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Il punto della fuga SCOPPIO DI SAN BENEDETTO Sono impegnato nel cercare la verità, con i familiari del caro Simone. Per ora riesco e posso curare solo una succinta rassegna stampa! ESPLOSIONE SAN BENEDETTO Fondi per i lavori di ricostruzione Il sindaco di Monterenzio: Trovato il punto della fuga di gas Il procuratore ha concesso a Hera di effettuare i lavori per il ripristino dell'erogazione del gas decidendo dove far passare le tubature tenedo conto delle caratteristiche geologiche della zona Bologna, 6 gennaio 2007 - Dopo gli scavi che ieri hanno permesso di trovare il punto in cui è avvenuta la fuga di gas che il 23 dicembre scorso ha distrutto una palazzina nellaf razione di Monterenzio, sull'appennino bolognese, di San Benedetto del Querceto che è costata la vita a cinque persone, la Procura di Bologna ha deciso di revocare il sequestro dell'intera area e di revocare «i provvedimenti relativi ai materiali residui dell'edificiodistrutto».
Periti al lavoro, cominciati gli scavi La rabbia dei superstiti: 'Ormai è tardi' Bologna, 4 gennaio 2007 - Sono cominciati verso le 14 i lavori di scavo a San Benedetto del Querceto, frazione di Monterenzio, sull'Appennino bolognese, dove lo scorso 23 dicembre lo scoppio di una palazzina per una fuga di gas ha causato cinque morti . Dopo l'udienza lampo di stamattina durante la quale é stato conferito l'incarico da parte dei magistrati bolognesi Luigi Persico e Antonella Scandellari, i due periti dell'accusa - Maurizio Pellegrini, oridnario di geologia applicata all'Università di Modena e Reggio Emilia e Massimo Bardazza, esperto di impiantistica e incidenti alle reti di distribuzione del gas - sono saliti a Monterenzio per seguire i lavori di scavo che porteranno alla luce il tubo di alimentazione da cui c'é stata la fuoriuscita di gas. Con loro anche alcuni periti di parte. Tra le parti lese erano presenti oggi la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Monterenzio e la parrocchia di San Benedetto. Assente invece la Provincia. I due esperti dovranno rispondere ai quesiti posti loro dai magistrati che hanno inviato 24 avvisi di garanzia in cui vengono ipotizzati i reati di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Dovranno dire se l'impianto é stato costruito in maniera adeguata rispetto alla conformazione del territorio, se gli interventi posti in essere quella mattina sono stati idonei e adeguati, se il manometro situato a Ozzano con il compito di registrare i picchi di pressione della rete indicando eventuali anomalie é sufficiente per controllare l'intera rete della Valle dell'Idice e se ci sono sufficienti valvole di sicurezza sulla rete. All'udienza, che é iniziata alle 11 e terminata alle 11.50, hanno partecipato in tutto una 70 di persone tra legali delle vittime, delle parti lese (presenti gli avvocati di Regione, parrocchia di San Benedettodel Querceto, Comune di Monterenzio; assente invece il legale rappresentante della Provincia), dei 24 indagati e anche della Tav, che era stata convocata in Procura, come interessata, quale possibileresponsabile civile della tragedia. Proprio a San Benedetto del Querceto, infatti, la società che sta realizzando la tratta dell'alta velocita' ha aperto un cantiere. Cantiere che movimenta un'enorme quantità di terra e che quindi potrebbe essere corresponsabile dello scoppio. Per rispondere a quest'ultima domanda la Procura si affiderà appunto all'opera del geologo Pellegrini. Un documento del 2001 dell'autorità del bacino del Reno dedicato agli strati del terreno di San Benedetto del Querceto segnala consistenti problemi geologici, problemi che - viene detto - hanno fatto inclinare leggermente il campanile della chiesa. Segno di terreno che si muove. Il documento dell'autorità del bacino del Reno conclude sottolineando che bisogna valutare l'impatto dei grandi valori che vengono compiuti nella zona, interessata soprattutto dai cantieri dell'alta velocità ferroviaria. Il documento é tra i documenti dell'inchiesta condotta del Procuratore aggiunto Luigi Persico e dal sostituto Antonella Scandellari. online@quotidiano.net Paruolo: "E' stato un errore, L'assessore alla Sanità: "Giusto partecipare ai funerali di San Benedetto. Ma basta polemiche". Merola: "la vicinanza istituzionale con i paesi colpiti c'è stata tutta". E il centrodestra attacca: "Sono sempre più distanti dai cittadini" Bologna, 3 gennaio 2007 - MOLTI no comment che tradiscono qualche imbarazzo. Mezze frasi (a taccuini chiusi) che lo confermano. Fra gli assessori di Palazzo d’Accursio non si parla volentieri dell’assenza di una rappresentanza del Comune ai funerali di due delle cinque vittime dello scoppio della palazzina di San Benedetto del Querceto. Esequie pubbliche celebrate sabato scorso a Monterenzio dal cardinale Carlo Caffarra. di Luca Orsi Domani tecnici al lavoro Traffico bloccato nella valle dell'Idice Lo stop alla circolazione per permettere ai tecnici di controllare la condotta del gas che passa sotto la strada provinciale 22 Bologna, 3 gennaio 2007 - Traffico bloccato domani nella zona di San Benedetto sul Querceto per permettere ai tecnici gli accertamenti dopo il crollo della palazzina in cui hanno perso la vita cinque persone. "Nessun rattoppo delle vecchie tubature" si raccomanda il primo cittadino "altrimenti rischiamo un'altra tragedia" Bologna, 8 gennaio 2007 -"Ripristinare la rete del gas cosi' com'e', vorrebbe dire aspettare la prossima disgrazia". Il sindaco di Monterenzio, Giuseppe Venturi non usa giri di parole. E dice chiaro e tondo che dopo il disastro del 23 dicembre scorso, il sistema di distribuzione di metano nella frazione di San Benedetto del Querceto deve cambiare. E profondamente. Ragion per cui, ora che e' terminata quella che la Procura ha piu' volte definito come l'"autopsia del tubo", il primo cittadino spiega che non ci si puo' limitare a rattoppare la falla che ha provocato l'esplosione. Avviata una sottoscrizione dalla Banca di credito cooperativo di Monterenzio: l'obiettvo è offrire un supporto economico ai familiari del pompiere volontario rimasto ucciso e del collega rimasto gravemente ferito Bologna, 12 gennaio 2007 - Un aiuto economico a favore delle famiglie del vigile del fuoco volontario deceduto e di quello rimasto gravemente ferito in seguito all'esplosione di San Benedetto del Querceto il 23 dicembre. Questo l'obiettivo della sottoscrizione in denaro, avviata con un versamento di 10.000 euro, è stata aperta dalla Banca di credito cooperativo di Monterenzio (Bologna).
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