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La donna che Tu mi hai posta accanto...

Post n°11 pubblicato il 26 Agosto 2012 da mfventura
Foto di mfventura

Così il primo uomo, il primo maschio, dice di lei: la Bellezza antica di una creatura prevista da Dio per "essere accanto". Non sopra, non sotto, ma accanto, per camminare fianco a fianco nel cielo. L'incanto di essere pensata da Dio e da Lui esser creata, in un sogno, come aiuto nella (e contro la) solitudine, lo stupore nel riconoscimento di sé in un Altro, la gioia dell'essere accolta, l'"evviva" del "finalmente"... ce n'è per affermare che la Donna è apparsa, ultima meraviglia dell'Eden, proprio per realizzare ciò che mancava: essere in due, guardarsi, riconoscersi, amarsi. Da una stessa carne, due corpi e due anime distinte, destinate ad essere una sola carne. Provare il senso di un'esaltante dualità e insieme l'ebbrezza di un abbraccio unificante.

 Così Tu li avevi voluti quando il Tuo Spirito si posò su di loro, maschio e femmina, a farne un essere vivente, di Te visione sia pure come in specchio. "E Tu eri dentro" di loro, ma loro stavano fuori e Ti cercavano e Ti gustavano nelle creature che Tu avevi loro donato, il serpente, il frutto proibito, e poi..."La Donna che Tu mi hai posta accanto" è divenuta l'accusata insieme a Te, responsabile di lei, di averla creata. Stravolto il tuo progetto per la Donna, la sua sorte è rimasta nelle mani dell'uomo, espiazione di una colpa a due ricaduta su di una carne sola, non più su di una sola carne.

Da sola nel turbine della storia, fuori della storia, senza contare, senza creare, senza voce, senza memoria. Esclusa. Unico desiderio, l'Amore, unica compagnia, il Dolore. Unica speranza e forza, deposito divino, la dolcezza della maternità. Ma quanto spesso avvolta nelle tenebre della sofferenza, della violenza, dell'abbandono. La maternità forzata, controllata, ferita, rubata, venduta. Dolorosa. Madre tra gli stenti per partorire un figlio, madre in fuga per difenderlo, in silenzio e non capirlo, generarlo e perderlo nelle guerre dell'odio, nel tradimento degli amici. Dolorosa sotto una, sotto mille croci e non poter salvarlo. Da Quella coraggiosa custode di un segreto Mistero fino a tutte le donne che Tu hai incontrato e guardato con Amore, odio e guerre, in terra e in cielo, hanno voluto annullarla ma non hanno saputo farlo. Nulla contro di Lei  potrà il grande Drago rosso, il serpente antico che spaventa e seduce la terra: Tu, la Verità, vigili su Lei, su loro, sul loro pianto e sul loro coraggio. Tu non Ti vergognavi di metterti a parlare con una Donna, Tu non la giudicavi e non la condannavi, Tu l'affidavi, Figlio ad un figlio: solidale, accogliente, compassionevole. 

Donna, perché piangi? Chi cerchi? Amare Te e sentirsi, come nel Principio, Donna-Amata.

 

 
 
 
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