta struttura, riesce a mantenere una (apparente) tale semplicità da raggiungere il pubblico più largo, popolare.
Se dovessi dire come è nato questo libro, direi che è nato per generazione spontanea, nel senso che si è scritto da solo. 48 ore dopo aver ascoltato una delle pochissime raccolte di canzoni di Brassens reperibili in Italia, ho cominciato a scrivere quello che mi passava per la testa. Per me, era già un libro anche quando era ancora un informe abbozzo di zampe di gallina scarabocchiate in treno. Di quelle prime pagine non è rimasto molto, se non lo spirito, una passione insana che non si è sopita col tempo, anzi ha trovato solide basi per la sua ragione d'essere.
In seguito, alla ricerca di materiale, è inevitabilmente arrivata la delusione di entrare in una libreria e sentirsi dire: Esaurito, non disponibile, introvabile. Quando finalmente ho trovato i pochi testi reperibili in italiano, mi sono accorta che quasi tutti sono rivolti a chi già conosce Brassens, la maggior parte portano i testi in originale come dando per scontato che tutti conoscano il francese, quasi tutti si dedicano a dotte disquisizioni sui testi senza fornire alcun contesto in cui inserirli, alcun appiglio né temporale né linguistico. Non esisteva un testo divulgativo per accostarsi a Brassens in modo semplice, comprensibile. Dal momento che io sono convinta che prima di approfondire bisogna conoscere, il mio libretto nascente ha trovato il suo obiettivo finale, fornire uno strumento di conoscenza, accessibile a tutti, dell'autore Georges Brassens dopo di che si può decidere se vale la pena di continuare un percorso impegnativo e mai finito, oppure dire no, non mi interessa, non fa per me.
Riguardo al modo di trattare l'argomento, ho cercato di attenermi alle poche linee essenziali che a poco a poco si sono andate delineando. L'argomento di questo libro è la storia di un uomo che ha vissuto un certo numero di anni, non molti, in una certa epoca, e che di mestiere era cantante e musicista. Ho cercato nei limiti del possibile di tenere separata la narrazione di questi 3 percorsi paralleli, di non affastellare pagine su pagine di materiale eterogeneo, allo scopo di raccontare di tutto e di più, perché io per prima so quanto l'argomento sia già sufficientemente impegnativo".

 

 

"Da qualsiasi lato lo si prenda, è dalla parte opposta che Brassens ci sorprende e ci interroga". (A.Tillieu)

 

 

 
 
 
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