"Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi. Non vi chiedo di scacciare il tiranno, di buttarlo giù dal trono, ma soltanto di smettere di sostenerlo; allora lo vedreste crollare a terra e andare in frantumi per il suo stesso peso, come un colosso a cui è stata tolta la base."
Étienne de La Boétie
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Il "giretto" è terminato. La conclusione è che tutto quello che si dice sulla Svizzera è vero, a parte che è cara, questo no - per lo meno paragonata a molte città italiane. Per la verità un caffè nel centro di Lugano può costare più di un 1,50 €, ma se ci arrangia un po' è molto vivibile. La cosa che mi ha più colpito è la cura che si percepisce una volta varcata la soglia della dogana. Da subito si avverte qualcosa di diverso. La qualità delle strade, dei luoghi pubblici come i negozi, i bagni e i bar, la ricercatezza delle costruzioni, la buona manutenzione delle cose, la vivacità d'iniziativa che c'è e la gentilezza. I negozianti, per lo meno nella mia esperienza, sono disponibili, rispettosi, anche quando alla fine non si acquista. La città di Lugano è davvero splendida: piccoli negozietti stile centro storico, si alternano a modernissimi ipermercati a più piani. Visitando uno di questi, che sfoggiava una bellissima facciata di vetro e metallo proprio in mezzo al centro città, ho notato che per vestiti, di marca o no, il prezzo (una volta calcolato il cambio in euro) non era tanto diverso che dai negozi di Perugia, anzi, in più ho apprezzato un' ampissima scelta. Peccato che i miei anticorpi contro lo shopping siano davvero troppo forti, altrimenti avrei rifatto il guarda roba nuovo per quest'inverno!! Insomma, mi sono proprio innamorato di questa città, viva, curata, dove le file di auto (unico neo: le file nelle strada di Lugano sono impressionanti, sia di mattina che nel pomeriggio) si fanno con pazienza, calma, senza fare i furbi - l'unica auto che ha suonato il clacson era una Focus con targa italiana. Tutte le strade a Lugano e nei paesini limitrofi sono perfette, le autostrade anche meglio e, non vedendo caselli o indicazioni, pensavo addirittura gratuite, fino a quando il buon Z3ruel mi ha spiegato che invece si devono pagare!! Quindi, oltre al solito timore dei vari tutor autostradali, macchinette nascoste da poliziotti birichini e semafori "Grande Fratello" - che non si capisce bene quando scattino la foto una volta accesa la luce arancione - ora ho anche le autostrade Svizzere tra le "cartoline turistiche succhia soldi" che mi potrebbero arrivare. A parte questo, posso dire che la Svizzera è davvero un "paradiso" ... e non solo fiscale.
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Dici ......"si fanno con pazienza, calma, senza fare i furbi".
Allora sei stato fortunato ad incontrare una sola auto con italiani.