la gola

"Qui comincia l'avventure del signor Bonaventuta"... recitava la famostra strofa che Sergio Tofano (autore del omonimo personaggio apparso per la prima volta sul Corriere dei Piccoli nel 1917) faceva recitare al suo eroe e presa in prestito da me per quest'inizio di avventura tutta culinaria.

Forse dovrei presentarmi e spiegare le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere questo Blog, ma sono sicuro che non mancheranno le occasioni per conoscerci (almeno spero) e inizierei subito con la prima ricetta...

Si perchè questo è un blog di cucina e come tale ha l'aspirazione di dare e ricevere ricette e consigli tutti a sfondo culinario o che girano intorno a questo mondo.

Bando alle ciance e partiamo con la prima ricetta.

Si parte dal fondo....esatto, dal dessert... e quale migliore inizio se non con un classico dei dolci casalinghi?

Il Ciambellone di Antonella Z.
(Tutte le ricette che troverete nel Blog sono state testate personalmente da me, il risultato è garantito! Fatemi sapere come è andata a voi.)

Ingredienti:
6 uova
1 tazza (mug) di zucchero
2 tazze di farina 00
250 ml di panna fresca liquida
buccia di 1 limone o arancia (mi raccomando NON TRATTATI)
1 manciata di gocce di cioccolato (facoltative)
1/2 bustina di lievito per dolci)

Preparazione:
Accendete il forno per riscaldarlo a 180°
Mettete tutti gli ingredienti in un mixer da cucina e fate girare fino a che il tutto non sarà amalgamato e semza grumi.
Inburrate ed infarinate un stampo Savarin (per intenderci il classico da ciambelle con i bordi liscie e foro al centro) e versateci il composto.
Cosprargete la superfice con dello zucchero semolato o di canna, conferirà la tipica spaccatura di superfice al ciambellone.
Infornate a 160°/180° per 45-60 minuti.

Consigli:
- non aprite mai il forno prima che siamo trascorsi 25-30 minuti, è il tempo necessario per fare in modo che il lievito faccia il suo lavoro.
- trascorso il tempo di cottura, verificate sempre con la tecnica dello stuzzicadenti, ovvero inseritelo al centro della ciambella e se ne esce pulito il dolce è cotto.