Nessuno RossoBlù

La differenza tra Pesaro e Jesi

Ieri c'è stata la presentazione della MyCicero Volley Pesaro, squadra che parteciperà al prossimo campionato di serie A2. La seconda marchigiana dopo Filottrano, che ha ricomprato il titolo da Piacenza. Presentazione in grande stile all'Auditorium Pedrotti, in prima fila tutta la dirigenza, in sindaco Matteo Ricci e l'onnipresente Franco Brasili, presidente della Fipav Marche.

Tanti gli in bocca al lupo ed i complimenti per il rapido ritorno in serie A. Ne cito due che mi hanno particolarmente colpito: "Dopo tanti sacrifici è bello rivedere Pesaro in serie A - è il commento del presidente federale, Franco Brasili - Auguro alla Società ogni bene con la speranza di rivederli presto in A1"; "Ci avete abituati bene anche se sappiamo che sarà dura. Ma Pesaro deve stare in serie A ed è importante l'ingresso di myCicero" sono state le parole di Ricci.

Se Pesaro merita la serie A, Jesi merita la serie C? Non mi arrabbio con quelli di Pesaro, che per carità hanno sempre qualcosa da insegnarci in questo senso. Mi arrabbio con la Family e forse, anche questo risultato delle "cugine" ha smosso l'immobilismo dei Pieralisi convincendoli ad allestire una squadra capace di vincere il campionato. Perché la verità è questa ed io l'avevo già detta altre volte: a Pesaro quando hanno chiuso baracca e burattini e sono ripartiti dalla B1 avevano un progetto ed un sogno. Volevano tornare in A. Hanno lavorato duro ma ce l'hanno fatta partendo (anzi ri-partendo) in parte dal loro vivaio con qualche innesto nel corso degli anni capace di fare il salto di qualità. Ed in due anni riecco le colibrì in A. 

E noi? In cinque anni dalla cessione del titolo anziché risalire siamo addirittura scesi dalla B2 alla C e giocato l'anno scorso uno spareggio salvezza per evitare la D! Ai proclami della dirigenza sul cambio di strategia ("le risorse destinate alla A1 saranno tutte dedicate al settore giovanile") non sono seguiti grandi risultati se negli ultimi due anni l'under 18 della Pieralisi ha fallito tutti i suoi obiettivi. Non basta dire "puntiamo sui giovani", bisogna anche avere un progetto ed una struttura seria dietro e porsi degli obiettivi precisi. Quali erano in nostri al tempo della retrocessione in B2? Forse restare lì e stop. Si può pensare di crescere in quelle condizioni? Penso di no.

La campagna acquisti di questa estate penso sia l'ammissione di una serie di colpe ed anche un po' di sana invidia verso il vicino di casa che è stato più bravo di noi. Perché allestire una squadra con delle giovani ma anche molte over è un po' un rinnegare quello che si era detto anni fa per puntare a qualcosa di alto, perché e qui torno all'inizio del discorso, Jesi merita molto più di una serie C. Ben vengano dunque le Genangeli, le Diaz, le Da Col, le Marcelloni, le Perelli e magari le Luciani, se questo è il prezzo da pagare per tornare in B2 e chissà dove. Con le giovani facciamoci lavorare chi ci sa lavorare, noi non ne siamo capaci. FORZA JESI!!! by Nessuno.