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« La prigioniera del cast...La montagna incantata »

La cacciatrice dei castelli del cielo

Post n°195 pubblicato il 17 Gennaio 2012 da Illywirin

 

 

 

Un castello si librava nel cielo

sopra le nuvole.

appena visibile nell'oscurità.

Donat Van Donat, guardò la pendola;

segnava la mezzanotte.

Per i comuni mortali, era ora di andare a nanna,

ma per lei

 il lavoro cominciava ora e che lavoro,

perchè lei..era una cacciatrice di Draghi.

Uscì fuori; c'era la luna o meglio

 una delle due lune,

che giravano intorno a quel mondo fantastico;

fece un fischio..e una pantera nera apparve.

-Andiamo Darma!, disse.

Le salì in groppa e sparì nella notte.

Il principe Van Victor, stava cavalcando

nella foresta;

non era facile orizzontarsi

con la sola luce della luna,

 forse avrebbe dovuto fermarsi.

Rallentò l'andatura , e sentì un ruggito,

seguito da un grido di una donna.

-Un drago pensò..

Si diresse verso il rumore, vide una donna,

e di fronte un drago verde.

-Eccomi disse ti salverò!

-Ma io non sono in pericolo,

 disse lei sorridendo,

con la spada sguainata;

 vicino a lei una pantera.

-Infatti........ disse  il drago ...sono io in pericolo!

-Ehm, questo è insolito!,

 disse Van Victor,

beh allora non ti salverò!.

Eh no!, disse Van Donat, figuriamoci

se mi faccio scappare un principe,

mica capita tutti i giorni, di draghi invece

ne trovo quando voglio.

Dove vai  bel principe?

-Sulla montagna incantata.

Il posto mi  ispira..disse lei,

posso accompagnarti?

-Bene ci faremo compagnia,

disse Van Victor.

-Non è che posso venire pure io, disse il drago?

-Vedo che non ho problemi di solitudine...

disse van Victor...

va bene...

E così la strana compagnia si diresse verso

le montagne Incantate.

 Si può essere diversi, ed essere amici

pensò Van Victor

e poi potrebbero farmi comodo,

contro la terribile strega che abita lì,

e un brivido lo attraversò.

Solo un'ombra più nera delle altre

indicava la loro meta all'orizzonte.

Cavalcò finchè

la luce del sole ferì il suo viso,

era l'alba,

un altro giorno aveva avuto inizio.

 Ma questa è un'altra storia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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