Creato da mfventura il 22/07/2012
Né destra né sinistra né centro...Altro...Oltre

Area personale

 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 

I miei Blog Amici

 

Ultime visite al Blog

 
erc96gasparoCentoEuroCentomfventuraoranginellatrewq0baciccia4flaviogalatisans_peaustrong_passioncuriosando_2013ulisse.61smoothfoxterriernabucco59cidin16
 

Chi puņ scrivere sul blog

 
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« Recondite Armonie di Bel...La donna che Tu mi hai p... »

Fame e sete di Giustizia...

Post n°10 pubblicato il 18 Agosto 2012 da mfventura
Foto di mfventura

 

Ti ho gustato e ora ho fame e sete di Te. Che cosa c'entra la Bellezza con la fame e la sete di Te? La Bellezza è la Verità di Te, così come il Bene: Buona è ogni creatura, figlia della Tua Sapienza, ma ogni creatura da Te fatta con Sapienza era "giusta" e al posto giusto. Era in ordine. "Ordine" sembra una parola antiquata in tempo di libertà creativa, ma è invece parola di antica Bellezza che significa: ogni cosa al posto giusto per un suo giusto fine. Mi piace collegare "Giustizia" a "Giustezza": tutto avevi fatto con uno scopo, quasi una missione. Giusto è anche, perciò, ciò che è dovuto, ciò che spetta secondo che la Tua Sapienza aveva visto. Noi però abbiamo voluto tentare un ordine diverso: la difesa del "mio" come fondamento arrogante della giustizia, dimenticando l'umiltà grata nell'accoglienza dei doni che Tu ci avevi fatti, gratis, a favore di un accaparramento drastico, ognuno per sé, in nome dei propri diritti. "È giusto che io..." è stato nei secoli il movente di ogni azione di giustizia, anche se sotto le apparenze della difesa dei bisogni di tutti. La riprova? Quando mai una guerra, una lotta, un impegno politico sono stati intrapresi e condotti per il Bene di tutte le parti in causa? Sempre la lotta per la giustizia è stata fatta da qualcuno, povero o ricco, forte o debole, contro qualcun altro. Tu che sei l'unico Giusto Ti sei spogliato di Te per il Bene di ciascuno di noi. Chi di noi ha mai progettato la stessa cosa, fare getto della propria vita, delle proprie cose, per dare il dovuto a qualcun altro? Fare giustizia è semplicemente restituire ciò che ciascuno di noi ha usurpato a danno di altri: il mio lavoro sicuro, la mia stabilità affettiva, la mia sicurezza sociale, la mia integrazione civile, il mio conto in banca, chi hanno lasciato indietro? Chi non è al suo giusto posto, quello che per lui, come per me, per noi Tu avevi pensato? Come restituire il furto di dignità che le nostre singole e collettive paure hanno generato e stabilizzato a danno di altri, Giustizia per me, per noi, e Madre di ingiustizie davanti a Te? "Leggi sagge" vengono chieste dagli uomini di Chiesa per affrontare l'ingiustizia sociale: ma chi saprà legiferare con Sapienza, con il cuore cioè rivolto al Tuo progetto e l'intelligenza aperta al- l'Altro prima che a sé? Agl'interessi di una convivenza pacifica che cosa può essere anteposto da chi, dopo aver gustato Te, ha fame e sete di Te, Giustizia che non pretende ma che dona gratis fino al dono di sé? Verrà il giorno in cui chi ha di più (furto? guadagno? eredità?) dica spontaneamente come Zaccheo: "Io do la metà dei miei beni; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto!" Non era un ladro di professione, Zaccheo, ma quanto aveva accumulato era frutto di un modo di intendere e di esercitare il suo lavoro, corruzione compresa, proprio come facciamo noi.

Ma aveva incontrato Te. E gli avevi parlato. E Ti aveva gustato. Ora aveva fame e sete di Giustizia, non più per sé ma per i poveri che aveva defraudato. Aveva fame e sete di Te.

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963