Creato da delego.in.te il 13/10/2012

Lamine sovrapposte

Flusso laminare - Flusso il cui comportamento è determinato dalle forze di attrito interno. Nel flusso laminare, a differenza del flusso turbolento, gli strati infinitesimi di fluido scorrono dolcemente uno sopra l’altro, senza che avvenga alcun rimescolamento, neanche a livello microscopico. (treccani)

 

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Non era previsto

Post n°169 pubblicato il 07 Gennaio 2015 da delego.in.te
 

 

 

Un utente mi ha scritto che si aspettava un post su Pino Daniele. Non l'avevo fatto, ma ho deciso di postare la risposta, un po' ampliata.

Domanda:
Mi aspettavo un post su Pino Daniele...

Risposta:
E invece "stranamente" non mi è neanche venuto in mente. Forse perchè le persone alle quali sei legato di più, pur non conoscendole personalmente, è meglio ricordarle in silenzio. Quando ho letto la notizia, tra l'altro in ritardo, qualche lacrima è uscita. Negli ultimi anni non lo seguivo più, perchè era diventato più commerciale. Avrei avuto molto da scrivere. É stato presente quando ero ancora bambino (ca 11 anni) e mi imbarazzava la frase finale di "Je so' pazz" ascoltata in TV davanti ai miei nonni, con i quali, se pronunciavi certe parole, rischiavi la mutilazione della lingua. Canzone molto importante, perchè nella mia coscienza di ragazzino mi faceva diventare simpatici i pazzi dei quali sapevo solo che dovevo aver paura e che dovevano essere isolati.
Per non parlare di altre canzoni di quel periodo come "Chillo è nu buono guaglione" o "Il mare" (cito solo qualche titolo) che parlavano di omosessualità o di inquinamento. Canzoni in napoletano che forse non tutti potevano comprendere nel resto d'Italia, ma molto importanti in un panorama musicale fatto soprattutto di canzoni con "la Napoli da cartolina" (eccetto poche eccezioni come Edoardo Bennato, Osanna, Napoli Centrale, NCCP e pochi altri) . Soprattutto il blues. Pino Daniele è soprattutto un bluesman, di quelli veri che fanno blues, non come Zucchero che di blues non ha niente, può mascherarsi quanto vuole, ma il blues non è fatto di quattro cenci, un cappello e un paio di occhiali da sole. Pino era un napoletano fatto di blues. Potrei scrivere di tante cose, dei concerti visti, delle collaborazioni con i grandi della musica internazionale, da Mel Collins, a Chick Corea, a Ritchie Evans, a Eric Clapton, ma non mi sembra questo il momento. Pino è stato uno di quelli che a Napoli ha dato qualcosa, anzi tanto, in contrapposizione a molti che da Napoli e dai Napoletani prendono tanto e non lasciano niente.
La colpa di questo è spesso dei Napoletani stessi, ma questo è un altro discorso.
Come cantava lui: Yes I Know My Way

Come sottofondo musicale ho scelto "Anna verrà" che parla di un'altra grande: Anna Magnani.

Adesso, purtroppo, si potrà dire:

Pino verrà, col suo modo di cambiarci dentro...

...noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare.

 

Pino

Daniele

Anna verrà

 
 
 
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