"Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi. Non vi chiedo di scacciare il tiranno, di buttarlo giù dal trono, ma soltanto di smettere di sostenerlo; allora lo vedreste crollare a terra e andare in frantumi per il suo stesso peso, come un colosso a cui è stata tolta la base."
Étienne de La Boétie
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Alla radio ....
Post n°78 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da liberemanuele
Tornando per pranzo dal lavoro, ascoltavo alla radio la stazione che da più di un anno ha sostituito, tra i miei ascolti, Radio Radicale. Si tratta di Radio24, molte trasmissioni interessanti, utili, pochi fronzoli, e una chicca: Oscar Giannino. Ma non è di questo programma che voglio parlare, ma di quello - non conosco il nome, quando esco alle 12,40 è già iniziato da un po' - che puntualmente uscito dall'ufficio, mi accompagna a casa con un sacco di informazioni sulla gestione del risparmio. Oggi in particolare, durante la trasmissione, chiama una simpatica signora di Lucca, con uno spiccato accento toscano - che adoro - e parla delle sue vicende di investimento azionario. Investimenti superficiali, sbadati mi verrebbe da dire, basati su un rapporto di fiducia verso un consulente forse sprovveduto, forse in malafede. Tra questi "sfortunati" investimenti - che hanno portato la signora in questione, in serie difficoltà - c'erano l'acquisto delle azioni di Alitalia che ... dal 2002 non fa utile! Lei si fidava: tra il consulente sbadato e l'apporto del Ministero dell'Economia, la signora era sicura che tali azioni fossero redditizie. D'altronde, diceva, se il governo continua vendere le azioni - in quanto titolare di una parte della compagnia - , non vorrà far perdere risparmio ai suoi cittadini .... qui casca l'asino! Ecco tutta la nostra "ignoranza" e tutta la nostra cecità. Ma l'educazione civica, baluardo della pubblica educazione, ci inculca nel cervello che lo Stato siamo noi ... e noi faremmo di tutto per non farci cadere in certe trappole... La signora comprò le azioni anche perché - come ammetteva in trasmissione - voleva contribuire alla "italianità" della compagnia di bandiera... Ecco come il governo, che a differenza degli enti privati è sempre in cattiva fede, ci mette in trappola: la retorica nazionale viene sfoderata - ricordiamocelo, anche l'Unione Sovietica nella Seconda Guerra Mondiale scopre il nazionalismo dell'altisonante "Madre Patria", per pompare i propri soldati a combattere i nemici - per trarre in inganno i cittadini, per sacrificare loro e le loro proprietà ad un qualche ideale fasullo, con il vero obbiettivo di accrescere il proprio potere. Non bastano tasse pazzesche e regolamentazioni che ambiscono a legiferare anche sull'aria che respiriamo. No! Lo Stato vuole tutto. A volte mi chiedo se il governo, inteso come macchina statale, sia vagamente autodistruttiva. In fondo perché distruggere i risparmi dei propri cittadini, quando siamo una delle nazioni più indebitate d'Europa. Chissà ... Una risposta può essere "per il controllo", ma sarebbe un ragionamento di breve periodo ... che quando si parla di Stato, ci sta tutto. |
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