Creato da Illywirin il 21/09/2010

Cielo

Il cielo non ha confini, se non quelli del tuo pensiero.

 

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Messaggi di Gennaio 2013

Ed essi ebbero le stelle

Post n°352 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da Illywirin

 

L'astronave procedeva come 

un ago nell'immensità dello spazio.

Era appena uscita dall'iperspazio.

Il comandante ricordava

il colloquio avuto alla partenza col dottor Morrel:

Per capire cosè l'iperspazio,

bisogna pensare a un foglio di carta.

La distanza fra il bordo superiore e quello inferiore

è quella dello spazio normale.

Ma ora immaginiamo di piegare il foglio in due...

i due bordi collimeranno e la distanza sarà zero...

Perchè ciò avvenga occorre

però una grande forza gravitazionale.

Si pensava quindi ai buchi neri,

ma erano molto distanti...

Finchè un giorno, al Cern

di Ginevra, si creò il primo buco nero artificiale.

In teoria l'esperimento fallì

per problemi tecnici...

ma in realtà...fu la base per i viaggi spaziali. 

Raggiunti i pianeti del sistema solare,

si pensò a trovare una nuova terra,

anche perchè le risorse del pianeta

stavano rapidamente esaurendosi.

                                       ed ora stavano per scendere su Gliese 581 d

Gliese IV, dato che era il quarto pianeta

in ordine dal suo sole.

 

 
 
 

La battaglia di Essling

Post n°351 pubblicato il 26 Gennaio 2013 da Illywirin

 

 

Essling, 18 maggio 1809,

Erano le undici del mattino quando

la vecchia guardia ricevette l'ordine

di attraversare il Danubio

I cacciatori a piedi arrivati per primi alla fine del ponte, 

 fecero una svolta a sinistra , invece che a destra,

 e questo fu solo il primo

degli errori di quella giornata

 che avrebbero potuto portare Napoleone

a una tremenda sconfitta, sei anni prima di Waterloo.

L'imperatore dirigeva personalmente le operazioni,

 quando una scheggia di granata colpì il suo cavallo.

Così decise di sistemarsi su un albero per seguire le manovre.

La battaglia era accanita, come quella del giorno precedente.

Cinquanta cannoni austriaci furono puntati su di loro.

 La vecchia guardia non sparò un solo colpo di fucile,

mentre i suoi uomini cadevano, a volte intere file.

Erano tali le perdite che si dovette schierare

gli uomini su una sola fila.

Il maresciallo Lannes fu colpito a morte

e gli uomini della sua brigata cominciarono a fuggire,

 trattenuti  solo dagli uomini della guardia.

Finalmente il maresciallo Bessieres,

 appena arrivato li condusse avanti,

per sparare contro i cannoni austriaci.

dietro di loro però avvenne un disastro,

 il ponte crollò a causa dei tronchi che gli austriaci

avevano buttato nel fiume allo scopo di demolirlo.

La situazione era disperata,

Alle nove di sera l'imperatore ordinò a ogni uomo

 di accendere un fuoco, per ingannare il nemico sul loro numero.

Almeno un quarto delle truppe francesi era morto o ferito.

L'arciduca Carlo, però ignorava la rottura del ponte,

 e non si era reso conto dell'astuzia di Napoleone.

Sarebbe bastato un solo attacco, e i francesi , col ponte crollato

e la ritirata tagliata non avrebbero avuto scampo

e  Napoleone stesso sarebbe stato preso o ucciso.

 Invece caduto nell'inganno, l'arciduca austriaco

chiese una tregua di tre mesi,

che ovviamente gli fu subito accordata.

La stella di Napoleone, stavolta l'aveva davvero salvato.

 

 

 Questa storia insegna qualcosa, a non arrendersi

alla cattiva sorte; certo come

Napoleone dovrete ingegnarvi,

non potete aspettarvi l'aiuto dal cielo,

se per primi non vi impegnate voi.

 Come dice il proverbio "Aiutati che il ciel ti aiuta"

 

 

 

 

 

 
 
 

Zulu...incontro col destino

Post n°347 pubblicato il 20 Gennaio 2013 da Illywirin


 

 

 

 

 

                                Rorke's Drift ( Sudafrica) 23 Gennaio 1879

 

 

 

 

 

Dopo il massacro di Isandlwana,

una delle più gravi sconfitte delle truppe coloniali inglesi,

a Rorke Drift, circa 140 uomini, 30 dei quali feriti

dell'esercito britannico avvistarono

una colonna di Zulu, dai quattro ai seimila uomini,

Quasi contemporaneamente,

600 Zulu apparvero sulla collina di Oscarberg,

che sovrastava l'avamposto.

Immediatamente, i britannici aprirono il fuoco,

con gravi perdite per gli Zulu.

Tra le barricate iniziarono scontri corpo a corpo

e con le baionette. Gli Zulu, da sotto il muro,

cercavano di strappare i fucili dalle mani dei difensori,

colpendo i soldati nemici con le loro armi.

Il fuoco Zulu, sia tra le barricate sia da sopra la collina,

iniziò a causare vittime e feriti.

Divenne chiaro per Chard che il muro frontale,

sotto continuo attacco, non poteva essere difeso,

e alle 6 i britannici si ritirarono nel cortile.

Intanto, l'ospedale era ormai impossibile da difendere;

le feritoie erano diventate un pericolo per i difensori,

poiché gli Zulu le usavano a loro volta per sparare all'interno.

Alcuni tra coloro che rimanevano nella struttura

riuscirono a respingere gli Zulu

e a ritirarsi da una stanza all'altra

e infine all'esterno, mentre l'edificio era ormai in fiamme.

Intanto, con il calare della notte,

gli attacchi Zulu diventavano più forti,

e i cecchini sulla collina -

che ormai non erano in grado di sparare -

si unirono all'assalto

 

. La battaglia continuò furiosamente per diverse ore;

verso mezzanotte, tuttavia, gli assalti cominciarono a diminuire,

e finirono alle due di notte circa. I britannici erano esausti,

le munizioni scarseggiavano

e quasi tutti gli uomini avevano qualche ferita.

All'alba, i soldati videro che gli Zulu si erano ritirati;

restavano centinaia di cadaveri, quasi 400.

Furono inviate pattuglie ad ispezionare il campo di battaglia,

per recuperare fucili e cercare sopravvissuti.

Alle 7 del mattino circa un gruppo di Zulu attaccò,

e gli stanchi soldati si difesero ancora una volta.

Ma non vi furono ulteriori attacchi.

Gli Zulu erano esausti, poiché avevano marciato

per sei giorni prima della battaglia,

e da due giorni non avevano consumato un pasto abbondante;

tra i loro ranghi, inoltre, vi erano molti feriti.

Pertanto si ritirarono definitivamente,

e la battaglia terminò.

Circa un'ora dopo, giunsero a Rorke's Drift dei rinforzi britannici.

 

Questo è uno di quegli episodi della storia

in cui pochi riescono a sconfiggere un esercito di molto superiore.

Ma c'è un'episodio interessante proprio prima della battaglia,

un soldato impaurito della sproporzione e convinto che non avrebbero

avuto scampo, chiese al suo superiore, i tenente Gonville Bromhead.

-"Perchè è toccato proprio a noi?"

-"Perchè qui ci siamo noi , soldato"

fu la risposta.

Si trovava nel posto sbagliato, nel momento sbagliato!

Ma il destino...cambiò ancora e quel soldato si salvò.

A volte quando tutto sembra perduto...

File:The defense of Rorke's Drift.jpg

 

 

 

 

 
 
 

Ridiamoci su

Post n°346 pubblicato il 15 Gennaio 2013 da Illywirin

 

 

Un giornalista va dal suo principale

a chiedere un aumento di stipendio

e per far capire quanto vale dice:

"Io qui faccio il lavoro di tre persone!".

E il capo risponde: Ah, sì?

"Dammi il nome degli altri due che li licenzio!"

 

 

Due giornalisti devono fare

un servizio in una foresta

e quando incontrano un indigeno

gli chiedono:

"Buon uomo, ci dica,

ci sono dei cannibali da queste parti?"

"State tranquilli e non vi

preoccupate: l'ultimo 

esistente lo abbiamo mangiato ieri!"

 
 
 

I due boscaioli

Post n°345 pubblicato il 10 Gennaio 2013 da Illywirin

 

 

 


 

 

 

 

Due boscaioli lavoravano nella stessa foresta

ad abbattere alberi.

Usavano le loro asce con identica bravura,

ma con una diversa tecnica:

il primo colpiva il suo albero

con incredibile costanza,

un colpo dietro l'altro.

Il secondo boscaiolo faceva

una discreta sosta ogni ora di lavoro.

Al tramonto il primo,

stanchissimo era a metà del suo lavoro,

mentre l'altro era incredibilmente

al termine.

Il primo boscaiolo non credeva ai suoi occhi:

"Come hai fatto ad andare così veloce se

gli alberi erano uguali e fermandoti tutte le ore?"

L'altro sorrise:"Hai visto che mi fermavo ogni ora.

Ma quello che non hai visto è che approfittavo

della sosta per affilare la mia ascia"

Il tuo spirito è come l'ascia.

Non lasciarlo arruginire.

ogni giorno affilalo un pò

 

 

 

 
 
 

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