Reduce da un idilliaco viaggio d'amore, mi ritrovo a fare i conti con numerose quanto inevitabili considerazioni circa i miei trascorsi sentimentali.Probabilmente sono in cerca di un qualche alibi che giustifichi quel passato un tantino affollato di storie che credevo fossero importanti ma che però, nei fatti, si sono rivelate essere nient'altro che una maniera per rifuggire ad una mia personale sofferenza emotiva che non mi permette e non mi ha mai permesso di proiettarmi in una ipotetica condizione di singletudine. Ho infatti sempre temuto anche solo l'idea di dormire in un letto dove non ci sia un corpo a riscaldami, forse perché sono sostanzialmente incapace di camminare da sola oppure perché temo quel gelo dell'anima che, sovente, attanaglia quando si è terrorizzati dall'angoscia di non essere amati.
Ma che si sia trattato d'insicurezza o di mera sete di affetto, importa relativamente. Il punto è che, adesso, mi piacerebbe poter cancellare, in un sol colpo, tutte le convivenze sbagliate, tutti gli amanti lontano dai quali fuggivo via insoddisfatta, i "ti amo" sussurrati, senza convinzione, tra un orgasmo e l'altro, come se quasi si trattasse di un gioco, di uno scambio, un donare l'anima in cambio di un po' di cuore. Ma il cuore e l'anima, la maggior parte delle volte, in quei letti freddi, erano assenti. Al loro posto non v'era che noia, voglia di carezze che ad un tratto trovavo fastidiose e che non riuscivano ad estinguere quella continua sete di sensazioni che, il più delle volte, si rivelavano essere emotivamente deludenti. Probabilmente volevo semplicemente farmi del male, perché, in fondo, c'è vita nel dolore ed anche il dolore può quindi scaldare quando senti il gelo che ti divora dentro.
Gli arrovellamenti, però, incominciano quando t'innamori davvero e, col passare del tempo, ti accorgi che lui è preso quanto te. E ti rendi conto che ti vorrebbe possedere fin nei pensieri più antichi, fin nei ricordi più lontani e, tra un discorso e l'altro, lo vedi struggersi di gelosia per tutte quelle volte che non hai goduto insieme a lui, che non hai pianto per lui, che non dormivi stretta a lui. E vorresti cancellarlo tutto, il tuo passato, essere nata la prima volta che i suoi occhi hanno incrociato i tuoi, vorresti esserti sciolta unicamente nei suoi abbracci perché solo lui è capace di farti impazzire di felicità quando, al culmine della passione, sussurra "ti amo" stringendoti forte, sempre più forte, più forte che può, quasi a volersi fondere, anima e corpo, in una sensazione che va al di là della passione, al di là dell'estasi, al di là anche dell'amore stesso.C'è da impazzire di felicità in quell'attimo che sublima il rapporto in un intreccio di cuori, anime e carne. Ed ogni volta rinasco in quell'abbraccio ed è proprio allora che mi rendo conto di essere sempre stata sua.
Equilibrio in senso assoluto, intendi? Non penso che si possa parlare di equilibrio alludendo al possesso di un'altra persona e, viceversa, nel lasciarsi possedere.
L'equilibrio è decisamente assimilabile all'essere consapevoli che, per quanto sexy ed intrigante possa risultare una determinata condizione, non ci si deve mai e poi mai annullare, né tantomeno venire a patti con la propria individualità in nome di quella strana fusione emotiva che i poeti e i sognatori chiamano "amore".
Non è una questione di gelosia, oddio quella sicuramente c'è ed è pure tanta.. ma è piuttosto il continuo pensare a tutto il tempo perso che mi fa impazzire!! tante erano le cose che si potevano evitare, o meglio che entrambi avremmo potuto evitare.. tra incomprensioni, fraintendimenti, lacrime e addii "definitivi" abbiamo gettato al vento almeno 4 anni della nostra vita insieme, 4 anni passati a litigare di cose inesistenti.. ed è proprio di tutto ciò che hai fatto in questo lasso di tempo che sono geloso, quello che c'è stato prima che mi conoscessi mi fa male se solo so che fa male anche a te.. ma è proprio grazie alle tue esperienze che sei diventata la splendida donna versatile e analitica che sei adesso.
avrei semplicemente voluto che le cose tra noi fossero filate lisce fin dall'inizio, ma è un rimprovero che faccio anche a me stesso.. certo siamo ancora in tempo per recuperare, ed è quello che stiamo facendo.. poi in fondo neppure io me ne sono stato buonino ad aspettarti, ma ovviamente sono sicuro di me e so che il cuore non l'ho mai impiegato in nessuna relazione.. la differenza tra te e le altre è che con te io faccio l'amore, con le altre era soltanto sesso!! tutto quello che tu mi fai provare è maledettamente differente da qualsiasi altra emozione abbia provato finora.. e per nulla al mondo vi rinuncerei.. intendo svegliarmi accanto a te ogni giorno della mia vita e addormentarmi con la tua pelle liscia contro il mio corpo mentre giochi con i miei capelli.. facciamo in questo modo: tutto quello che non riguarda "noi" d'ora in avanti ce lo butteremo alle spalle così non ci disturberà più.
Brilliant, come già sai, credo che la nostra storia abbia il sapore delle favole proprio perché è complicata, diversamente saresti pronto a giurare che saremmo arrivati ad amarci così tanto? Io credo proprio di no. L'amore, quello vero, è sempre sofferto, vissuto al massimo, amplificato fino allo stordimento nelle gioie incontenibili come nei dolori laceranti. In questo senso non credo alle mezze misure, lo sai bene, ne abbiamo parlato spesso.
L'amore, così come la vita, fa dei giri immensi, talvolta incomprensibili o dolorosi per poi farci approdare alla ferma sicurezza di quelle convinzioni che, nel caso non fossero state messe a dura prova, risulterebbero prive di significato. Ma non importa quanto si sia sofferto, ciò che conta è il come e il perché si è arrivati a versare fiumi di lacrime. E fin quando c'è rispetto per i sentimenti altrui, fin quando c'è la consapevolezza di stare commettendo qualcosa di sbagliato, fin quando c'è l'effettiva volontà di dare reale prova del proprio pentimento, c'è amore.
Tutto il resto è aria fritta, zavorra emotiva, nient'altro che ciarpame, cineserie inutili da lasciarsi alle spalle per sempre, come saggiamente suggerisci tu.
Neppure io credo alle mezze misure..
però sono certo che ti avrei amata ugualmente anche se non ci fossimo tormentati a vicenda con mille dispetti inutili e dolorosi.. quindi non credo che siamo arrivati ad amarci così intensamente perchè abbiamo sofferto, penso piuttosto che abbiamo sofferto perchè ci siamo sempre amati da morire.. e me lo confermi anche tu quando dici "L'amore, quello vero, è sempre sofferto, vissuto al massimo, amplificato fino allo stordimento nelle gioie incontenibili come nei dolori laceranti.".. c'è di buono che adesso disponi di ulteriori termini di paragone negativi per fidarti finalmente di me.. solo che ora forse sono io che rischio di fidarmi meno di te.. che casino!! meglio non pensarci più!! sono tante le cose che dobbiamo lasciarci alle spalle così finalmente potremmo cambiare musica ed iniziare a parlare di cose più importanti.
Sì, penso che tu abbia ragione: abbiamo sofferto molto proprio perché ci siamo amati fin dal primo istante. Solo che, a volte, è necessario perdere qualcosa d'importante per comprenderne l'effettivo valore.