Si tratterebbe solo di aiutarci in questo mare.
Soltanto questo. Che non è poco, per niente. Che non è facile né immediato.
Che richiede, a pensarci, forza e pazienza.
La costanza che tu, amica, non hai e non avrai mai.
Ché bisognerà sopportare poco-fisici pugni allo stomaco,
che non segnano il ventre, ma stremano la carne e i muscoli lì dentro.
Ché sarà necessario stringere i denti e aprire gli occhi,
anche se saranno solo gomitate nei fianchi e schiaffi freddi sulle guance.
Ché il mare non perdona, neanche lui.
Si tratta solo di tornare indietro un po' alla volta,
e riconsiderare quanta è stata la distanza.
Solamente questo. Che non è molto, davvero. Ce la possiamo fare.
Anche se il tuo tornare-indietro ha un gusto amaro e mi lascia immobile,
ché sembra che ogni scelta, ogni misera e calpestata parola, fosse scritta in te.
Nemmeno il tuo fosse un progetto: chiaro e logicamente necessario in ogni parte.
Ché mi sento io quella che sbaglia, quella fuori tempo e senza scuse.
Forse sei solo più brava a vendere le tue incantevoli idee, allenate su me.
Ma si tratta solo di galleggiare, tra dissensi e vuote rivelazioni d'affetto.
In attesa che questo cuore riprenda a battere.