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Fascisti, casa Pound, media e delegittimazione.

Post n°458 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da Fratus

In questi giorni continua il tam tam mediatico sull’omicidio dei due senegalesi. L’azione sviluppata dal soggetto malato è sicuramente drammatica e tragica ma il dargli un risvolto ideologico/politico è decisamente sbagliato.

Si vuole in tutti i modi accomunare l’azione, incredibile, di un soggetto malato con una normale e possibile azione di un qualsiasi militante dell’estrema destra (che per il sistema è un fascista).

Stabiliamo da subito due questioni. I Fascisti non esistono più, quelli ancora in vita hanno più di 80 anni e non credo assolutamente possano essere un pericolo per nessuno. Coloro che si definiscono fascisti sono in realtà “neofascisti” e hanno un’impostazione e un modo di agire ben differente dal fascismo. In molti ambienti culturali si è anche giunti a definire il neofascismo come il “primo nemico” del periodo storico del fascismo.

In secondo luogo va specificato che il fascismo non ha nulla a che fare con l’estrema destra, questa schematismo , fascismo = destra, non è accettabili culturalmente come non lo è  ideologicamente; basta leggere i testi riferiti al fascismo del professore di storia Zeev Sthernell, ebreo e marxista.

Fatte queste precisazioni va anche ribadito che una struttura organizzata non è assolutamente causa diretta dell’azione di un suo aderente (sempre che l’assassino fosse realmente iscritto). Casa Paund non ha nessun tipo di responsabilità oggettiva sui fatti di Firenze e continuare a sostenere il contrario è pretestuoso. Cercare di delegittimare l’organizzazione di Gianluca Iannone è sbagliato e disonesto.

Chi segue le attività di Sintesi Milano (www.sintesimilano.org)  sa bene che non abbiamo rapporti con la suddetta organizzazione e che in molte occasioni abbiamo preso distanza dalle loro iniziative in quanto le ritenevamo reazionarie e sbagliate. Inoltre nutriamo una naturale antipatia nei loro confronti da quando lo stesso Iannone, con il suo gruppo musicale, non ha voluto partecipare ad un concerto in ricordo del nostro camerata Alessandro Alvarez, ucciso in circostanze ancora misteriose.

Si tenga anche in considerazione che il nostro gruppo si è allontanato da diversi anni da quello che viene chiamato mondo neofascista e ha iniziato un percorso molto differente dalle altre strutture con la nostra comune origine ideologica.

Detto questo, si comprende come noi di Sintesi non si abbia nulla da spartire con l’ambiente vicino a casa Paund, ma, quello che sta accadendo, ci obbliga ad essere solitari a Iannone e amici in quanto il tentativo del sistema è assolutamente da condannare e crediamo che tutte le organizzazioni debbano fare quadrato perché non passi il messaggio per cui uno squilibrato possa essere utilizzato per delegittimare chi si oppone alla democrazia parlamentare.

 
 
 
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