Partendo dal presupposto che la maggior parte di noi cerca, più o meno, in qualsivoglia circostanza di apparire al meglio, spesso mi chiedo se veniamo "percepiti" per quello che siamo realmente o se, forse, i più abili riescono a rimandare l'immagine esatta di ciò che vorrebbero essere fino a farla propria, dimenticandosi, così, di quale effettivamente sia la propria reale essenza.
I miei dubbi nascono dal fatto che troppe volte mi capita d'imbattermi in persone che indossano maschere, ma che una volta "sgamate" non rivelano poi chissà quale discrepanza tra l'essere e l'apparire, nel senso che non sono come appaiono ma, nel tentativo costante di somigliare alla loro medesima immagine, risultano, in parte, simili ad essa senza però alcuna significativa ed effettiva affinità in tal senso.
No, non è l'allergia stagionale che mi ha dato alla testa! E' la mia passione per il lato oscuro delle cose, degli uomini, della vita, a rendermi indagatrice analitica perennemente volta a sviscerare l'intimo umano.
In fondo non è un mistero che noi tutti siamo ciò che occultiamo, quel magma spesso represso, tenuto giù nelle viscere del nostro essere, quel concentrato di emozioni basiche che ormai riusciamo ad estrinsecare solo attraverso la sessualità.
La nostra vera essenza è scritta nei desideri irrazionali e negli impulsi animali che tentiamo, costantemente, di reprimere per via della cultura occidentale che tende ad omologarci tramutandoci in vere pentole a pressione più o meno finemente cesellate. Tuttavia se lasciassimo agire indisturbato il nostro "gemello cattivo" sarebbe il caos.
Ed è per questo motivo che m'intrigano le varie religioni orientali: perché, in un certo senso, esse legittimano il "male" che risiede nell'intimo di ogni essere umano. Non a caso, le divinità induiste sono sempre un misto di benevolenza e malvagità, di gentilezza e di crudeltà, e ciò tende ad "umanizzare" il divino.
L'uomo che non demonizza se stesso considerandosi "essere imperfetto", come invece lo vorrebbero le religioni occidentali, finisce con l'accettare il proprio lato oscuro riuscendo, quindi, a gestirlo in maniera decisamente più consapevole.
Inviato da: diogene51
il 19/09/2014 alle 13:54
Inviato da: celtic.moon
il 16/04/2013 alle 20:28
Inviato da: brilliant.ddisguise
il 27/03/2013 alle 17:36
Inviato da: celtic.moon
il 21/03/2013 alle 20:10
Inviato da: endchurch
il 17/03/2013 alle 22:41