Creato da: marialberta2004.1 il 03/12/2007
Ferrara

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

zoecorvinaannatinacontinovince19591valy485michela.grossi75novizioemanuelerikiliberoonofrisilrossettiverniciatureclaus.gisidora.manciaglialdoclemenzi1942nata52copernicano111hopeandhappy
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

I miei link preferiti

 

 

 
« MARIA ALBERTA FAGGIOLI SALETTIMARIA ALBERTA FAGGIOLI SALETTI »

MARIA ALBERTA FAGGIOLI SALETTI

Post n°233 pubblicato il 25 Maggio 2010 da marialberta2004.1
 

I Suppositi [1]

I “supposti”, gli “scambiati”, questi i significati del titolo della commedia, anch’essa con destinazione ferrarese (la Corte, la città). Della realtà cittadina sono rappresentati luoghi e situazioni di via ben conosciuti dagli spettatori.

Erostrato, figlio di Filogono, un ricco mercante siciliano (di Catania), a Ferrara per condurre gli studi, appena giunto in città, s’innamora di Polinesta (figlia di Damone/Diamonio, commerciante).

Per amore, decide di smettere gli studi e di farsi assumere come servo dal padre di lei (Damone/Diamonio), con il nome del proprio servo Dulippo: supposto servo, supposto padrone.

Il padre di Polinesta vorrebbe sposarla a un vecchio dottore in legge, Cleandro. 

L’arrivo improvviso del padre di Erostrato dalla Sicilia conduce ad un doppio lieto fine, per Erostrato che sposa l’amata Polinesta, e per Dulippo che Filogono (padre di Erostato) riconosce come proprio figlio creduto morto.

Le sostituzioni di persone annunciate nel titolo (soprattutto quella fra il servo Dulippo e il suo padrone, lo studente Erostrato, che per amore di Polinesta entra come servitore in casa del padre di lei) derivano direttamente dalle commedie latine di Terenzio e di Plauto.[2]



[1] L. Ariosto, Commedie. La Cassaria – I Suppositi, cit., pp. 151-223.

[2] M. Felisatti, A teatro con gli Estensi,  Corbo Ed., Ferrara 1999, p. 66.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963