Nessuno RossoBlù

Un derby...dopo il derby

C'è stato un altro "derby della Vallesina" quando l'ultimo pallone del "derby della Vallesina" era già caduto da un pezzo e gli spalti del PalaMartarelli si erano svuotati. Non sono definitivamente impazzito, anche se l'andazzo potrebbe essere quello visto il campionato rossoblù, ma è la fotografia di ciò che è accaduto dopo il missile sparato fuori da Beatrice Malatesta, che ha sancito la vittoria della Battistelli-Termoforgia. In quel momento è iniziata un'altra partita tra la Pieralisi Pan e la Clementina 2020, non più un confronto diretto, non più sul nuovo parquet del palasport di Castelbellino Stazione ma su un campo distante oltre duecento chilometri, in una partita decisamente più combattuta di quella che si era da poco conclusa 3-1 per le ragazze di coach Secchi. Il luogo di questo strano "derby della Vallesina" era il palasport di Nocciano, la gara come qualcuno potrà aver capito, era quella tra Chieti e Castelfranco di Sotto, un match che interessava da vicino sia le clementine sia le jesine.

Le prilline guardavano al risultato di Nocciano per conoscere il loro destino, per sapere se avrebbero già archiviato la pratica della salvezza diretta con un turno di anticipo rispetto alla fine della stagione regolare. Anche la Battistelli-Termoforgia però, guardava al match abruzzese con occhi interessati per continuare la sua corsa verso i play-off promozione, obiettivo principale della società fondata nel 2020. E come ogni derby che si rispetti, jesine e clementine tifavano per una squadra diversa: Paolucci & co sostenevano Castelfranco di Sotto, che vincendo il tie break, avrebbe chiuso definitivamente la finestra dei play-off a Chieti; al contrario la Battistelli-Termoforgia spingeva per la Teatina, che completando la rimonta sulle pisane avrebbe tolto punti proprio alla Fgl, consegnando così il secondo posto proprio a coach Secchi ed alla sua banda. 

Così sul parquet del PalaMartarelli è andato in scena questo singolare "derby della Vallesina" con i due staff tecnici attaccati ai loro smartphone per ricevere notizie da Nocciano, campo notoriamente allergico alle novità tecnologiche ed alle dirette streaming. Nell'angolo jesino le facce erano molto tese, c'era nervosismo e cominciava a subentrare la paura di doversi giocare l'intera stagione a Capannori il 30 aprile. C'era chi cominciava a guardare il meccanismo dei play-out per scaramanzia. C'era chi pensava a tutte le occasioni sprecate nella stagione, chi ancora discuteva delle sviste arbitrali con il Volleyrò e con Chieti tre giorni prima, decisioni considerate "chirugiche" contro Jesi. Un primo urlo del lato Clementina 2020 aveva fatto tremare lo staff rossoblù ma era solo un falso allarme, era solo l'esultanza per la clamorosa vittoria (anche lì al tie break) di Trevi a Pomezia, altra concorrente diretta della Battistelli-Termoforgia per i play-off.

A dare la notizia del finale di Nocciano - triste per coach Luciano, felicissima per Secchi - è stata una storia di Instagram, segno che forse alla Teatina non sono poi così arretrati. Quel 15-11 ha scatenato come prevedibile reazione differenti. In casa Pieralisi tutti sono usciti a testa bassa, delusi e consapevoli che il percorso verso la salvezza diretta si è fatto improvvisamente più impervio ma ancora possibile. Nell'angolo della Clementina 2020 al contrario regnava l'euforia di una serata memorabile, di una tripla vittoria: quella sulla Pieralisi, quella di Trevi su Pomezia e quella di Chieti su Castelfranco di Sotto. L'ultima parola di questa triste e surreale serata, l'ha messa Beatrice Malatesta, la migliore in campo al PalaMartarelli, che ha subito stoppato tutti i discorsi delle sue compagne sui rimpianti, sui se e sui ma, definiti "il paradiso dei co**ioni". Lo spirito è quello giusto, vietato guardarsi indetro, che non serve a nulla. D'ora in poi, testa solo a Capannori. FORZA JESI! Nessuno.