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Il cielo non ha confini, se non quelli del tuo pensiero.

 

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Messaggi di Gennaio 2014

Nulla si fa per caso...

Post n°412 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da Illywirin

 

Ci sono diversi fattori

che contribuiscono a formare

i messaggi che si emettono

Ogni condotta ha la propria motivazione

Nulla si fa per caso.

Può darsi che non si sia consapevoli

delle proprie motivazioni,

tuttavia le motivazioni ci sono.

Generalmente c'è più di una motivazione

in ogni comunicazione, anche la più semplice

Perciò quello che diciamo

non è sempre così chiaro come pensiamo,

giacchè nella catena di questi pensieri

ci sono anelli incoscienti.

La nostra comunicazione è altresì condizionata

dai nostri pregiudizi, educazione, atteggiamenti,

ideali, interessi, sentimenti, difese, angosce,

paure , ansietà

Comunichiamo fra di noi, come parlando dalla torre

di un castello fortemente circondato da mura.

Allora questo atteggiamento difensivo.

distorce ogni messaggio che si emette.

Gli altri percepiscono spesso, non soltanto le nostre parole

ma anche i sentimenti che li accompagnano,

Se sono messaggi di ostilità, confusione,incertezze, timidezza, amicizia,

accettazione o rifiuto.

SI ASCOLTA CIO' CHE SI VUOLE SENTIRE

e le nostre esperienze

passate influiscono su ciò che ascoltiamo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Un viaggio inaspettato

Post n°411 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da Illywirin

Avevo 40 anni,

 quando quasi senza rendermene conto

 affrontai questa scalata,

forse non avevo capito bene e pensavo

si dovesse arrivare solo alla base di questa

montagna, ma le cose non stavano esattamente così

e con qualche titubanza

seguii gli altri, attraverso la via Demetz

 (Quella in verde e rosso a destra)

Su un percorso di detriti, salii a serpentina

 fino alla corda di sicurezza.

Superando rocce piatte

 raggiungendo il fianco della montagna.

Poi ancora salita attraverso rocce,

 detriti e percorsi sconnessi

di cui la maggior parte senza corde

di sicurezza, fino alla cima del Grande Cir.

Ebbi un paio di momenti di panico,

 guardando giù le case erano grandi come formiche,

però grazie all'incoraggiamento del capo guida,

che diceva che il suo compito era

quello di portare tutti in cima

 e legato alla corda nell'ultimo tratto,

benché io non avessi mai scalato prima una montagna.

In cima il panorama era mozzafiato

ed è rimasta un'esperienza indimenticabile.

La discesa fino al passo Gardena,

seguì lo stesso percorso della salita, e la

affrontai con rinnovata sicurezza.

Il Grande Cir m. 2592

 

 
 
 

Leviathan

Post n°410 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da Illywirin

 

Primi sono i giardini ai quali il Leviatano non ha accesso,intorno ai

quali egli si aggira con rabbia.

E' innanzitutto la morte.

Gli uomini che non la temono sono più

forti del più forte potere temporale.

La seconda potenza fondamentale è l'eros,

quando due persone si amano,

sottraggono terreno al Leviatano,

creano spazi che egli non controlla.

L'eros trionferà sempre,

come vero messaggero degli dei,

su tutte le creature titaniche.

Non si sbaglierà mai stando dalla sua parte.

L'eros vive anche dell'amicizia,

che di fronte alla tirannnia

affronta anche le prove estreme.

qui come l'oro nel criogiolo,

essa viene purificata e messa alla prova.

Pensieri e sentimentio restano nascosti nell'animo.

In questa situazione il colloqui con l'amico fidato

può non solo portare estrema consolazione,

ma anche ricondurre il mondo alle

sue libere e giuste dimensioni.

Un solo, uomo basta a testimoniare

che la libertà non è ancora scomparsa.

La libertà è profondamente connessa

con l'arte.


(Junger)

 

 
 
 

L'ultimo gran maestro

Post n°408 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da Illywirin

 

 


.......La folla presente ribollì in una specie di tumulto

 e per accendere i roghi fu necessario aspettare

 che si fosse in parte dispersa;

 secondo la testimonianza del poeta Geoffroy de Paris,

 che probabilmente assistette di persona all’esecuzione,

 Jacques de Molay avrebbe chiamato

dinanzi al Tribunale di Dio tanto il re di Francia

che li aveva assaliti a tradimento

 quanto il papa che li aveva abbandonati.

 Clemente V spirò il 20 aprile seguente,

poco più di un mese dopo il rogo:

 sembra che in punto di morte

non si perdonasse la misera fine dei Templari,

 che pure gli era stata strappata con la viva forza

 e alla quale aveva sempre cercato di opporsi;

 Filippo il Bello lo seguì alcuni mesi dopo.

 Il fatto che entrambi morissero nel volgere dell’anno

 dopo esser stati chiamati dal Maestro morente

 a rispondere delle loro colpe

 dinanzi al giudizio di Dio favorì la fioritura di leggende

che si tramandarono nel tempo,

 alimentate dal mistero di quel coraggio straordinario

 che i due fieri dignitari

 avevano mostrato dinanzi ai carnefice.

Pare che la maledizione dei re di Francia

ebbe termine solo con la morte

del re Luigi XVI, alla ghigliottina,

il boia gli confidò di essere un templare.

Ma i templari erano colpevoli?

La causa principale della loro fine,

come non è difficile immaginare

fu la loro ricchezza,

di castelli, beni e fortezze.

Mentre il re di Francia

Filippo il Bello

era alla bancarotta

a causa del suo sciagurato modo

di governare

Aveva "tosato" le monete

d'oro facendo

infuriare i parigini.

Negli ultimi anni

i templari avevano

dovuto cedere

i territori d'oriente.

Naturalmente serviva anche l'appoggio del papa,

altrimenti i templari avrebbero avuto

la forza militare di resistere.

Dopo avere avuto

appoggio da lui, non senza trovare difficoltà,

inviò ordini segreti.

E i capi templari furono convocati

per chiarimenti fiscali,

in realtà era una trappola!

e furono arrestati

e processati,

ma per ben altro motivo:

Blasfemia.

Purtroppo il rito d'iniziazione

dei templari

era veramente

vergognoso,

per metterli alla prova

si chiedeva loro di fare cose indecenti,

perfino di sputare sulla croce.

Questo motivo fu più che sufficiente

a decretare la fine dell'ordine.

Anche se il motivo vero

della condanna

fu mettere le mani sui loro soldi,

l'ordine templare fu pure scomunicato

dal papa,

anche se dal punto di vista

teologico la cosa è controversa,

perché la procedura

non fu del tutto completata

e di fatto gli ultimi templari furono perdonati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Il discorso del presidente...

Post n°407 pubblicato il 10 Gennaio 2014 da Illywirin

La mia idea di vita è la sobrietà.

Concetto ben diverso da austerità,termine che avete prostituito

in Europa, tagliando tutto e lasciando la

gente senza lavoro.

Io consumo il necessario, ma non accetto lo spreco.

Perché quando compro qualcosa non la compro coi soldi,

ma con il tempo della mia vita che è servito a guadagnarli.

E il tempo della vita è un bene ,

nei confronti del quale bisogna essere avari.

Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano.

Io consumo il necessario, ma non  accetto lo spreco.

Perché quando compro qualcosa, non lo compro con i soldi,

ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli.

E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari.

Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano.

Questo tempo per se stessi, io lo chiamo libertà.

E se vuoi essere libero, devi essere sobrio nei consumi.

L'alternativa è farti schiavizzare dal lavoro,

per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere.

(Josè Muijca, Presidente dell'Uruguay)

 
 
 

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non la distanza

possono separare.

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dove gli amici si incontrano.

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La vita è un prestito

e il tempo è la sua moneta.

 

 
 
 

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