Nessuno RossoBlù

Impossibile odiare Valeriana

E niente, non ce l'ho fatta. Neppure quando lei ha iniziato a martellare la nostra difesa, rimettendo in corsa Castelbellino in quel secondo set che ancora grida vendetta: è più forte di me, proprio non riesco ad odiare Valeriana. Con le sue compagne non ho problemi, d'altronde gente come Verdacchi e Cecato (solo per citarne due) non brillano di certo per simpatia; e la cosa è ricambiata. 

E dire che Valeria Tallevi sabato pomeriggio ha messo a referto ben 18 punti, giocando una partita a due velocità, imprecisa all'inizio ma spietata quando la palla pesava davvero. Le sue bordate sono state colpi durissimi per l'autostima delle prilline, incapaci di trovare una soluzione. "Valeriana quel rossoblù non ti dona, torna da noi!" lei ho gridato dopo un punto sbagliato nel secondo set. Non faccio mai queste piazzate e me ne sono vergognato ma è un pensiero che mi è nato dal cuore, un cuore che la vorrebbe rivedere con la maglia della Pieralisi un giorno.

Su questo scalcinato blog ho raccontato il mio "rapporto" con lei, del mio colpo di fulmine nella prima partita alla "Carbonari" contro Montespertoli; di tutte le volte che mi ha fatto esultare, sicuro che con lei nessuno avrebbe potuto fermare la Pieralisi, perché una come lei non ce l'aveva nessuno. Vederla giocare mi faceva tornare indietro agli anni d'oro della Monte Schiavo. La ragazza col numero 2 sulla schiena è stata il motivo principale a spingermi ad andare a vedere partite senza apparente interesse, a farmi viaggiare tutto solo in un freddo sabato pomeriggio di fine dicembre fino a Firenze, o ad Imola in un mercoledì di metà maggio per gara due di quarti play-off...di serie B2. Inutile dire che il suo addio a Jesi mi ha lasciato un po' spaesato, smarrito. Non l'ho giudicata, anzi ho compreso la sua scelta, una scelta condivisibile: non è una colpa quella di andare in una squadra che vuole vincere subito. E ci sta riuscendo, sono felice per lei.

A voler essere pignoli sabato è stata meno devastante di quanto mi ricordassi, anche per merito della difesa rossoblù, che per un po' è riuscita a limitarla. Per un po'... Mi aspettavo una battaglia a colpi di battute in salto tra lei e la Candida Viscito ma ho scoperto (con delusione) che ora Valeriana opta per un jump flot meno potente e meno spettacolare. A placare la nostalgia ci ha pensato Erica Paolucci, la nostra "enfant prodige", che non ha avuto paura di attaccare anche palloni difficili: è sicuramente lei il futuro della Pieralisi, su di lei si deve costruire la squadra che domani lotterà per nuovi grandi traguardi, dopo aver ottenuto la salvezza in questa stagione. Erica ha solo diciannove anni, può crescere ancora e diventare forte, fortissima. Non la cambierei con nessuno, neppure con Valeriana. Spero non si offenda. FORZA JESI! by Nessuno.