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Rintocchi d'amore

Post n°270 pubblicato il 12 Agosto 2012 da Illywirin

 

Foto di vivodicuore

 

 

Uscirono all'aperto......era appena l'alba;  in giro non c'era nessuno.

"Beh...disse Frankie che facciamo?,

il Papiro l'abbiamo, ma quei due sono  fuggiti"

"Torniamo a Torino a riportare il Papiro" disse Corsi.

"Prendiamo l'aereo?", disse Frankie.

Gli altri si misero a ridere ......

"Ah ah, disse Alissya, perchè pagare il biglietto...

nei portali si viaggia gratis..."

Si incamminarono così fra le strade di Vienna,

verso l'edificio che nascondeva il

portale.

Le strade erano semideserte........passarono vicino al Prater.

Tutte le giostre erano ancora ferme,

ma vicino alla grande ruota c'era qualcuno.

"Entriamo a vedere" disse Corsi........

"Ancora vivi"....disse la voce.."e ho perso il Papiro.

......non voglio rischiare oltre..."

Apparve una luce azzurra come di un portale,

Mastro Reaper e l'aiutante entrarono

e subito dopo il portale, si dissolse.

"Potente questo mastro Reaper!", disse Alissya..

".Beh non importa....andiamo

a Torino adesso."

Nel museo....si stavano preparando per l'apertura,

quando la statua di Seckmet si

mosse....

Il direttore era fermo, spaventato.....

Uscirono i nostri amici;

Alissya sventolò il Papiro....il direttore capì e sorrise.

Il Papiro delle miniere d'oro era tornato al suo posto.

La sera Alissya,Anne,Corsi e Frankie

passeggiarono al Valentino,ognuno

mano nella mano con la sua lei.

"Ho parlato con Anne, disse Alissya...

se siete d'accordo...questa notte.

vi dimostremo quanto vi amiamo!"

"Perchè non subito?", disse Corsi ad Anne.

"Già ", disse Anne mi sembra già di vedere

l'articolo sul giornale "ULTIMA EDIZIONE

Scandalo a Torino!

Il commissario Corsi trovato ad amoreggiare

su una panchina del parco del Valentino

la Procura indaga"

La sera cenarono, e questa volta Frankie

e Alissya fecero finalmente l'amore.


Fino a mezzanotte però...perchè Alissya ,

dopo un ultimo bacio cominciò a rivestirsi

e mentre il campanile batteva

il dodicesimo rintocco aprì la finestra.

Frankie scosse la testa e disse

"Non mi abituerò mai....Adesso si trasformerà

in pipistrello e volerà via!"

"Che bella, la notte......la notte è magia,

incanto, vedo la luce della luna"

"Sai una cosa Frankie, amore mio,

passerò la notte con te....ti saluterò domattina,

ma ci rivedremo ancora.......e si spogliò di nuovo...

"Magari Anne, ci verrà a trovare" disse ancora Alissya.

"Si, magari passando dalla finestra..", commentò Frankie.

Alissya tornò verso il letto e il mattino li trovò abbracciati.

 

 

 

 

 
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Nuvola_vola
Nuvola_vola il 13/08/12 alle 23:21 via WEB
Amici... Ho amici che non sanno quanto sono miei amici. Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro né quanto siano necessari per me. L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore. Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti, mentre l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità. Potrei sopportare, anche se non senza dolore, la morte di tutti i miei amori, ma impazzirei se morissero tutti i miei amici! Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza... Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono. Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita. Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non posso dir loro quanto io li ami. Loro non mi crederebbero. Molti di loro, leggendo adesso questa "crônica" non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici. Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo, anche se non lo dichiaro e non li cerco. E a volte, quando li cerco, noto che loro non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari, di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale, perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito, e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita. Se uno di loro morisse io diventerei storto. Se tutti morissero io crollerei. E' per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro vita. E mi vergogno perché questa mia preghiera è in fondo rivolta al mio proprio benessere. Essa è forse il frutto del mio egoismo. A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di loro. Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi, mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere... Se qualcosa mi consuma e mi invecchia è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere sempre con me, mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici, e soprattutto quelli che solo sospettano o forse non sapranno mai che sono miei amici. Un amico non si fa, si riconosce. (Vinìcius De Moraes)
 
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