L'ISOLA CHE C'E

Criticare Obama è reato? In Italia sì. Dissentire dall’ isteria collettiva pro Obama che si è diffusa nel nostro Paese può costare caro; la pena va dai 10 ai 15 anni di carcere ed è l’unico reato per cui non ci sono sconti di pena e sotterfugi vari per farla franca. Poiché ormai il mio fisico non è  più in grado di sopportare tale sacrificio, pur consapevole che si tratti  di un atto di vigliaccheria, preferisco esprimere il mio dissenso lontano dall’Italia, nell’Isola della Bruja, a dimostrazione che è meglio una dittatura “illuminata” e liberale piuttosto che una democrazia dal Pensiero Unico. Al  massimo  rischio di prendermi del razzista da Piero Sansonetti, nuovo distributore di patenti di democraticità, il cui unico scopo è ormai quello di girare in tutte le  trasmissioni possibili per poter dare del razzista a qualcuno; dalla scientificità della scelta presumo che abbia un notes dove segni tutti quelli che mancano all’appello. E il numero non deve essere irrilevante visto che ormai razzisti ( o fascisti, lui non fa differenze di sorta) non sono più coloro che non votano a sinistra ma quelli che non leggono Liberazione…

Ma veniamo al dunque. Eviterei di fare la cronistoria che ha portato Barak Obama ad essere il candidato democratico designato grazie alle primarie taroccate visto che ad avere preso più voti è stata Hillary Clinton. Ma avere puntato su un ipotetico cambiamento ( tuttora, nemmeno lui sa di che si tratta…) unito al suo modo di presentarsi e al suo fortunatissimo slogan Yes we can ha fatto di lui un predestinato. L’America è anche questa: due candidati alla Casa Bianca non designati dai partiti.

Fin qui tutto bene o quasi; la parte sconcertante avviene come sempre in Italia; e che c’entra l’Italia? L’Italia c’entra sempre quando  le cose serie assumono una forma tragicomica. Intanto l’emulazione dei “democratici” nostrani con quei cartelli “si può fare”...che cosa poi non è dato saperlo visto che nessuno sa, nemmeno chi l’ha ideato quali siano i contenuti di questo partito. E così come Clinton era l’Occhetto americano e Kerry ( quello che affermò che l’esercito iracheno era così debole che perfino l’esercito italiano sarebbe stato capace di sconfiggerlo a calci in ….)  il Prodi  Barak Obama rappresentava  una versione americana di Veltroni…

Ed è a questo punto che entrava massicciamente in campo l’intellighenzia italiana e ovviamente i media: da Maurizio Costanzo a Severgnini, da Mentana a Riotta si schieravano pubblicamente a favore di Obama e non ci sarebbe niente di male se a ciò non si associasse il disprezzo sia per i candidati repubblicani che per i loro elettori. Ed ecco allora  i Santoro, i Flores, le Annuniziata  irridere coloro che seguono i comizi della Palin; si tratta, secondo loro di casalinghe, di bigotte, di fidanzate dei soldati in Iraq, di gente rozza che non si è “evoluta”, cioè i conservatori. Penso che questa specie di giornalisti non solo dovrebbero avere rispetto per tutte le persone ma dovrebbero conoscere meglio la storia del partito repubblicano che non è quella di Bush e per fortuna nemmeno la loro. Le persone che affollano i comizi della Palin e di McCain sono semplicemente cittadini che amano la libertà, che non vogliono avvertire sulle spalle il peso dello Stato; sinceramente non credo si tratti di gente così rozza, mi onoro anzi di essere repubblicano.

E i “democratici” nostrani potevano fermarsi soltanto a copiare i cartelli di Obama? No, ovviamente e mentre nel nostro paese i problemi si moltiplicano giorno dopo giorno, alcuni di loro trovano il tempo di andare negli States a fare propaganda elettorale porta a porta per il candidato democratico…non memori evidentemente della lezione delle scorse elezioni quando un comunicato dello stesso John Kerry li invitava non tanto gentilmente a farsi i fatti loro…

Però questo al Pensiero Unico di casa nostra ancora non bastava; bisognava trovare qualcosa di tragico, qualcosa che tenesse tutti con il fiato sospeso ed ecco che a televideo  e a telegiornali unificati veniva annunciato un presunto complotto ai danni del candidato democratico.

La notizia è di quelle sconvolgenti: scoperto un piano per uccidere Obama e un centinaio di persone di colore per poi sgozzarli e decapitarli…subito la mente correva ad al Qaeda, alla Siria, agli hezbollah…no, niente di tutto questo...si trattava di 2 , dico 2 giovani americani, uno di 18 anni e l’altro di 20!

Intendiamoci, Obama così come tutti i candidati è davvero a rischio; non bisogna dimenticare le uccisioni di presidenti come Lincoln e Kennedy ed il ferimento di Reagan però non credo sia giusto banalizzare il pericolo per fare più ascolti.

INUTILE dire che in nessun paese al mondo, men che meno negli Stati Uniti è stato dato risalto  a questo presunto attentato, né lo stesso Obama ha ovviamente detto nulla.

La situazione nettamente a favore di Obama sembra quasi simile a quella di 4 anni fa quando tutti  i sondaggi davano nettamente in testa Kerry e in Italia ( ovviamente solo in Italia) a urne chiuse già si parlava della nuova america di Kerry, il Prodi della situazione; ricordo la trasmissione notturna di Mentana e il titolo di Liberazione del giorno dopo….che figura!!!!

Però non voglio di nuovo vederli soffrire; in America le “pantere nere” hanno minacciato disordini se perderà Obama. Tuttavia credo che la situazione più drammatica la vivremo in Italia. Già immagino il tanto compassato Gianni Riotta togliere la piazza a Piero Bernocchi( e solo questo sarebbe da Nobel), Maurizio Costanzo strapparsi  i baffi, Santoro e Travaglio che si guardano in faccia senza dire nulla. No meglio di no, meglio evitare questo spiacevole spettacolo.

Quindi pur criticandolo spero anche io che vinca Obama. Anche perché così vedremo con chi se la prenderanno i vari Sartori, Merlo, Samuelson ecc… anche se è facile immaginare che la loro mente sarà sempre rivolta a Bush.

Certo Obama è il classico liberal americano con più stato e più tasse e questo potrebbe far felice gli statalisti di tutti i colori anche se fossi in loro qualche brutto  pensierino ce l’avrei se anche l’industria farmaceutica ha deciso di finanziare Obama… in politica estera poi il ritiro dall’Iraq non è così diverso da quello già stabilito da Bush ed è bene anche ricordare ai pacifinti che Obama è favorevole alla guerra in Afganistan e anzi è pure favorevole ai bliz in territorio pakistano per stanare i talebani.

In conclusione, do per scontato che Obama sia il nuovo presidente degli Stati Uniti, certo che dopo un po’ di tempo sarò come al solito l’unico che difenderà un presidente americano dall’antiamericanismo che è l’unico “valore” che  tiene uniti gli italiani.

GOD BLESS AMERICA e Mr. Obama!