Post n°69 pubblicato il 19 Marzo 2008 da adamsmith76
L’ennesima repressione cinese in Tibet accende il dibattito sulla possibilità di boicottare le Olimpiadi di Pechino. E’ bene ricordare che quando fu assegnata la sede dei Giochi nel 2001 non ci furono particolari levate di scudi. Eppure già nel 2001si conosceva la situazione del Tibet: è dai tempi dell’invasione militare cinese (1950) che il popolo tibetano sta subendo un vero e proprio genocidio: negli ultimi 50 anni si parla di 1.200.000 morti ( alcune fonti parlano di 2 milioni)! Oggi la popolazione conta 6 milioni circa di tibetani e 7.5 milioni di non tibetani “portati” dal regime cinese nella regione al fine di cancellare l’identità di una etnia che, è giusto ricordare,non vuole la separazione ma l’autonomia. Per questa ragione il Dalai Lama parla anche di genocidio culturale; infatti la colonizzazione cinese sta annullando la storia, la cultura di quanto c’è di tibetano.
Quindi la situazione al momento dell’assegnazione dei Giochi si conosceva abbastanza benee non era tale da ritenere affidabile la promessa fatta dalla Cina al Comitato Olimpico Internazionale circa il rispetto dei diritti umani.
Non ritenendo giusto cavalcare le dichiarazioni del Dalai Lama sul no al boicottaggio fanno riflettere le affermazioni di Andrè Glucksmann ( filosofo francese già impegnato per la causa cecena e il Darfur) che dice: < La protesta dei tibetani è una richiesta di aiuto al mondo e i Giochi sono un’occasione per smuovere le coscienze sulla tragedia di un popolo che rischia l’annientamento.
Ma prima di promuovere il boicottaggio bisogna porsi diverse domande: quante probabilità ha di avere effetti concreti? Quanti governi sono disposti a mettere a rischio relazioni e rapporti economici con la Cina? Esiste la possibilità d’iniziative più efficaci? Quanto è possibile il risultato opposto: che il boicottaggio fallisca e rafforzi il regime di Pechino? In sintesi, una presa di posizione può essere nobile ma mi sta più a cuore la sua efficacia.[…] Bisogna smuovere l’opinione pubblica, gli spettatori che andranno ai Giochi, gli stessi atleti. I Giochi saranno un grande evento mediatico: ogni forma di protesta, ogni gesto di solidarietà sarà visto e conosciuto in tempo reale. Ricordo l’immagine degli atleti neri americani con il pugno alzato sul podio olimpico: fu di un’efficacia straordinaria>.
Non pensate anche voi che per il regime cinese le Olimpiadi potrebbero essere più pericolose di un eventuale boicottaggio?
Un ringraziamento va alla Bruja70 per avermi consentito di scrivere liberamente questo post (anche se mi ha costretto a scriverne uno... spero di avere scontato la punizione^__^)
buongiorno Adam e un buongiorno alla padrona dell'isola :) come al solito i tuoi post sono per me uno stimolo alla riflessione è giusto porsi delle domande su quanto buono ci sia in una protesta e che risvolti negativi possa presentare però noi non possiamo prevedere gli effetti a priori, ma andare alle olimpiadi come se nulla fosse, di fronte a tali massacri io penso sia un gesto di indifferenza totale a quello che accade...
Ciao Lorena e grazie. Lo scopo dei miei post è sempre quello di generare qualche dubbio; non voglio convincere alcuno. Il post che ho scritto non invita all'indifferenza ma a fare qualcosa invece di "non fare": mi pare che la foto sia emblematica.
Lorena, quel gesto ha posto agli occhi del mondo il problema razziale americano: non c'è cosa peggiore per chi vuole nascondere una cosa quella di essere scoperti. Se gli atleti di colore non avessero partecipato alle Olimpiadi ( boicottandole) grab parte del mondo sarebbe rimasro all'oscuro di tutto. Propongo quindi che gli atleti partecipino "attivamente" alle Olimpiadi facendo qualche gesto clamoroso.
Lorena, non è che un gesto cambia subito il mondo; oggi negli Stati Uniti ( del gesto clamoroso) abbiamo un candidato presidente di colore. Anche il boicottaggio vorrebbe smuovere le coscienze: nessuno ha la bacchetta magica. Lorena, io personalmente non andrei alle Olimpiadi però il problema che ho posto è se sia UTILE o meno il boicottaggio e non se sia giusto ( è chiaro che è giusto).
si ma l'utilità non si può conoscere Adam e non far nulla è come essere complici non credi? cmq come ti ho scritto prima il tuo post è molto utile perchè fa riflettere e dà uno spunto per il confronto :)))
Quello che scrivi è vero Lorena; nessuno può sapere se è utile; il mio post invitava a riflettere su questo, mi sarebbe piaciuto avere altre opinioni sull'utilità e non sulla giustezza. Se mi è permesso tutti gli altri boicottaggi si sono rivelati inutili ( ma questo non toglie che possa essere utile). Comunque ti ringrazio tanto Lorena per l'attenzione, tengo sempre in altissima considerazione le opinioni degli altri; alla fine quando le avrò valutate bene potrei anche cambiare idea.
Anche alla discussione Lorena; mi piace molto confrontarmi con opinioni diverse per conoscere sempre più. In realtà sono d'accordo con tutti voi al 90%; a volte cerco di proposito di trovare qualcosa che non condivido ma lo faccio quando trovo persone come te altrimenti lascio perdere ^____^
Grazie, Adam! Con ordine tento una serie di commenti, con uno solo non ce la faccio: intanto, le levate di scudi non le vedo proprio, nemmeno adesso! Chi leggo ogni giorno (soprattutto Bruno) nel suo blog, a suo tempo scrisse che l'assegnazione dei Giochi a Pechino era inopportuna ... non ieri, non una settimana fa, ma SUBITO. Mi dirai: e chi è Bruno? E chi sei tu? Che contiamo noi? Nel mondo grande... nulla, non contiamo nulla e non siamo nessuno...
Sono io a ringraziarti CATE per aver risposto punto su punto. Trovo spesso Bruno sul tuo blog ( a volte tu fai dei richiami al suo blog) e confermo quanto tu scrivi. Le mie critiche si riferiscono ovviamente alla classe politica. Credo che noi contiamo eccome e possiamo fare tanto per non far calare il sipario su questa tragedia.
per quanto riguarda le affermazioni di Glucksmann: "La protesta dei tibetani è una richiesta di aiuto al mondo e i Giochi sono un’occasione per smuovere le coscienze sulla tragedia di un popolo che rischia l’annientamento." ... mi è capitato di scrivere una cosa del genere, con dubbio finale, sul blog di Writer: Con i riflettori puntati per l'appuntamento olimpico (che andrebbe boicottato, ma non decidiamo noi, decide il business...), vincerà la censura (e la repressione) o sarà l'occasione per un cambiamento?
E' difficile prevedere quel che accadrà. Guardando la storia sembra che i boicottaggi siano stati tutti un fallimento. Io penso che la presenza dei riflettori possano essere un rischio per il governo cinese più di quanto sia un eventuale boicottaggio: Però non ho la sfera di cristallo.
infine, provo a rispondere alla serie di domande nel finale: quante probabilità ha di avere effetti concreti? Non lo so Quanti governi sono disposti a mettere a rischio relazioni e rapporti economici con la Cina? Temo NESSUNO Esiste la possibilità d’iniziative più efficaci? Non lo so
Grazie per questo post che fa pensare. Buona giornata, Adam e un abbraccio alla strega dell'isola
Proprio poichè anche io penso che nessun Paese boicotterà le Olimpiadi (non certo per i motivi del post...) penso che la foto degli atleti di colore possa essere da stimolo affinchè anche gli atleti di oggi possano prendere decisioni clamorose in diretta TV. Ancora grazie CATE e a dopo.
Sono abbastanza d'accordo con quanto scritto da Cate. E' vero che per anni questa situazione drammatica è stata ignorata da molti, è vero che probabilmente non servirebbe boicottare le olimpiadi. Ma e pur vero che da qualche parte bisognerebbe cominciare, non si può sempre dire "tanto non serve" e di conseguenza limitarsi a non fare nulla.
Noi siamo niente, ma l'oceano è fatto di tante piccole gocce.
Bruja, certo che conosco la tua opinione circa il boicottaggio però vorrei conoscere la tua opinione circa il quesito che pone il post: cioè se il boicottaggio è utile o meno alla causa tibetana. Che il boicottaggio abbia un valore morale superiore non c'è dubbio: ti ho già detto che anche io non avrei partecipato alle Olimpiadi. Però un conto è essere a posto con la propria coscienza un altro è sapere se la nostra scelta sia utile o meno alla causa per cui ci battiamo. In un regime autoritario la mancanza di alcuni atleti viene abilmente mascherata; sapranno trovare le adeguate contromisure per mezzo della propaganda ( come avvenne per Mosca !1980) Se però un atleta dopo aver tagliato il traguardo si toglie la maglia e sotto compare per esempio la scritta "free tibet" non credi che possa avere un impatto sulla popolazione cinese? Il problema è proprio quello di far conoscere a tutti i cinesi la repressione in Tibet ( in Italia per quarant'anni non si è saputo nulla...). Scusami se ti faccio notare che nel post non c'è scritto di "non fare nulla", anzi c'è scritto il contrario. La cosa più importante del post è la foto di Città del Messico 1968: i due atleti con il pugno alzato; pensi davvero che se la comunità di colore avesse fatto di tutto per non far partire propri atleti avrebbe ottenuto una risonanza mediatica migliore? Il post invita a "fare qualcosa" piuttosto che "non fare" ( cioè non andare alle olimpiadi).
IL Boicottaggio è utile? Non lo so, non lo sappiamo. Come non sappiamo se sarà inutile. E quello che posso fare io, è fare quello che mi fa sentire a posto con me stessa...quindi si, fosse per me boicotterei le olimpiadi.
Bruja, come ho già risposto a Lorena non scrivo i post per convincere le persone ma per creare qualche dubbio. Mi pare di avere fatto diversi esempi e di avere proposto qualcosa sia nel post che nelle risposte. Probabilmente non sono riuscito a porre bene la questione.
no adam, sbagli, sei stato chiarissimo. ma come hai giustamente detto non devi certo convincerci... io continuo a pensare che sarebbe sacrosanto boicottarle, utile o no questo non lo so e non lo sai tu. non lo sa nessuno.
ciao brujetta e adam.... purtroppo è quello che mi chiedo ogni volta che leggo un articolo sull'evento tibet.... ribadisco che i politici stanno facendo finta di niente e vanno avanti con la campagna elettorale del prossimo mese.... hanno tutti da perdere deve essere un argomento tabù....buon proseguimento
in ogni caso somno anche io per il boicottaggio delle olimpiadi... perchè 60 milioni di italiani fanno numero ragazzi... e in più perdita di sponsor.... si deve pur cominciare a dare il nostro contributo....
Grazie CATE, con la tua parola posso adesso uscire tranquillamente. La Bruja tiene molto in considerazione le tue parole, più che l'aumento mi basterebbe che non mi licenziasse...^______^
Ciao a tutti!E complimenti Adam per il post,molto interessante;certo,come ha detto Bruja,qualcosa il mondo dovrà pur fare,ma non credo che boicottando queste Olimpiadi la situazione cambi....purtroppo il governo cinese non cederà alle richieste tibetane.Questi sono problemi che durano da tantissimi anni....sicuramente il mondo intero dovrebbe essere più duro con la Cina,ma essendo questa una potenza economica non ci prova neanche...Da quanto tempo il Tibet è in queste condizioni?....eppure il mondo fa finta di non vedere,di non capire...
Ciao ROX e grazie!^_____^ Mi fa piacere che poni l'accento sul silenzio di larga parte del mondo occidentale ( escluso gli USA) per tutti questi lunghissimi anni. Adesso ce ne siamo accorti...meglio tardi che mai...
Probabilmente nessuno boicotterà i cinesi. Gli interessi sono troppi.
Chineremo la testa ancora una volta.
Sono, allora, favorevole a che tutte le nazioni boicottino le Olimpiadi? Nettamente.
La figuraccia per i cinesi sarebbe enorme. Partecipare, invece, è un modo di legittimarli...un pò come quando si parteciparono alle Olimpiadi di Berlino sotto la dittatura di Hitler.
Ci sarebbero altre vie? Si: l'invio di truppe Onu. Una soluzione molto pratica, vero?
Grazie Marchese per il tuo contributo alla discussione. A quanto pare sono una voce isolata. Per quel che mi riguarda Marchese, la cosa giusta forse sarebbe non andare; mi chiedo però se è utile alla causa tibetana non andare. Se tutti boicotteremmo le Olimpiadi ( e anche gli affari) la Cina resterebbe isolata e la repressione sarebbe ancora più dura. Partecipando invece obligheremmo la Cina quantomeno a migliorare sotto l'aspetto dei diritti umani. Noi vogliamo tutto e subito ma si tratta di grandi processi che hanno bisogno di tempo. Noi per arrivare dove siamo abbiamo attraversato due guerre mondiali e varie dittature. Resto convinto che le libertà economiche alla fine trascinano anche quelle individuali e il Cile ne è un esempio. Già in Cina cominciano ad apparire i sindacati, le paghe aumentano come pure i diritti dei lavoratori; piccoli passi ma ci sono. Se invece la isoliamo il regime tornerà ad essere ancora più repressivo. Questa è la mia opinione.
Ciao! Mi ha segnalato il tuo post CateViola, visto che la pensiamo in maniera simile. Io propongo di utilizzare un adesivo con la bandiera tibetana da utilizzare un po' dappertutto sulle tenute e sul materiale degli atleti che volessero aderire alla protesta!
Non credo però che il boicottaggio possa rafforzare il regime cinese, ma forse spingerlo a chiudersi maggiormente in se stesso
Detesto inoltre la trasformazione del simbolo olimpico in manette: le olimpiadi in sé non hanno niente a che vedere con la politica cinese in Tibet.