Post n°83 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da Lunabella75
"Interrogai i sapienti dei secoli passati; consultai poi quelli che erano i miei contemporanei, ma nessuna delle loro risposte era soddisfacente. Così mi rivolsi a me stesso e misi tutto in dubbio, come se nessuno mi avesse mai detto nulla. Cominciai ad esaminare in me la realtà per scoprire il vero modo di giungere la conoscenza. Di qui la tesi che è il punto di partenza delle mie riflessioni: più penso, più dubito" François Sanchez, 1581
Nessuna certezza |
Post n°82 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da Lunabella75
Secondo calcoli astrusi e "furbi" oggi sarebbe il giorno più triste dell'anno, La ricerca è stata fatta dai soliti inglesi che, a quanto pare, non hanno nulla di meglio a cui dedicarsi. Più credibile l'idea che si tratti di un'astuta campagna pubblicitaria fatta da un canale tv inglese. Per quanto mi riguarda, non c'era bisogno di leggere sui giornali che questo fosse un giorno deprimente. Mi sono svegliata sotto un cielo grigio e con una nebbia fitta che verso mezzogiorno ha lasciato spazio alla pioggia. Ovvio che io ero senza ombrello, da sola, a caricare le buste della spesa in auto. In mattinata poi ho scoperto quanto lo Stato, al quale paghiamo regolarmente le tasse (ho ormai la certezza che i cittadini onesti siano merce rara), sia fondamentalmente ladro. All'ora di pranzo ho litigato con mio padre: motivazione effimera e parole dure. Abbiamo entrambi la testa dura. Lui dice che nulla è più come prima. Io già lo so, ma vorrei comunque che la barca non affondasse. Tutti a dirmi di portare pazienza, ma io sto esaurendo le scorte. E' in questi giorni che sento fortemente le mancanze. Perchè sono più di una.
Green Day - Boulevard of broken dreams |
Post n°81 pubblicato il 11 Gennaio 2009 da Lunabella75
Oggi avevo bisogno di silenzio, solitudine e riposo. Una domenica senza rumore. Ho portato rose bianche al camposanto, c'era ancora la neve sui pansè gialli. Ho passeggiato a lungo tra i viali del mio quartiere, con il mio cane al guinzaglio e il gelo che graffiava il mio viso stanco. Ho acceso la tv stasera, non lo faccio mai perchè detesto la realtà che mi mostrano là dentro. Ci sono alcune rare eccezioni, come la trasmissione dedicata a Fabrizio De Andrè a dieci anni dalla scomparsa. Mi commuovo facilmente nell'ascoltare le sue canzoni. Ho ricordi da conservare e custodire nel cuore. Vorrei stringerli forte in pugno e non lasciarli andare mai. Vorrei tuffarmici dentro, anche per pochi minuti e sentirne tutto il calore. Vorrei continuare a vedere contorni nitidi e udire suoni distinti. Invece i ricordi si trasformano in qualcosa di indefinito che mi appartiene completamente. E diventano parte di me. La parte bella di me.
Fabrizio De Andrè - Inverno |
Post n°80 pubblicato il 26 Dicembre 2008 da Lunabella75
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Post n°79 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da Lunabella75
Alla perenne ricerca di voler capire il perché delle cose. Che non è solo ascoltare con passione chi ha qualcosa di interessante da dire. Che non è solo cercare nella musica e nelle parole dei poeti il senso del vivere. E’ come voler scoprire qualcosa nelle sfumature dei colori, qualcosa di impercettibile o forse di talmente grande da sfuggire del tutto alla comprensione umana. E’ l’animo curioso che mi appassiona, è il voler assaporare ogni singolo momento e farne tesoro. Ho un turbinio di pensieri confusi, spesso inquieti che si affollano nella mia testa in queste fredde notti di dicembre. Allora provo a scriverli e a fermarli su un foglio, ma loro corrono veloci e la mia mano è lenta a decifrarli. Si sovrappongono, si intrecciano, mi sfuggono e poi ritornano. Mi appartengono e non vogliono uscire fuori. “Non c’è niente che sia per sempre” è questa la verità? Forse. O forse qualcosa resta comunque.
Afterhours - Non è per sempre |
LIEVE
Forse, davvero, ci piace, si ci piace di più
oltrepassare in volo, in volo più in là
Meglio del perdersi in fondo all'immobile
Meglio del sentirsi forti nel labile.
Forse, sicuro, è il bene più radioso che c'è
Lieve svenire per sempre persi dentro di noi
Meglio del perdersi in fondo all'immobile
Meglio del sentirsi forti nel labile.
Forse, davvero, ci piace, si ci piace di più
(Marlene Kuntz)
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