Into the Wild

...chiudi la porta , cambia musica,pulisci la casa , rimuovi la polvere , smetti di essere chi eri e trasformati in chi sei...

 

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il mio demone ....

Post n°464 pubblicato il 31 Luglio 2014 da into_the_wild

+

io posso anche far finta che lui non ci sia

mentre lui non si dimentica mai di me..... 

 
 
 

total recall . . .

Post n°463 pubblicato il 02 Luglio 2014 da into_the_wild

 

se in una giornata autunnale di pioggia io mi inzuppo 
la colpa non è del temporale ,
semplicemente ho dimenticato l'ombrello....
( dai miei appunti di filosofia zen spicciola )  

 

 

adesso è diventato un perenne tira e molla .....
tra me e la mia testa voglio dire .

Ho capito ( cazzo quanto ci ho messo ! ) che la serenita' del mio stato d'animo non puo' dipendere da eventi o personaggi esterni a me stesso .
Cosi un collega compulsivamente snervante non puo' essere la causa dei miei disagi quotidiani  , egli segue semplicemente la sua natura e la sua visione dell' esistenza che è diametralmente opposta alla mia , ergo sta a me cambiare compagno di lavoro .

Lo stesso ragionamento sto esercitandomi ad applicarlo per tutti quegli accadimenti che giudico - giudicavo - essere causa della mia poca serenita' ,  ed a tutti quegli esseri che ritengo - ritenevo - rendermi la vita terrena spesso spiacevole , 
pratica piu' facile al pensarsi che al farsi : occorre essere sempre all'erta , continuamente presente a se stessi ed a cio' che accade per evitare di lasciarsi condizionare dal gioco dell'identificazione con un personaggio assai comodo , quello della vittima degli eventi. 

Sono sempre stato piuttosto bravino a recitarne il ruolo ,
fino ad ora almeno , cioe' fino a che l'abito di scena è divenuto pesante  
tanto da rendere il mio respiro faticoso .

Ed ecco dismettere gli abiti sgualciti della povera vittima 
per indossare quelli di un avversario cocciuto : la mente mi propone continuamente degli schemi e dei ruoli ed io ne rivelo , di volta in volta , la vacuita'
e quando ci riesco
è come essere avvolto da una ventata di aria fresca e pulita ,
e da un forte senso di liberazione ,
liberta' da schemi , rapporti umani , convenzioni e abitudini,
bisogni economici ed esigenze sociali  . 

A volte riesco e altre capitolo , 
comunque è un giochino interessante
a parte il mal di testa che segue a questo braccio di ferro
e che considero effetto collaterale
del mio total recall . 

 
 
 

roulette russa. . .

Post n°462 pubblicato il 01 Luglio 2014 da into_the_wild

...periodo questo di post depressivanti e malinconicenti....

 

ormai è routine mattutina .....

aspetto che Lei si svegli per chiedere , e senza riuscire a nascondere
una certa aspettativa , " come è andata stanotte ? ". 

Lei mi risponde che è andata male . ho scalciato e mi sono dimenato tutta la notte sproloquiando in maniera indecifrabile contro qualcosa o qualcuno .

Butto quanto rimane del Sedivitax nel cesso  ( ormai sono uno dei principali azionisti delle aziende farmaceutiche produtrici di rimedi " naturali " per il sonno ) e mi rassegno a passare un'altra quotidianita' fatta di rincoglionimento , attenzione al non chiudere le palpebre , profondi respiri e cortissimi caffe' per tentare di mantenermi sveglio e concentrato .

Eppure la sera sono disciplinatissimo , in fatto di preparazione al sonno : mi infilo sotto le lenzuola non oltre le 23:30 ( le galline vanno a ninna dopo di me ... ) , evito cene luculliane , declino il sesso tardivo , tengo lontani cellulare , tablet e compagnia bella ( noti generatori di onde elettromagnetiche ) , penso positivo mentre chiudo gli occhi....e gli occhi si chiudono subito , rispondendo ad un imperativo bisogno di silenzio forse piu' dello spirito che del corpo .

Al mattino mi sembra di aver fatto a botte con una manata di energumeni , la mascella mi fa male , ho i crampi alle mani , il collo fa lo stesso cigolio di una cerniera inceppata .

C'è dell'interessante in tutto questo pero' : ogni mio risveglio è una sorpresa , un po' come prima di sapere se hai beccato l'unica pallottola del caricatore al gioco della roulette russa , ma col vantaggio di rimanere ancora vivi benche' col cervello spappolato .....  

 
 
 

Girare in tondo . . .

Post n°461 pubblicato il 30 Giugno 2014 da into_the_wild

 

 

 

Così ho compreso dove sta il problema ........

" identificazione con l' Io " , lo definiscono coloro che più di me ne sanno al proposito .

Ho un lungo elenco di esperienze che mi renderebbero felice , ed un altro , altrettanto lungo , di cose che non voglio più fare come di posti in cui non voglio più stare .

Un altro lavoro , un 'altra casa , un'altra compagna , un'altra auto , un altro paio di scarpe , un altro pianeta...........l'elenco e' lungo ed infinito , come la mia insoddisfazione per le cose che già ho ( ma che non mi bastano ) e le cose che desidero avere ( ma che non mi bastano abbastanza ) , come se la felicita' fosse un prodotto di consumo e non l'espressione di liberta' dello spirito  .

Finalmente rido di me stesso , dopo un fine settimana di depressione . 

Rido della mia presunta preparazione alle trappole dell'Ego , delle mie letture , delle chiacchierate saccenti di fronte ad un piatto di spaghetti , della mia incauta e sbandierata sicurezza..............ora capisco che una vita non basterà ad imparare e mi sento un po' imbecille 

come quando , durante una escursione , ritrovo le mie tracce : pensavo di esplorare sentieri inediti ed invece , alla faccia di uno zaino pieno di mappe , bussole e GPS , stavo girando attorno a me stesso !

...................

 
 
 

Un uomo impegnato . . .

Post n°460 pubblicato il 30 Giugno 2014 da into_the_wild

 

....richiude le pagine del libro .........

Fissa il giardino ,

segue il rumore di una moto che corre sulla strada ,

chiude gli occhi e respira ,

il gatto gli ruba una pantofola , 

recupera la pantofola ,

si alza dalla panchina , 

rientra in casa , 

chiude il balcone , 

entra in bagno , 

fa scorrere l'acqua nella doccia , 

prende l'accappatoio , 

fa pipì ,

entra nel box della doccia .......

 

indubitatamente sono un uomo impegnato .

 

 
 
 

C'era una volta un mare . . .

Post n°459 pubblicato il 29 Giugno 2014 da into_the_wild
 

C'era una volta un mare


Un mare che viveva felice in un perfetto e naturale stato di umidità e di onde .

Un giorno , di punto in banco , il mare penso' di essere un grande albero.
Questa idea duro' per sempre , ma il mare non fu più felice.

Era tempo di vacanze , un uomo , come ogni anno ,
andò a tuffarsi tra le onde di quel mare .

"Amico mio " - gli chiese il mare - " tu mi conosci da molto tempo . Sono un grande albero ma sono infelice , qualcosa non va . Cosa devo fare per essere felice come la prima volta che tu hai nuotato in me ? . Cosa deve fare il mare per divenire di nuovo acqua ?"

"Nulla naturalmente " - rispose l'uomo - " basta lasciare andare l'illusione che tu sia un albero "

 

 

 
 
 

Giorni . . .

Post n°458 pubblicato il 29 Giugno 2014 da into_the_wild

 

 

Ci sono giorni che si rivelano particolarmente pesanti , sono quelli in cui il desiderio prepotente di " fare " si infrange sul bisogno irrefrenabile di " fermarsi " .

Così da un lato il corpo e la mente diventano iperattivi in maniera compulsiva : decido e programmo  la lettura di un libro o una escursione in montagna od una uscita in kayak , attraverso nevroticamente i corridoi di un negozio ed acquisto quanto ritengo possa servirmi a rendere l'esperienza progettata perfetta , compro l'utile e l'inutile e perfino il superfluo , finché la nausea per lo spreco mi conduce alla meta di una cassa cui consegnare , senza condizioni ,  me e la mia carta di credito .

Nello stesso tempo lo spirito manifesta un totale disinteresse per quanto sta accadendo : al fervore con cui mi adopero non ricambia neppure con una vaga emozione ne' con  una seppur piccola sensazione , rimanendo indifferente alla mia fatica .

Passo l'intero giorno , quello che precede l'evento programmato ,  a sistemare quanto mi occorre per rendere il successivo un giorno speciale , la notte mi osserva mentre crollo sul letto sfatto da una incomprensibile  stanchezza .

Poco prima dell'alba vengo svegliato da un forte mal di testa e da un sapore aspro di angoscia ed i postumi della sbornia mi rivelano che non ho più voglia di far nulla , non di aprire le pagine di un libro ne' di esplorare un bosco ed il kayak rimane prigioniero delle cinghie sul portabagagli dell'auto .

Il sole comincia a dar luce al mio spicchio di mondo mentre io avverto , come pesanti e dolorosi , il senso dell'inutilità di quanto ho fatto e la nausea per aver dissipato denaro e tempo .

Adesso desidero soltanto stare fermo , mentre cerco , rileggendo quanto ho scritto , di sciogliere la matassa di nodi che mi ritrovo tra le mani .

  -----------------------------------------

e poi arriva Antonella .....

Antonella che ho conosciuto qui , sul blog .
Amicizia nata e cresciuta sul mondo " virtuale " e mai consolidata da una conoscenza" reale " che non ne abbiamo mai sentito il bisogno . 
E' stata lei ad accompagnarmi per mano in un mondo sino ad allora solo sospettato . ed è sempre lei che , come uno Spirito Guida , viene in mio soccorso quando mi impantano nelle paludi della quotidianita'.

Come adesso , col video che pubblico sopra :

lei non poteva sapere che io ne avevo bisogno , eppure lo ha postato al momento giusto , nel modo giusto .

Anche la nostra amicizia , la sua presenza costante quando sono in difficolta',
sono espressione del miracolo di questa esistenza . 

 
 
 

imbarazzo . . .

Post n°457 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

vivo con molto imbarazzo
una quotidianita' in cui l'apparire dei miei ruoli
entra in conflitto con l'essenza del mio spirito ....

che palle !!!! 

 
 
 

Viaggio nel deserto in mtb 3 : off road. . .

Post n°456 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

 
 
 

Viaggio nel deserto in mtb 2 : la voce deserto . . .

Post n°455 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

 
 
 

Viaggio nel deserto in mtb 1 . . .

Post n°454 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

 
 
 

Appunti di viaggio 7 : ritorno a casa . . .

Post n°453 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

 

" dove c'è il deserto 
lo chiamano pace " 

Il ritorno a casa dalla Tunisia passa sempre per le  forche caudine  dell'attesa ( lunghissima ) al porto per imbarcarci .
E' qui che il vissuto di questi giorni inizia a diventare ricordo e racconto ed ognuno di noi inizia da qui a farsi ambasciatore , presso amici e conoscenti , di uno stile di vita che guarda sempre piu' alla dimensione dell'Essere Umano e sempre meno a quella compulsivo-consumistica di noi Esseri fatti di carne occidentale .

Corrado mi guarda e , riferendosi alla nostra ultima pedalata di quasi 100 Km , mi domanda sospettoso " ma tu , ieri , t'ava pigghiato accheccosa vero ? " .
Non so neppure io come abbia potuto coprire una distanza del genere , tra piste sterrate , tratti di sabbia , percorsi dal fondo sconnesso , canyon , salite e discese ....ricordo soltanto di aver desiderato gettare la spugna e farmi rimorchiare da una delel auto in appoggio , a 20 Km dall'arrivo , di aver continuato a pedalare , comunque e nonostante , di aver perduto ad un tratto la nozione del tempo , della fatica , della distanza : sensazione difficile da spiegare ma condivisa da coloro che questa avventura hanno condiviso .

Alla fine di questa esperienza porto con me consapevolezze che è inutile qui descrivere , solo chi ha provato potrebbe comprendere .
E porto anche una speranza : riuscire nella mia quotidianita' , sopratutto quando le nebbie confondono la vista , a " fare " deserto dentro di me . 

 
 
 

Appunti di viaggio 6 : lo Chott el Gharsa - 90 Km in mtb . . .

Post n°452 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

l'ultimo giorno di pedalata
ci riserva il piu' bello e suggestivo degli angoli della Tunisia
che io abbia visto sinora nei mei viaggi in questa terra .

Nel lago salato tra Nefta e Touzer
il vento ha scolpito l'arenaria
creando opere d'arte naturali .

E' impossibile , stando in silenzio su questo mare di sale ,
non essere consapevoli che e' il deserto il luogo naturale
in cui il cuore dell'uomo sente la voce di Dio 

 
 
 

Appunti di viaggio 5 : io sono qui . . .

Post n°451 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

 

" pedalavo bene , senza fatica , attorno a me solo deserto .

Ad un tratto il ruore della pedalata ha cominciato a darmi fastidio ,
cosi' ho fermato la bici : l'unico suono presente nel deserto
era il sussurro del vento ,
sembrava mi dicesse
- io sono qui -  "

il mio amico Corrado 

 
 
 

Appunti di viaggio 4 : il regalo del deserto . . .

Post n°450 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

 

Pedalo da piu' di un'ora , unici miei compagni sono il deserto , tutto intorno a me , ed il rumore degli ingranaggi della bici , sotto di me ....ed improvvisamente mi rendo conto che " non sto pensando a nulla "!!!!

Sensazione difficile da spiegare o scrivere : io pedalo e non c'è altro , nè una famiglia da riabbracciare , ne' una professione da portare avanti , nè problemi in attesa di soluzione o rancori del passato in attesa di rimozione .
La mia mente non produce neppure un minimo pensiero .
Arresto la bici , il silenzio è totale , intorno a me e dentro di me .

E' come pedalare in un mio privatissimo spazio silenzioso , uno spazio in cui i pensieri abituali non hanno dimora nè possibilita' di condizionarmi .

Forse questo mio spazio silenzioso è il " luogo dell'anima ", quello che mi conosce piu' e meglio della mia mente logica e razionale .

Un regalo del deserto . 

 

 

 
 
 

Appunti di viaggio 3 : sorridere . . .

Post n°449 pubblicato il 04 Giugno 2014 da into_the_wild

 

Dovunque io mi giri qui
sono circondato da sorrisi .

Chi vive qui non ha la millessima parte di cio' che io possiedo ,
eppure sento che cio' che essi possiedono
noi lo stiamo perdendo 

 

 

 
 
 

Appunti di viaggio 2 : sospendere ogni giudizio . . .

Post n°448 pubblicato il 30 Marzo 2014 da into_the_wild

 

Mattinata a Tunisi per il primo caffè tunisino all'italiana , insolitamente buono per chi , come me ,  ha una visione integralista ed insindacabile sulla preparazione del caffè .

Tunisi e' cambiata dall'ultima volta che mi ha ospitato , più occidentalizzata nella quotidianità , apparentemente meno serena nello sguardo di chi la abita  , forse confusa tra il respiro dei recenti  cambiamenti socio-politici e le barriere di filo spinato che sembrano voler proteggere , dal  vento di quel cambiamento ,  i palazzi del Governo .

In molti aspetti la Tunisia e' simile alla Sicilia , per altri le differenza sono siderali .

L'ospitalita' nei confronti del forestiero , la pazienza nel tentare di comprendere una domanda posta in una lingua diversa e sconosciuta , paesaggi suggestivi e architetture pittoresche si mescolano con aree di notevole degrado , abitudini igieniche quanto meno discutibili , dinamiche sociali dal nostro punto di vista inaccettabili . 

L' incontro tra diverse culture può sottolinearne solo i contrasti e le contraddizioni se ad esso si guarda da un solo punto di osservazione : il nostro metro di giudizio .

Per questo , per poter consentire al mio spirito di " sentire " i messaggi e le esperienze che la cultura che mi ospita conserva , ho deciso di sospendere ogni giudizio . 

 
 
 

Appunti di viaggio 1 : si parte . . .

Post n°447 pubblicato il 29 Marzo 2014 da into_the_wild

 

Riporto solo adesso pochi appunti del mio ultimo viaggio ,
li riporto qui affinche' non vadano perduti
e perche' mio figlio possa , se ne avra' voglia , leggerli
quando non saro' piu' accanto a lui . 

__________________________

Sulla nave che da Palermo ci porta a Tunisi rivedo una scena insolita : i Tunisini , appena saliti a bordo , stendono ordinatamente sui ponti della nave le loro coperte e su di esse si sistemano . 

Alcuni dormono , altri leggono o pregano , qualcuno gioca col cellulare . Gli spazi sotto le scale che collegano i ponti sono occupati da interi nuclei famigliari , un anziano fuma solitario in un angolo il proprio narghilè , alcuni bambini , su un altro tappeto , disegnano .

Nessuno disturba il proprio vicino ne' invade l'altrui spazio , neppure con uno sguardo curioso :  e' come se attorno ad ogni coperta una bolla invisibile proteggesse la privacy dei suoi occupanti , e con la stessa impenetrabilità di solide mura . 

Immagino che per molti " occidentali " la scena possa essere motivo di fastidio e riprovazione eppure la sensazione che mi accompagna e' di trovarmi di fronte ad un ordinato campionario di tante piccole " storie " che si dispiegano sotto i miei occhi e per le quali quelle coperte sono solo  la cornice di una fotografia : l'istantanea di un pezzetto di esistenza terrena . 

E mi rendo conto che il significato di " casa " e' assai relativo : casa può essere qualunque posto io sappia rendere accogliente , casa può essere qualunque angolo di questo straordinario universo che io sappia trasformare nel riflesso del mio spirito .

 
 
 

al mio tempo che scorre . . .

Post n°446 pubblicato il 02 Febbraio 2014 da into_the_wild

Capita che.......
capita che io sia invitato ad una cena di lavoro e che mi ritrovi seduto a tavola tra persone che non conosco e della cui storia nulla so . 
Capita allora di riempire lo spazio temporale , tra una portata e l'altra , con brevissime frasi di circostanza , quelle utili per tutte le occasioni , apprese durante le lezioni di superficialità e coltivate per poi essere utilizzate alla bisogna , quando si è consapevoli che il confronto sarà di brevissima durata e non necessiterà di approfondimento . Si parla , si infilano quei tre o quattro concetti buoni ripetuti da generazioni , ci si saluta e si va via .
Capita alle volte , quando si abbia la pazienza di assecondare il proprio sentire , , di scoprire che il nostro sconosciuto interlocutore porti con se' una leggenda affascinante , fatta di gioie e tragedie , speranze e disillusioni , pazienza e rabbia .
Capita di sorprendersi piacevolmente a sentire le corde proprie vibrare alla stessa frequenza di un altro essere diverso per età , condizione sociale , credo religioso : e' in quel preciso istante che comprendo quanto io stia lentamente e serenamente invecchiando ....

 
 
 

come acqua . . .

Post n°445 pubblicato il 08 Dicembre 2013 da into_the_wild

 

 

l'acqua appartiene ai miei ricordi come io appartengo ad essa
......è così da sempre ,
qualcuno mi dice " non vedi ? Era scritto nelle stelle " .

Come l'acqua io mi adatto al contenitore che mi ospita ,
posso scorrere attraverso le asperita' e le irregolarita' del terreno ,
penetro la terra e risorgo dalla profondita' in superficie ,
sono incompressibile ed indisciplinato
e nessun argine , eretto per guidarmi , mi e' insuperabile .
Da poco ho appreso la sua capacità di abbandonarsi al flusso della corrente . 

Mi manca ancora un aspetto dell'acqua:
il saper solo riflettere
ciò che in essa si specchia
senza esserne toccata.

 
 
 
 
 

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Un blog di: into_the_wild
Data di creazione: 12/02/2008
 

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