Creato da Legaitalica il 26/10/2006

Lega Italica

Il punto sull'invasione islamica in corso

 

 

«Allarme attacchi terroristici suicidi in Europa»

Post n°38 pubblicato il 23 Giugno 2007 da Legaitalica

Frattini: allerta kamikaze per le polizie e i servizi segreti europei
Sicurezza rafforzata in Germania per l'arresto di tre tedeschi in Pakistan

BERLINO (22 giugno) - Dopo l'annuncio del rafforzamento delle misure di sicurezza in tutta la Germania per il timore di attacchi terroristici kamikaze, il commissario europeo alla Sicurezza, Franco Frattini, afferma che il rischio di attacchi terroristici suicidi è una minaccia che «riguarda tutta l'Europa». «Abbiamo registrato - ha spiegato Frattini - un aumento del movimento delle persone pronte ad attacchi terroristici che vengono addestrate tra l'Afghanistan e il Pakistan». Si tratta, ha sottolineato, «di squadre della morte che potrebbero colpire. Per questo la preoccupazione del governo tedesco è anche la mia. Per contrastare la minaccia abbiamo concordato con l'estate di non allentare la guardia e, anzi, di fare un monitoraggio permanente sui possibili spostamenti di terroristi: le forze di polizia e l'intelligence di tutti i Paesi europei sono allertati». L'allarme è stato lanciato dal ministero dell'Interno e direttamente confermata dal ministro Wolfgang Schaeuble, della Cdu, che parlando dell'eventualità di attacchi suicidi ha detto: «Purtroppo dobbiamo ritenerli possibili». Secondo Schaeuble la Germania è «nel mirino del terrorismo islamico al pari di altri Paesi. Si tratta di una minaccia seria». Schaeuble ha ribadito la sua proposta di una legge che consenta indagini e perquisizioni online sui computer: «Il controllo delle comunicazioni è di importanza vitale».
La polizia criminale tedesca (Bka), dal canto suo, ha annunciato l'arresto in Pakistan di tre islamici con cittadinanza tedesca. I tre, ha detto il capo del Bka Joerg Ziercke, sarebbero stati incaricati di compiere attentati suicidi in Germania. Per questo si sarebbero esercitati in campi della guerriglia talebana. Il viceministro dell'Interno August Hanning non ha usato giri di parole: «Siamo allarmati, siamo di fronte a un nuovo genere di pericolo: la Germania è minacciata da attentati di terroristi suicidi. Siamo nel mirino del terrorismo islamico». Secondo la tv pubblica Zdf, il governo considera che la minaccia terroristica sia la più alta dal 2001. «I segnali si sono moltiplicati in queste ultime settimane», ha detto l'esperto di terrorismo Elmar Thevessen, secondo il quale una decina di persone provenienti dalla Germania si sarebbero esercitati negli ultimi mesi nella zona di confine tra Afghanistan e Pakistan. «I tre arrestati negli ultimi giorni in Pakistan erano in procinto di tornare in Germania». (Il Messaggero)

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 23 Giugno 2007 da Legaitalica

«"Donne, toglietevi il velo". Ed è rivolta dei musulmani»


India. La candidata governativa per le presidenziali Pratibha Patil: "E' stato introdotto dagli invasori secoli fa".

Lucknow, 19 giugno 2007 -  La candidata nominata dalla coalizione governativa per le elezioni presidenziali del mese prossimo in India ha fatto infuriare i leader musulmani invitando le donne a togliersi il velo perchè l'indumento è stato introdotto dagli invasori musulmani secoli fa.
Numerosi leader musulmani hanno chiesto oggi al primo ministro indiano Manmohan Singh di ritirare la nomina di Pratibha Patil e trovare un nuovo candidato presidenziale, definendo le sue affermazioni "irriverenti verso l'Islam".
Maulana Khalid Rashid, esponente del "All India Muslim Personal Law Board" (importante corpo legislativo musulmano, ndr), ha replicato che Allah ha chiesto alle donne di indossare il velo e ciò è conservato nel Corano, il libro sacro ai musulmani. "Qualsiasi affermazione contro il velo rappresenta un'opinione contraria ad Allah e al Corano che i musulmani non tollereranno", ha aggiunto Rashid.
(Quotidiano.net)

 
 
 

EVVIA 'LI' MUSULMANI E 'LI' COMUNISTI!!!!

Post n°36 pubblicato il 23 Giugno 2007 da Legaitalica

«In pericolo i medici francesi: crescono gli assalti dei fondamentalisti per «proteggere» le loro donne» 

PARIGI. Gli episodi si ripetono con sempre maggiore frequenza.

In Francia soprattutto, ma non solo. La pratica del controllo di verginità - e non solo - da parte di musulmani nei confronti delle loro donne, è un fenomeno che si allarga, s'intensifica e riguarda sempre più paesi europei. Un altro segnale dell'integrazione difficile e della quasi impossibilità di conciliare le posizioni religiose fondamentaliste con le leggi e i diritti umani patrimonio irrinunciabili in Occidente. Ma le cronache dalla Francia rivelano episodi inquietanti. Come quello accaduto di recente nell'ovest del Paese quando il prof. Israel Nisand, capo del dipartimento di ginecologia ostetrica al policlinico di Strasburgo, è stato chiamato d'urgenza per stilare «un certificato di verginità ad una bambina di undici anni». «Ho gridato la mia indignazione - racconta - ma quante minacce e quanti calci contro le porte dell'ufficio!». Alla segretaria del prof. Nisand, un po' di tempo prima, non era andata così bene. Due maghrebini l'avevano presa a pugni e sbattuto la testa contro un tavolo, gridando: «questo perché vi occupate delle nostre donne». A terra, in gravi condizioni, le avevano poi strappato la maglietta e scritto con pennarello sul ventre: «Maometto». L'irruzione di fondamentalisti islamici negli ospedali francesi, che non vogliono che le loro donne siano esaminate, curate ed aiutate a partorire da medici uomini - irruzione spesso seguita da minacce e da atti di violenza contro i sanitari - non riguarda solo Strasburgo. L' elenco è infatti lungo - dalla regione parigina a Lione, da Grenoble a Roubaix, Tours, Nizza, Montreuil - e la misura è ormai colma, si è detto l'Ordine nazionale dei ginecologici ed ostetrici francesi. «Dovremo ormai - si sono chiesti i medici uomini in un comunicato dell' ottobre scorso - essere protetti dalla polizia per esercitare il nostro mestiere? Trent'anni fa le donne musulmane venivano nei nostri ospedali senza l'apprensione di essere esaminate da medici generalmente uomini, e non c'erano queste violenze. Perché questa aggressione?».
Uno degli atti violenti risale al settembre scorso, quando un medico dell'ospedale Robert Debrè di Parigi, chiamato urgentemente ad intervenire su una donna maghrebina che aveva avuto un parto difficile, è stato aggredito e malmenato dal marito. Quest' ultimo, 23 anni, è stato condannato poi a sei mesi di prigione. Ma, se i fondamentalisti non vogliono che i medici uomini tocchino le loro donne, contemporaneamente sono sempre più frequenti le richieste di avere certificati di verginità da parte delle loro fidanzate o delle spose promesse. Un fenomeno che pone i medici di fronte ad un dilemma. Accettare o no di rilasciare certificati di verginità? Aderire o no alla domanda di ricostruzione dell'imene in particolare per permettere a giovani musulmane di sposarsi?
I medici - ha scritto Le Monde - «sono posti davanti alla loro coscienza», combattuti fra la preoccupazione di proteggere una ragazza destinata, in caso di rifiuto, a misure di ritorsione da parte della sua famiglia o di quella del suo futuro sposo, e «il disgusto che ispira loro questo passo, questa minaccia all' intimità di una persona e questa menzogna alla quale porta questa operazione». L'Ordine dei ginecologi ha affermato la sua opposizione a questi due atti, perché «umilianti» e contro la dignità della donna. «Rifare l'imene - ha osservato - significherebbe aiutare la sottomissione della donna e partecipare ad un costume maschilista del sangue sulle lenzuola la notte delle nozze che non ha niente a che vedere con la fede». Mentre cresce il disagio dei medici francesi - stretti fra il giuramento d'Ippocrate e quella che viene presentata dal paziente come «legge di Dio» - recentemente è stata presentata la Carta della laicità nei servizi pubblici preparata dall'Alto consiglio per l'integrazione. L' aveva chiesta un anno fa il primo ministro francese, Dominique de Villepin, preoccupato per il fenomeno. L'organismo ha anche ascoltato il presidente del Consiglio francese del culto musulmano, Dalil Boubakeur, rettore della moschea di Parigi: è stato categorico nel rifiuto di una «talibanizzazione dell'islam francese». (La Provincia)

 
 
 

Ma i Gay di sinistra passeranno a destra se i musulmani andranno al voto?

Post n°35 pubblicato il 29 Aprile 2007 da Legaitalica

Mangi maiale, diventi gay

La strampalata teoria in un articolo pubblicato da una rivista per giovani musulmani appartenenti alla setta Ahmadiyya. Protestano i gruppi gay berlinesi e non solo…
Polemiche in Germania a seguito della pubblicazione di un articolo diffuso dall’organizzazione musulmana Ahmadiyya nel quale si collega il consumo di carne di maiale con l’omosessualità.

Nel numero 26 del giornale giovanile della Jamaat, pubblicato a cura del ‘dipartimento educativo’ dell’organizzazione, si sostiene che il consumo di carne di maiale porterebbe a un incremento dell’omosessualità nella società. L’accoppiata carne di maiale e omosessualità è davvero micidiale dal momento che, come noto, i musulmani non consumano la carne di maiale poiché il Corano proibisce all’uomo di nutrirsene. Non parliamo poi omosessualità, che è equiparata all’adulterio e per quattro su cinque delle scuole giuridiche musulmane va punita con la morte per i due partner. […]

Alexander Tin, attivista gay, ha dato voce allo sconcerto della comunità GLBT della capitale tedesca: «L’omosessualità è considerata decadente in molte religioni, o guardata come malattia o peccato. Diventa pericoloso se fanatici religiosi usano questa propaganda contro i gay e le lesbiche». Tin ricorda come siano in aumento le aggressioni dei fondamentalisti contro gli omosessuali e questa equazione tra i porci e gli omosessuali è solo un’ulteriore istigazione alla violenza, soprattutto per le giovani generazioni che crescono con questa concezione del mondo. […]

fonte
uaar.it >> liberoblog

 
 
 

Il marocchino fuma in treno ed io cosa faccio?

Post n°34 pubblicato il 27 Aprile 2007 da Legaitalica

Il marocchino fuma in treno ed io cosa faccio?... nulla.

Si proprio cosi, come sempre prendo il mio bel trenino nuovo nuovo per ritornare a casa dal lavoro, appoggio le mie cose, prendo la mia bella lettura informatica che come al solito mi accompagna nel mio viaggio e mi siedo nella parte destra del treno perchè lì non ci batte il sole.

Sono lì che leggo quando ad un certo punto sento l'odore del fumo della sigaretta, non che mi dia fastidio anche se non fumo, oggi però col raffreddore che mi porto in giro, in effetti, sentire quella puzza mi faceva girare un pò le palle..

Mi giro e chi c'è?, un cazzo di marocchino con la sua bella sigaretta un bocca che mi guarda come per dirmi, <<Si? cosa vuoi?>>

Il primo istinto naturalmente è quello di dirgli di spegnerla perchè è semplicemnte vietato e che lui è uno stronzo, ma poi se un attimo rifletti pensi, <<e se questo mi da una coltellata?>> e <<se ci sono altri esemplari come lui nel treno?>>  <<a me chi mi tutela? lo stato? >> (capirai, con questi quattro coglioni che ci sono oggi (coglioni anche quelli di ieri)),<< vale la pena avere a che fare con una merda del genere? io ci rimetto sicuramente qualcosa, ma lui? poverino, è extracomunitario e magari anche musulmano>>, cosi mi giro e continuo a leggere la mia cazzo di lettura aspettando i comodi dello stronzo.

La stessa cosa che ho fatto io l'hanno fatta anche tutti gli altri, quindi in fondo non ci possiamo lamentare di questa situazione, così, dato che SIAMO UN BRANCO DI COGLIONI, IN UNO STATO DEL CAZZO DOVE LO STATO E I COMUNISTI TUTELANO GLI EXTRACOMUNITARI, QUESTI FANNO E FARANNO SEMPRE QUELLO CHE CAZZO VOGLIONO CONSIDERANDOCI DEI CRETINI.

 
 
 

Prodotto Italiano o imbecilli inCONSAPEVOLI?

Post n°33 pubblicato il 17 Aprile 2007 da Legaitalica

Milano, i centri sociali si alleano con i cinesi
di Gianandrea Zagato - martedì 17 aprile 2007, 07:00


immagineBruciano un manifesto che reclama «l’embargo» per i negozi made in China. Innalzano una bandiera rossa, con tanto di falce e martello. Urlano slogan di rivolta contro la Milano «razzista e borghese di Letizia Moratti». I cinesi applaudono e gli regalano casse di birra. Una, due, tre casse. Loro ricambiano con una promessa: «Anche noi saremo in piazza Duomo insieme a voi».

Impegno che per i milanesi è una minaccia, rivivere la rivolta cinese fuori dal triangolo di Chinatown dove l’illegalità è di casa. Già, a siglare quell’accordo, a garantire quel patto sono i centri sociali.

Sì, gli autonomi danno appuntamento per mercoledì, dalle ore 15 alle 18, al presidio organizzato in piazza Duomo dai rappresentanti della comunità cinese. Centottanta minuti per infiammare il clima, per gettare un cerino acceso sulla benzina. Giustificati dunque i timori della questura che pur autorizzando la manifestazione cinese ha però vietato «per motivi di ordine pubblico» il presidio organizzato in piazza Scala, davanti al Comune.

E che l’atmosfera potrebbe degenerare in un replay di giovedì scorso, in nuovi violenti scontri con aggressione alle forze dell’ordine, lo sostiene anche Emanuela Troisi, supporter della protesta: «I cinesi non sono mai scesi in piazza, temono che la situazione sfugga loro di mano, che qualcuno venga coinvolto in qualche provocazione».

Annotazione che, ieri, in via Paolo Sarpi ha già avuto un prologo: solo per un soffio Mario Borghezio ha evitato di finire all’ospedale. Grida, sputi e lattine gettate contro l’europarlamentare leghista che avrebbe voluto portare la sua «solidarietà» ai commercianti e ai residenti italiani che «si sentono stranieri in patria». Gli autonomi per vietargli di circolare per le strade del quartiere hanno pure inscenato il blocco del traffico all’incrocio tra Sarpi e via Bramante, distribuendo volantini scritti in mandarino dove si incita «alla reazione contro l’immondizia leghista».

Virgolettato che non ha alcun bisogno di chiosa. Come non ne ha quell’altro volantino - in italiano - dove, nero su bianco, gli antagonisti in salsa ambrosiana lanciano un messaggio «per la costruzione della solidarietà con i cinesi in rivolta: «Nessuno spazio per i razzisti a Milano. Inaccettabile ogni provocatoria presenza di leghisti e fascisti a Chinatown. Italiani e immigrati uniti contro razzismo e repressione».

 
 
 

COMUNISTI? Solo un fastidioso branco di coglioni!!

Post n°32 pubblicato il 12 Aprile 2007 da Legaitalica

Gino Strada? Chi?
Tratto da : http://canali.libero.it/affaritaliani/ginostrada120407.html


Gino Strada lascia l'Afghanistan. Questa notizia è una bomba, verrebbe da dire. Il numero uno di Emergency ha un seguito, silenzioso ma numeroso, e ben radicato in maniera trasversale negli ambienti di sinistra. Come si fa a disinnescare l'ordigno? Semplice, non se ne parla.
 
Liberazione ignora la notizia in prima pagina. Per la precisione, non ne vuole proprio parlare, non vuole fare nomi. C'è un titoletto (piccolino eh, niente eccessi): "Afghanistan, oggi D'Alema alla Camera". Quindi di Kabul si parla, si fa persino il nome di D'Alema, ma di Emergency no. Strano eh? Avranno avuto un'apertura di giornale molto forte. Ecco, l'apertura è questa "Serve una barricata laica e laicista per respingere i pasdaran del papa" (papa minuscolo, non è un nostro errore).
 
Il Manifesto affida a un disegno di Vauro (per quanto al centro, niente da dire) la notizia. Ma dire che sia in risalto... beh, risulta difficile. Quando il Manifesto vuole sparare a zero fa altre copertine, lo sanno tutti. Il nome di Gino Strada in evidenza? Un'immagine? Un titolo maiuscolo a nove colonne, magari con scritto: SCANDALO? No, no. Una "cordiale" presentazione della notizia. Mah.
 
Paradossale, chi dà più visibilità all'addio da Kabul dell'organizzazione internazionale è l'Unità. Niente di che, una spallettina, ma almeno ci sono nome e foto. L'apertura è su "Baghdad chiusa e divisa: il piano Bush", che non sembra proprio il tema del giorno. Certo, si dirà, sono scelte.
 
La scelta infatti c'è stata. Evidente. Dimenticare Gino Strada. Ex eroe. Ex simbolo. Ex mito. Nessuno che sprechi un commento. Nessun editorialista schierato. Il numero uno di Emergency è un 'ex' a tutti gli effetti. Come i fidanzati. Gino Strada chi?
 Ah quello che faceva delle robe nei paesi dei poveri...

 
 
 

«Padre di Hina: nessuna premeditazione, lei mi sfidava»

Post n°31 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da Legaitalica

«Hina se lo meritava»

Brescia – "Saleem confessa chiaramente e senza dubbi l'omicidio volontario. Ma riconduce quella volontà agli ultimi secondi, degenerati in seguito a un litigio per via della condotta tenuta dalla ragazza che aveva un atteggiamento di sfida". Cosi' ha riferito ai giornalisti Alberto Bordone, legale di Mohammed Saleem, il padre di Hina, la giovane pakistana sgozzata l'11 agosto scorso a Sarezzo (Brescia) e sepolta nell'orto dietro casa. Oggi l'uomo e' stato per piu' di tre ore a colloquio con il pm titolare dell'indagine, Paolo Guidi, cui aveva chiesto di poter raccontare la propria verita'. "Dopo un inizio in preda alla tensione, s'e' tranquillizzato ed e' riuscito a dire quanto mi aspettavo. Non ha pianto, si e' contenuto. E' in carcere invece che piange spesso", ha continuato il legale. Saleem, insomma, ha in sostanza ribadito punto per punto la primissima versione fornita a caldo ai carabinieri di Gardone Valtrompia dove il 14 agosto ando' a costituirsi, quando disse: "Ho fatto tutto da solo. Ho perso la testa, Hina se lo meritava". "In quel momento non ci ha visto piu' - ha spiegato l'avvocato - era nato un litigio cui aveva dato atto la ragazza. C'e' stata un'azione di sfida da parte di Hina: la goccia che ha fatto traboccare il vaso". Nessuna premeditazione, quindi. Quanto all'idea che il delitto fosse scaturito da un consiglio di famiglia tra gli uomini, contrari alle minigonne e alla liberta' "occidentale" della giovane, Bordone smentisce: "Non c'entrano nulla ne' il modo di vestire ne' il fatto che lei non avesse un fidanzato pakistano. L'omicidio ha radici piu' profonde. Non c'entra nulla nemmeno con l'Islam". E per quanto riguarda la presunta collaborazione dei parenti all'assassinio, Saleem ha insistito col dire che sono "assolutamente estranei all'esecuzione materiale". (Repubblica)

 
 
 

Agenzia iraniana: «Ucciso autore vignette»

Post n°30 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da Legaitalica

La Fars dice che è stato trovato a Copenaghen il corpo carbonizzato di uno degli autori dei disegni satirici contro l'Islam

TEHERAN - Secondo un' agenzia di stampa semiufficiale iraniana, uno degli autori delle vignette che vennero considerate blasfeme da molti musulmani, suscitando violenze, polemiche e minacce, è stato trovato morto a Copenaghen. L'agenzia Fars non scrive il nome della persona uccisa, non fornisce alcuna fonte e ammette che le autorità danesi non danno alcuna conferma. Dice comunque che domenica il corpo carbonizzato di uno degli autori di quelle vignette - alcune delle quali si spingevano a raffigurare Maometto come un terrorista - è stato trovato in un vicolo vicino alla sede del giornale che nel febbraio scorso pubblicò i disegni satirici, il Jylands-Posten.

LE
VIGNETTE - Tutto il mondo musulmano fu attraversato da un'ondata di indignazione e violenze alimentate dagli ambienti più estremisti. Furono pronunciate fatwa contro gli autori delle vignette. Le ambasciate danesi in alcuni paesi - e in particolare in Iran - furono prese d'assalto e molti governi adottarono misure punitive contro Copenaghen. Per qualche tempo alcune ambasciate danesi vennero chiuse. Poi lentamente la situazione è tornata alla normalità.

(corriere)
15 gennaio 2007

 
 
 

Caro Azouz ti scrivo...

Post n°29 pubblicato il 13 Gennaio 2007 da Legaitalica

Caro Azouz,
credo che se una persona dovesse quantificare il livello di dolore che un essere umano può provare per la morte di una moglie e di un figlio, uccisi in un modo inimmaginabile per la maggior parte di noi, non riuscirebbe a trovare un limite o una giusta unità di misura, io personalmente credo che non sarei più in grado di continuare la mia vita.

E' cosi che mi chiedo e ti chiedo come mai il tuo unico problema attualmente, sia quello di pretendere le scuse di tutti, come fai ad avere la forza di parlare, di pensare, di stare davanti alle telecamere di tutte le trasmissioni televisive, certo che devi avere una forza interiore che solo i musulmani con la loro fede hanno.

Perchè, caro amico musulmano, il tuo unico volere è quello di far piegare davanti a te il popolo Italiano che ti ha accolto, e la politica Italiana che a tuo dire ha infangato il tuo l'onore e la reputazione? 

Credo che nel tuo futuro caro Azouz, si intraveda una strada politica che i cari amici falsipacicomunisti ti scongiureranno di seguire, sta a te scegliere se andare con rifondazione, comunisti italiani o altri esemplari del genere...

L'idea che ho sempre avuto dei musulmani, e che tu mi confermi, è che siete una comunità arrogante a cui tutto è dovuto, voi siete sempre le vittime e siete sempre nel giusto, il vostro Allah vi guida, vi indica la via da seguire, vi da la forza di vivere, ed è probabilmente per questo che tu pretendi le scuse dal popolo Italiano, e magari ti saranno anche date con tutti gli onori e qualche soldino di risarcimento.

Mi chiedo due cose a questo punto, come mai le scuse non sono mai state date a migliaia di persone che come te sono state, non solo sospettate, ma anche incarcerate ingiustamente e mi chiedo anche caro Azouz, quando troverai tu la forza di chiedere scusa alle madri dei figli a cui vendevi morte?

Che dire, una vicenda orribile dalla quale qualcuno potrà trarre qualche vantaggio....

 
 
 
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