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clicca sull'immagine Maria Alberta Faggioli Saletti, da spigolature.net
Onorata Grossi Mercanti, Come si è fatta l’Italia. Storia del Risorgimento Italiano, narrata ai fanciulli. Brevi racconti per la terza classe elementare, Libro di testo per molte scuole del Regno, sesta edizione riveduta, con illustrazioni originali di Enrico Mazzanti, Bemporad, Firenze 1897, rist. Arnaldo Forni Ed., Bologna 2010, Introduzione di Pietro De Leo.
Per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia (marzo 1861-2011), il Comitato dei Garanti ha scelto di concedere il Logo Ufficiale ad un manuale scolastico, pubblicato in una nuova tiratura dall’editore Forni, famoso in Italia per le ristampe anastatiche.
L’inizio della storia nazionale italiana-Radici comuni-Cultura di base collettiva-Fonti autentiche del Risorgimento
Il manuale e l’autrice Questo compendio di fine Ottocento è stato scritto da una nota insegnante, Onorata Grossi Mercanti, toscana, di Livorno (1853-1922), autrice di testi scolastici, attiva fra Arezzo e Firenze. Leggendo “l’agile libretto”, dallo stile vivace, si comprende come il fine pedagogico, con l’attenzione al lessico storico, sia funzionale alla scrittura di qualità letteraria, nei tempi di De Amicis e di Collodi, quando le migliori penne d’Italia sono al servizio dei ragazzi, dando inizio, non senza polemiche, ad una proposta di lettura educativa per l’infanzia. Al proposito, è importante evidenziare che le illustrazioni originali del nostro volumetto sono di Enrico Mazzanti, disegnatore della prima edizione in volume del Pinocchio di Collodi (1883). Dopo la Carta d’Italia avanti il 1859, si fanno apprezzare le immagini: Carlo Alberto e i Carbonari, I fratelli Bandiera, Le cinque giornate di Milano, Difesa di Roma, Solferino e San Martino, I Mille. D’altra parte, come accenna Pietro De Leo, nell’Introduzione, quella di fine Ottocento è l’epoca delle donne giornaliste, direttrici di prestigiose riviste, autrici di libri per ragazzi e giovani, ma anche di poetesse, e letterate. E pure di maestre elementari, consapevoli di una missione femminile, decise a dare il loro contributo nel “fare gli italiani”, accettando di insegnare in Sicilia e in Calabria, per sostenere l'unificazione sociale e culturale come valore nazionale. Di tutte queste donne, popolarissime ai loro tempi, vissute in luoghi di sudditanza femminile, si sa ancora poco, infatti solo negli ultimi due-tre decenni sono iniziati studi sistematici e approfonditi. (continua)
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